Bottega Civico 12 - (Edificio)
La bottega del plumbarius e' composta da due ambienti un tempo comunicanti con l'atrio della Casa del Salone Nero,
La bottega presenta un ampio ingresso sul decumano massimo.
Leggermente distanziato dalla soglia, e' collocato un rozzo bancone in muratura dalla consueta forma ad L,
Le pareti della bottega hanno strutture murarie disomogenee (b12_6.jpg) e conservano ampie tracce del rivestimento d'intonaco bianco.
Il pavimento e' in semplice battuto.
La bottega doveva svilupparsi su due piani come sembra indicare la presenza di una scala posta nell'angolo sud-est. Di questa si conservano ancora i primi gradini.
Il piccolo vano interno della bottega,
, fu trasformato evidentemente in un deposito
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La bottega del plumbarius e' composta da due ambienti un tempo comunicanti con l'atrio della Casa del Salone Nero,
come dimostrano gli accessi tompagnati presenti sulla parete nord ed est dell'atrio della casa.
La bottega presenta un ampio ingresso sul decumano massimo.
Di particolare interesse la soglia dell'entrata, caratterizzata da una scanalatura che permetteva lo scorrimento di una porta lignea a battenti sovrapposti.
Gli stipiti, dei quali si conservano alcuni resti carbonizzati all'estremita' nord, erano rivestiti in legno
Leggermente distanziato dalla soglia, e' collocato un rozzo bancone in muratura dalla consueta forma ad L,
con un piano costituito da quattro blocchi di calcare compatto bianco di reimpiego.
Le pareti della bottega hanno strutture murarie disomogenee (b12_6.jpg) e conservano ampie tracce del rivestimento d'intonaco bianco.
Il pavimento e' in semplice battuto.
Sulla parete ovest sono ben visibili le tracce di una doppia scaffalatura in legno, solo in parte ricostruita.
Un crogiolo per la fusione e' stato trovato al centro dell'ambiente.
La bottega doveva svilupparsi su due piani come sembra indicare la presenza di una scala posta nell'angolo sud-est. Di questa si conservano ancora i primi gradini.
La prima rampa delle scale, della quale si conservano solo i primi tre gradini in muratura, permetteva di raggiungere un ripiano sul quale si impostava una seconda rampa di scale, che piegandosi ad angolo costeggiava la parete est
Il piccolo vano interno della bottega,
a cui si accede per mezzo di due gradini in blocchi di tufo accostati al preesistente muro divisorio, dopo la sua separazione dalla Casa del Salone Nero,
, fu trasformato evidentemente in un deposito
sfruttando l'altezza massima dell'edificio: m. 3,25.
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