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Casa del Salone Nero - (Elementi di Completamento)
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Ambiente n. 1 (Fauce) E' situata sul decumano massimo. Il portale e' largo m. 1,45 ed alto m. 3,40. Ha una soglia in calcare bianco, che presenta ai lati i due fori per l'alloggiamento dei cardini e al centro gli incassi per i fermi della porta. Sono visibili sulla porta d'ingresso i resti lignei carbonizzati dell'architrave e degli stipiti. La porta d'ingresso era costituita da lunghe traverse verticali ed orizzontali che racchiudevano i pannelli. Ambiente n. 2 (Atrio) Sulla parete frontale dell'atrio, si rileva una porta murata . Sulla parte alta si notano accenni dell'architrave carbonizzata . Sulla muratura di tompagno si rilevarono le tracce (ora e' visibile solo l'impronta nella malta) di una porta in legno carbonizzato in pessimo stato ed impossibile a restaurarsi; essa e' formata da un telaio che racchiudeva tavolette a pannello. La porta dimostra che, in una prima fase, la bottega al civico 12 dell'insula VI faceva parte della casa A ovest, a cm.80 da detta apertura, c'e' ne un'altra essa corrisponde alla fauce della casa. A m. 0,85 da detta fauce vi e' un'altra porta tompagnata Gli stipiti sono costituiti da grandi blocchi di tufo grigio. Pertanto anche la bottega n. 14 della stessa insula, in un primo momento, faceva parte della casa. Sulla parete ovest, vi e' un vano con stipiti di muratura a blocchi di tufo grigio rivestito di stucco bianco, che introduce nell'ambiente n. 3. Segue un vano dello stesso aspetto del precedente che, introduce nell'ambiente n.4. Sulla parete sud vi sono le aperture del corridoio e del tablinio Sulla parete est, vi e' una porta murata che presentava al momento dello scavo accenni di un architrave in legno carbonizzato, Segue la porta d'ingresso, di un cubicolo (ambiente n.7), con stipiti in filari di tufo. A m. 1,55 vi e' una larga apertura anch'essa con stipiti sia in filari di tufo che a blocchetti di tufo, che introduce in una ulteriore ala della costruzione (ambiente n.6). Ambiente n.3 Restano sull'ingresso le soglie in calcare. Ciascuna di esse presenta l'impronta di un cardine circolare, relativa ad una porta a due battenti. Ambiente n. 4 L'ingresso presenta una soglia in calcare con l'impronta di un cardine circolare, Ambiente n. 7 (cubicolo) La porta d'ingresso era a due battenti, come si puo' notare dagli incassi quadrati dei due cardini ancora presenti sui due blocchi di calcare posti ai lati dei piedritti. Ambiente numero 9 (Tablinio) Mancano le grandi soglie in marmo asportate dagli scavatori borbonici. Di esse restano pero' alcuni frammenti all'estremita' est del gradino dell'ingresso sul peristilio. Accanto agli stipiti del lato sul peristilio sono poi conservati due blocchi di pietra lavica. Su quello ovest e' ancora ben visibile l'incasso del cardine della porta, Ambiente n. 8 (Oecus) L'ingresso sull'atrio ha una soglia in cocciopesto decorata con un mosaico costituito da un riquadro rettangolare con appendici e lunette agli angoli, spartito da due linee orizzontali e da quattro oblique, che si intersecano tra loro. Al centro dei riquadri, cosi' ricavati, vi e' una tessera di calcare bianco. Le tessere in numero di tre risultano disposte in file parallele. Nell'angolo della soglia e' presente un blocco di calcare bianco dove e' ancora visibile l'impronta circolare di un cardine di cm. 5 di diametro. La soglia marmorea che copriva il gradino fu, come quella del tablinium, asportata dagli scavatori borbonici, i quali hanno lasciato in sito solo alcuni frammenti dell'alzata. Ambiente n. 10 (Corridoio) L'antico ingresso permetteva di accedere al peristilio per mezzo di un gradino. Al suo posto fu aperta una piccola finestra leggermente arcuata che permetteva d'illuminare l'ambiente. Di questa restano ancora sulla pietra gli incavi della struttura lignea, e le tracce d'intonaco rosso. Questo rifacimento fu contemporaneo alla realizzazione della decorazione pittorica esistente. Sono ancora presenti i blocchi in calcare dell'ingresso verso l'atrio con i resti degli antichi cardini della porta a due battenti che chiudeva l'ambiente. Ambiente n. 11 (Oecus) Sulla parete est, presso l'angolo sud-est, si intravede la traccia della porta tompagnata che dava sul corridoio, all'interno del quale sono ben visibili i piedritti in tufo locale. La porta d'ingresso, ha gli stipiti in tufo locale ed una soglia costituita da uno scalino ricoperto da una lastra marmorea; qui sono ancora ben visibili, alle estremita', gli incassi quadrati (cm. 10 di lato) dei cardini della porta a due battenti. Al di sopra della porta d'ingresso vi e' un occhio circolare, che appare posto al disopra del solaio del piano superiore e che consentiva di dare luce all'ambiente, ovviamente prima che il livello superiore venisse realizzato. Ambiente n. 13 (Cubicolo) All'ingresso vi e' una soglia di marmo bianco lunense, ai cui lati sono visibili gli incassi dei cardini dei battenti delle due porte. Ambiente n. 14 (Grande oecus) Ad esso si accede dall'ambulacro occidentale per mezzo di due porte. Esse sono munite di soglie in marmo bianco lunense, che conservano all'estremita' le impronte dei cardini delle porte. L'ambiente prendeva luce e aria non solo da queste due porte, ma anche da un finestrino strombato posto al sommo della parete meridionale, al di sopra del tetto della Casa dei due atri. Ambiente n. 15 (Cubicolo diurno o diaeta) La porta d'ingresso presenta una soglia in marmo bianco lunense con due incassi quadrati dei cardini per una porta a due battenti. A lato dell'ingresso c'e' una finestra, che presenta come soglia un piano in calcare, con alle estremita' le impronte dei fori per l'alloggiamento dei cardini dei battenti delle due ante. Ambiente n. 16 (Cortiletto con sacello) Al di sotto della porta e' collocato un gradino, costituito da un unico blocco di piperno, Esso conserva ancora l'incasso del cardine della porta con un residuo ferroso. Sulla parete est in alto e' posta una finestra. Sul lato ovest, nel muro che confina con la Casa dei due atri, si nota una piccola finestra che misura avente stipiti in opera vittata. Ambiente n. 17 (Cubicolo diurno o diaeta) Sulla parete nord vi e' un'ampia finestra che si affaccia sul peristilio. La soglia d'ingresso e' di marmo bianco lunense, e presenta agli estremi i due fori dei cardini dei due battenti della porta che misurano cm. 8 x 8. Ambiente n. 18 (Vestibolo) Dall'estremita' est dell'ambulacro meridionale del portico si raggiunge il vestibolo per mezzo di tre gradini, il piu' alto avente la pedata in marmo lunense e gli altri due in tufo pipernoide. Nel vestibolo si trova, sulla parete est, l'ingresso secondario della Casa del salone nero e, sulla parete sud, l'ingresso che porta ai locali di servizio della casa: la cucina e la cella penaria. Il doppio ingresso e' una caratteristica presente in molte case di Ercolano, come ad esempio nella Casa dell'atrio a mosaico e nella vicina Casa del colonnato tuscanico Ambiente n. 19 (Cucina) La cucina e' illuminata da una finestra aperta sul cardo IV, protetta da un'inferriata ed all'estremita' della parete est da un'apertura irregolarmente circolare, strombata verso l'interno, Ambiente n. 20 (Ripostiglio) Sul lato ovest, si apre una grande finestra rettangolare, che affaccia sul cortiletto interno dove e' posto il sacello in muratura. Ambiente n. 1 (Fauce) Al disopra dell'ingresso sono presenti delle mensole molto aggettanti, in legno carbonizzato, probabilmente utilizzate allo scopo di sostenere un meniano utilizzato dagli ambienti forse posti al piano superiore della casa. Ambiente n. 12 (Peristilio) Gli ambienti superiori situati sull'ambulacro orientale sporgevano sul IV cardine, formando un lungo meniano sostenuto da colonne in laterizio poste sul marciapiede. Ambiente n. 19 (Cucina) L'ambiente posto sopra la cucina al piano superiore sporgeva con un meniano sul cardo.
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Ambiente n. 1 (Fauce) E' situata sul decumano massimo. Il portale e' largo m. 1,45 ed alto m. 3,40. Ha una soglia in calcare bianco, che presenta ai lati i due fori per l'alloggiamento dei cardini e al centro gli incassi per i fermi della porta. Sono visibili sulla porta d'ingresso i resti lignei carbonizzati dell'architrave e degli stipiti. La porta d'ingresso era costituita da lunghe traverse verticali ed orizzontali che racchiudevano i pannelli. Ambiente n. 2 (Atrio) Sulla parete frontale dell'atrio, a m. 1,15 dallo spigolo nord-est, si rileva una porta murata larga m. 1,20 ed alta m. 2,80 . Sulla parte alta si notano accenni dell'architrave carbonizzata avente uno spessore di cm. 2 . Sulla muratura di tompagno si rilevarono le tracce (ora e' visibile solo l'impronta nella malta) di una porta in legno carbonizzato in pessimo stato ed impossibile a restaurarsi; essa e' formata da un telaio largo circa cm. 10 che racchiudeva tavolette a pannello. La porta dimostra che, in una prima fase, la bottega al civico 12 dell'insula VI faceva parte della casa A ovest, a cm.80 da detta apertura, c'e' ne un'altra larga m. 1,85 ed alta m. 3,40 con architrave di cm. 25 x 35; essa corrisponde alla fauce della casa. A m. 0,85 da detta fauce vi e' un'altra porta tompagnata di m. 1,20 per m. 2,80 con accenno di architrave spesso cm. 8. Gli stipiti sono costituiti da grandi blocchi di tufo grigio. Pertanto anche la bottega n. 14 della stessa insula, in un primo momento, faceva parte della casa. Sulla parete ovest, a m.1,60 dallo spigolo nord-ovest, vi e' un vano largo m. 1,30 con stipiti di muratura a blocchi di tufo grigio rivestito di stucco bianco, che introduce nell'ambiente n. 3. Segue a m. 1,45 un vano dello stesso aspetto del precedente che, largo m. 1,25, introduce nell'ambiente n.4. A m. 1,55 la parete ovest rientra di cm. 50. A m.1,20 dalla rientranza si apre un vano, largo m. 1,35, che introduce all'ambiente n.5. Sulla parete sud vi sono le aperture del corridoio e del tablinio Sulla parete est, a m. 1,50 dallo spigolo nord-est, vi e' una porta murata larga m. 1,20 ed alta m. 2,70 che presentava al momento dello scavo accenni di un architrave in legno carbonizzato, alto circa cm. 14. Segue la porta d'ingresso, larga m. 1,25, di un cubicolo (ambiente n.7), con stipiti in filari di tufo. A m. 1,55 vi e' una larga apertura anch'essa con stipiti sia in filari di tufo che a blocchetti di tufo, che introduce in una ulteriore ala della costruzione (ambiente n.6). Ambiente n.3 Restano sull'ingresso le soglie in calcare. Ciascuna di esse presenta l'impronta di un cardine circolare, del diametro di cm. 4, relativa ad una porta a due battenti. Ambiente n. 4 L'ingresso presenta una soglia in calcare con l'impronta di un cardine circolare, del diametro di cm. 5. Ambiente n. 7 (cubicolo) La porta d'ingresso larga m. 1,20 era a due battenti, come si puo' notare dagli incassi quadrati di cm. 8 x 8 dei due cardini ancora presenti sui due blocchi di calcare posti ai lati dei piedritti. Ambiente numero 9 (Tablinio) Mancano le grandi soglie in marmo asportate dagli scavatori borbonici. Di esse restano pero' alcuni frammenti all'estremita' est del gradino dell'ingresso sul peristilio. Accanto agli stipiti del lato sul peristilio sono poi conservati due blocchi di pietra lavica. Su quello ovest e' ancora ben visibile l'incasso del cardine della porta, avente un diametro di cm. 6. Ambiente n. 8 (Oecus) L'ingresso sull'atrio misura m. 1,20 ed ha una soglia in cocciopesto decorata con un mosaico costituito da un riquadro rettangolare con appendici e lunette agli angoli, spartito da due linee orizzontali e da quattro oblique, che si intersecano tra loro. Al centro dei riquadri, cosi' ricavati, vi e' una tessera di calcare bianco. Le tessere in numero di tre risultano disposte in file parallele. Nell'angolo della soglia e' presente un blocco di calcare bianco dove e' ancora visibile l'impronta circolare di un cardine di cm. 5 di diametro. La soglia marmorea che copriva il gradino fu, come quella del tablinium, asportata dagli scavatori borbonici, i quali hanno lasciato in sito solo alcuni frammenti dell'alzata. Ambiente n. 10 (Corridoio) L'antico ingresso largo m. 1,62 permetteva di accedere al peristilio per mezzo di un gradino. Al suo posto fu aperta una piccola finestra leggermente arcuata che permetteva d'illuminare l'ambiente. Di questa restano ancora sulla pietra gli incavi della struttura lignea, larghi cm. 6, e le tracce d'intonaco rosso. Questo rifacimento fu contemporaneo alla realizzazione della decorazione pittorica esistente. Sono ancora presenti i blocchi in calcare dell'ingresso verso l'atrio con i resti degli antichi cardini della porta a due battenti che chiudeva l'ambiente. Ambiente n. 11 (Oecus) Sulla parete est, presso l'angolo sud-est, si intravede la traccia della porta tompagnata che dava sul corridoio, all'interno del quale sono ben visibili i piedritti in tufo locale. La porta d'ingresso, larga m.1,42, ha gli stipiti in tufo locale ed una soglia costituita da uno scalino ricoperto da una lastra marmorea; qui sono ancora ben visibili, alle estremita', gli incassi quadrati (cm. 10 di lato) dei cardini della porta a due battenti. Al di sopra della porta d'ingresso vi e' un occhio circolare, che appare posto al disopra del solaio del piano superiore e che consentiva di dare luce all'ambiente, ovviamente prima che il livello superiore venisse realizzato. Ambiente n. 13 (Cubicolo) All'ingresso vi e' una soglia di marmo bianco lunense, larga m. 0,21, ai cui lati sono visibili gli incassi di cm. 8 x 8 dei cardini dei battenti delle due porte. Ambiente n. 14 (Grande oecus) Ad esso si accede dall'ambulacro occidentale per mezzo di due porte. . La piu' grande e' larga m. 2,55 mentre l'altra e' larga m. 1,47. Esse sono munite di soglie in marmo bianco lunense, che conservano all'estremita' le impronte dei cardini delle porte. L'ambiente prendeva luce e aria non solo da queste due porte, ma anche da un finestrino strombato posto al sommo della parete meridionale, al di sopra del tetto della Casa dei due atri. Ambiente n. 15 (Cubicolo diurno o diaeta) La porta d'ingresso e' larga m.1,02 e presenta una soglia in marmo bianco lunense con due incassi quadrati dei cardini per una porta a due battenti. A lato dell'ingresso c'e' una finestra, larga m.1,36, che presenta come soglia un piano in calcare, con alle estremita' le impronte dei fori per l'alloggiamento dei cardini dei battenti delle due ante. Ambiente n. 16 (Cortiletto con sacello) Al di sotto della porta e' collocato un gradino, costituito da un unico blocco di piperno, alto cm. 32. Esso conserva ancora l'incasso del cardine della porta con un residuo ferroso. Sulla parete est in alto e' posta una finestra. Sul lato ovest, nel muro che confina con la Casa dei due atri, si nota una piccola finestra che misura cm. 62 x 62, avente stipiti in opera vittata. Ambiente n. 17 (Cubicolo diurno o diaeta) Sulla parete nord vi e' un'ampia finestra che si affaccia sul peristilio. Essa ha una larghezza di m. 1,15 ed un'altezza di m. 1.67 ed un'ampia soglia in calcare bianco, che presenta ad un solo lato, la traccia rettangolare del cardine di cm. 7 x 8, profonda cm. 2. La soglia d'ingresso e' di marmo bianco lunense, e presenta agli estremi i due fori dei cardini dei due battenti della porta che misurano cm. 8 x 8. Ambiente n. 18 (Vestibolo) Dall'estremita' est dell'ambulacro meridionale del portico si raggiunge il vestibolo per mezzo di tre gradini, il piu' alto avente la pedata in marmo lunense e gli altri due in tufo pipernoide. Nel vestibolo si trova, sulla parete est, l'ingresso secondario della Casa del salone nero e, sulla parete sud, l'ingresso che porta ai locali di servizio della casa: la cucina e la cella penaria. Il doppio ingresso e' una caratteristica presente in molte case di Ercolano, come ad esempio nella Casa dell'atrio a mosaico e nella vicina Casa del colonnato tuscanico La porta d'ingresso sul IV cardine e' larga m. 1,70 e presenta una soglia costituita da un gradino, alto cm. 22, costituito da quattro blocchi, tre di piperno e uno di calcare bianco, con all'estremita' due fori per i cardini della porta. Ambiente n. 19 (Cucina) La cucina e' illuminata da una finestra aperta sul cardo IV, alta cm. 68 e larga cm. 95, protetta da un'inferriata ed all'estremita' della parete est da un'apertura irregolarmente circolare, strombata verso l'interno, alta cm. 52 e larga cm. 40. Ambiente n. 20 (Ripostiglio) Sul lato ovest, ad un'altezza di m. 2,65 dal pavimento, si apre una grande finestra rettangolare, alta cm. 98 e larga cm. 90, che affaccia sul cortiletto interno dove e' posto il sacello in muratura. Ambiente n. 1 (Fauce) Al disopra dell'ingresso sono presenti delle mensole molto aggettanti, in legno carbonizzato, probabilmente utilizzate allo scopo di sostenere un meniano utilizzato dagli ambienti forse posti al piano superiore della casa. Ambiente n. 12 (Peristilio) Gli ambienti superiori situati sull'ambulacro orientale sporgevano sul IV cardine, formando un lungo meniano sostenuto da colonne in laterizio poste sul marciapiede. Ambiente n. 19 (Cucina) L'ambiente posto sopra la cucina al piano superiore sporgeva con un meniano sul cardo.
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Ambiente n. 1 (Fauce) Il pavimento e' in cocciopesto con decorazione di piccole tessere bianche distanziate e disposte in file parallele di cui sono rimasti pochi elementi. Ambiente n. 2 (Atrio) Il pavimento dell'atrio e' in cocciopesto, decorato a mosaico composto da file di tessere bianche e pezzi di marmo pregiati posti nella zona sud, davanti al tablinio Ambiente n. 3 L'ambiente ha il pavimento in cocciopesto molto grezzo. Ambiente n. 4 Il pavimento e' in cocciopesto. Ambiente n. 6 (ala) Il pavimento e' in cocciopesto, contemporaneo a quello dell'atrio, ma privo di decorazione a mosaico. Ambiente n. 7 (cubicolo) Il pavimento, ben conservato, e' in cocciopesto. Ambiente n. 8 (Oecus) Il pavimento e' in cocciopesto. Ambiente n. 9 (Tablino) Il pavimento e' in cocciopesto con all'interno pezzi, geometricamente disposti, di vari tipi di marmi (marmo bianco lunense, bardiglio, africano, porfido verde, pavonazzetto e cipollino). Ambiente n. 10 (Corridoio) Il pavimento e' in cocciopesto. Gli stipiti a nord sono in blocchi di tufo locale, mentre quelli a sud sono di restauro degli anni '30. Ambiente n. 11 (Oecus) Il pavimento e' in cocciopesto. Ambiente n. 12 (Peristilio) Il pavimento del peristilio e' in mosaico a fondo nero, delimitato da una doppia fascia musiva bianca posta tra gli intercolunni e fasce di marmo bianche intorno alla cunetta. Ambiente n. 13 (Cubicolo) Il pavimento e' a mosaico bianco bordato da una doppia fascia nera. Ambiente n. 14 (Grande oecus) Il pavimento della sala e' a mosaico bianco, bordato da una doppia fascia nera. Ambiente n. 15 (Cubicolo diurno o diaeta) Il pavimento e' a mosaico formato da tessere bianche, perimetrato da una semplice fascia nera e riquadrato da una doppia fascia nera. Ambiente n. 16 (Cortiletto con sacello) Il pavimento attuale e' in cocciopesto, interamente di restauro. Ambiente n. 17 (Cubicolo diurno o diaeta) Il pavimento e' a mosaico formato da tessere bianche, e riquadrato da una doppia fascia interna e da una semplice fascia nera lungo il perimetro. Ambiente n. 18 (Vestibolo) Il pavimento e' in battuto. Ambiente n. 19 (Cucina) Il pavimento e' in battuto. Negli anni '70, nel giardino del peristilio fu eseguito dall'equipe canadese dell'Universita' del Quebec, diretta dall'archeologo Tram Than Tinh, un saggio di scavo nel quale fu trovato a pochi cm dal piano del giardino, un pavimento formato da tegole bipetali risalenti all'eta' repubblicana. Sulla parete nord e nell'attacco con quella est del cortiletto, vi sono i resti di un precedente muro in opus incertum con pietre di tufo e schiuma di lava.
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Ambiente n. 1 (Fauce) Il pavimento e' in cocciopesto con decorazione di piccole tessere bianche distanziate e disposte in file parallele di cui sono rimasti pochi elementi. Ambiente n. 2 (Atrio) Il pavimento dell'atrio e' in cocciopesto, decorato a mosaico composto da file di tessere bianche di cm. 2,5 per lato e pezzi di marmo pregiati posti nella zona sud, davanti al tablinio Ambiente n. 3 L'ambiente ha il pavimento in cocciopesto molto grezzo. Ambiente n. 4 Il pavimento e' in cocciopesto. Ambiente n. 6 (ala) Il pavimento e' in cocciopesto, contemporaneo a quello dell'atrio, ma privo di decorazione a mosaico. Ambiente n. 7 (cubicolo) Il pavimento, ben conservato, e' in cocciopesto. Ambiente n. 8 (Oecus) Il pavimento e' in cocciopesto. Ambiente n. 9 (Tablino) Il pavimento e' in cocciopesto con all'interno pezzi, geometricamente disposti, di vari tipi di marmi (marmo bianco lunense, bardiglio, africano, porfido verde, pavonazzetto e cipollino). Ambiente n. 10 (Corridoio) Il pavimento e' in cocciopesto. Gli stipiti a nord sono in blocchi di tufo locale, mentre quelli a sud sono di restauro degli anni '30. Ambiente n. 11 (Oecus) Il pavimento e' in cocciopesto. Ambiente n. 12 (Peristilio) Il pavimento del peristilio e' in mosaico a fondo nero, delimitato da una doppia fascia musiva bianca posta tra gli intercolunni e fasce di marmo bianche intorno alla cunetta. Essa e' larga cm. 38 e profonda cm. 9 ed e' costituita da blocchi ben sagomati di tufo locale. Ambiente n. 13 (Cubicolo) Il pavimento e' a mosaico bianco bordato da una doppia fascia nera. Ambiente n. 14 (Grande oecus) Il pavimento della sala e' a mosaico bianco, bordato da una doppia fascia nera. Ambiente n. 15 (Cubicolo diurno o diaeta) Il pavimento e' a mosaico formato da tessere bianche, perimetrato da una semplice fascia nera e riquadrato da una doppia fascia nera. Ambiente n. 16 (Cortiletto con sacello) Il pavimento attuale e' in cocciopesto, interamente di restauro. Esso e' stato realizzato 10 cm. piu' in basso rispetto al piano antico, che doveva essere in semplice battuto. Ambiente n. 17 (Cubicolo diurno o diaeta) Il pavimento e' a mosaico formato da tessere bianche, e riquadrato da una doppia fascia interna e da una semplice fascia nera lungo il perimetro. Ambiente n. 18 (Vestibolo) Il pavimento e' in battuto. Ambiente n. 19 (Cucina) Il pavimento e' in battuto. Negli anni '70, nel giardino del peristilio fu eseguito dall'equipe canadese dell'Universita' del Quebec, diretta dall'archeologo Tram Than Tinh, un saggio di scavo nel quale fu trovato a pochi cm dal piano del giardino, un pavimento formato da tegole bipetali risalenti all'eta' repubblicana. Sulla parete nord e nell'attacco con quella est del cortiletto, per una lunghezza rispettivamente di m. 1,70 e di cm. 60 e per un'altezza di cm. 27, vi sono i resti di un precedente muro in opus incertum con pietre di tufo e schiuma di lava.
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Ambiente n. 1 (Fauce) Le pareti conservano tracce dell'arriccio dell'intonaco e di decorazione architettonica, forse di secondo stile. Ambiente n. 2 (Atrio) Sulle pareti dell'atrio ci sono ampi resti d' arriccio e d'intonaco negli angoli nord-ovest e nord-est. La vasca e' rivestita internamente da lastre di marmo bianco lunense, circondata da una fascia di marmo, scorniciata all'interno, Ambiente n.3 Sulla parete nord sono visibili tracce di stucco bianco, ed uno zoccolo a fondo bianco Restano tracce d'intonaco anche sulle pareti est ed ovest. Nello zoccolo sono presenti schizzi di vernice rossa e gialla. Ambiente n. 4 Le pareti dell'ambiente presentano tracce di stucco bianco a riquadri rossi. Ambiente n. 7 (cubicolo) L'ambiente privo di decorazioni, ha solo sulla parete sud tracce di stucco. Ambiente n. 9 (Tablinio) Le pareti presentano resti di decorazione di IV stile. Essa e' composta da uno zoccolo, costituito da una fascia violacea alla base, sovrastata da una larga banda nera articolata da triangoli pendenti di colore violaceo. La predella del campo e' costituita da riquadri rossi. Al di sopra di essa vi e' una fascia, a fondo bianco decorata da figure rosse sia di tipo geometrico (rombi), che vegetali (fiori di loto). Il campo e' tripartito. Presenta un'edicola centrale, limitata da colonne, con decorazione vegetale a spirale e fasce laterali con due piccoli pinakes posti al centro. Il campo nero e' tripartito orizzontalmente da due fasce, una a fondo rosso in alto, l'altra decorata da foglie lesbie stilizzate. Conclude il tutto una lunetta bianca, sovrastata da un timpano dorato molto articolato. A ciascun lato dell'edicola centrale, vi e' un grande pannello nero, posto leggermente piu' in basso rispetto a quello centrale. Agli estremi dell'ambiente vi sono delle fasce costituite da prospettive architettoniche, composte da un porticato fantastico a due piani. Esso presenta, nella parte inferiore, colonne schematizzate di ordine ionico che sorreggono un fregio dorico con metope decorate da patere. Il soffitto e' a cassettoni. Ambiente n.3 Le colonne della parte superiore, di minore altezza, sono di ordine corinzio e sorreggono anch'esse un soffitto a cassettoni. Inferiormente il porticato e' limitato da un basso pluteo articolato con transenne a traverse incrociate. I riquadri laterali del campo sono sovrastati da un fregio che presenta due coppie di animali marini, sorgenti da prue di navi, affrontati a un elemento centrale di raccordo. Come coronamento e' una lunetta rossa, che ha ai lati un'impalcatura lignea da giardino. Del fregio superiore restano alcuni settori, raffiguranti candelabri alternati a tripodi, che sorreggono dei tirsi obliqui, dietro ai quali sono appesi dei tendaggi su fondo bianco aventi una larga fascia arricchita da una bordura verde e da elementi vegetali. In basso vi e' una fila di scudi, collegati da ghirlande. La decorazione termina con un fregio, composto da due modanature violacee, ed una a fondo bianco forse decorata. Ambiente n. 8 (Oecus) Pochi i resti d'intonaco che, privo di colore, conserva un arriccio di cm. 4,5 di spessore. Ambiente n. 10 (Corridoio) La decorazione parietale e' composta da uno zoccolo ripartito da fasce bianche che limitano pannelli neri, decorati con cespi vegetali stilizzati di colore rosso e verde. Il campo e' costituito da grandi specchi violacei delimitati da fasce nere e bianche e bordure decorate rosse e nere. Il fregio presenta sottili candelabri che reggono cigni con ali aperte ai quali sono sospese sottili ghirlande. Esse sono inquadrate in edicole con lunette decorate da acroteri vegetali a spirali stilizzati su fondo bianco, collegati da ghirlande vegetali. Nelle lunette centrali del fregio, sono appese maschere teatrali, mentre nel pannello posto all'estremita' nord alla ghirlanda e' appeso un corno potorio con nastri.
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Ambiente n. 1 (Fauce) Le pareti conservano tracce dell'arriccio dell'intonaco e di decorazione architettonica, forse di secondo stile. Ambiente n. 2 (Atrio) Sulle pareti dell'atrio ci sono ampi resti d' arriccio e d'intonaco negli angoli nord-ovest e nord-est. La vasca e' rivestita internamente da lastre di marmo bianco lunense, circondata da una fascia di marmo, scorniciata all'interno, larga cm. 35. Ambiente n.3 Sulla parete nord sono visibili tracce di stucco bianco, a riquadri rossi nel campo, ed uno zoccolo a fondo bianco alto cm. 42. Restano tracce d'intonaco anche sulle pareti est ed ovest. Nello zoccolo sono presenti schizzi di vernice rossa e gialla. Ambiente n. 4 Le pareti dell'ambiente presentano tracce di stucco bianco a riquadri rossi. Ambiente n. 7 (cubicolo) L'ambiente privo di decorazioni, ha solo sulla parete sud tracce di stucco. Ambiente n. 9 (Tablinio) Le pareti presentano resti di decorazione di IV stile. Essa e' composta da uno zoccolo, alto cm. 77, costituito da una fascia violacea alla base, sovrastata da una larga banda nera articolata da triangoli pendenti di colore violaceo. La predella del campo e' costituita da riquadri rossi. Al di sopra di essa vi e' una fascia, alta cm.6,5, a fondo bianco decorata da figure rosse sia di tipo geometrico (rombi), che vegetali (fiori di loto). Il campo e' tripartito. Presenta un'edicola centrale, limitata da colonne, con decorazione vegetale a spirale e fasce laterali con due piccoli pinakes posti al centro. Il campo nero e' tripartito orizzontalmente da due fasce, una a fondo rosso in alto, l'altra decorata da foglie lesbie stilizzate. Conclude il tutto una lunetta bianca, sovrastata da un timpano dorato molto articolato. A ciascun lato dell'edicola centrale, vi e' un grande pannello nero, posto leggermente piu' in basso rispetto a quello centrale. Agli estremi dell'ambiente vi sono delle fasce costituite da prospettive architettoniche, composte da un porticato fantastico a due piani. Esso presenta, nella parte inferiore, colonne schematizzate di ordine ionico che sorreggono un fregio dorico con metope decorate da patere. Il soffitto e' a cassettoni. Ambiente n.3 Le colonne della parte superiore, di minore altezza, sono di ordine corinzio e sorreggono anch'esse un soffitto a cassettoni. Inferiormente il porticato e' limitato da un basso pluteo articolato con transenne a traverse incrociate. I riquadri laterali del campo sono sovrastati da un fregio che presenta due coppie di animali marini, sorgenti da prue di navi, affrontati a un elemento centrale di raccordo. Come coronamento e' una lunetta rossa, che ha ai lati un'impalcatura lignea da giardino. Del fregio superiore restano alcuni settori, raffiguranti candelabri alternati a tripodi, che sorreggono dei tirsi obliqui, dietro ai quali sono appesi dei tendaggi su fondo bianco aventi una larga fascia arricchita da una bordura verde e da elementi vegetali. In basso vi e' una fila di scudi, collegati da ghirlande. La decorazione termina con un fregio, composto da due modanature violacee, ed una a fondo bianco forse decorata. Ambiente n. 8 (Oecus) Pochi i resti d'intonaco che, privo di colore, conserva un arriccio di cm. 4,5 di spessore. Ambiente n. 10 (Corridoio) La decorazione parietale e' composta da uno zoccolo ripartito da fasce bianche che limitano pannelli neri, decorati con cespi vegetali stilizzati di colore rosso e verde. Il campo e' costituito da grandi specchi violacei delimitati da fasce nere e bianche e bordure decorate rosse e nere. Il fregio presenta sottili candelabri che reggono cigni con ali aperte ai quali sono sospese sottili ghirlande. Esse sono inquadrate in edicole con lunette decorate da acroteri vegetali a spirali stilizzati su fondo bianco, collegati da ghirlande vegetali. Nelle lunette centrali del fregio, sono appese maschere teatrali, mentre nel pannello posto all'estremita' nord alla ghirlanda e' appeso un corno potorio con nastri.
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