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Collegio degli Augustali - (Annessi e Connessi)
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Ambienti posti a destra e a sinistra della fauce d'ingresso. L'ingresso del collegio non era aperto direttamente sul Decumano Massimo, a causa di una serie di colonne in laterizio, poste lungo il bordo del marciapiede, e dei due ambienti situati ai lati dell'ingresso. L'ambiente di destra (Ins. VI, 22-23) si presenta attualmente come un'area aperta, delimitata sul prospetto da due pilastri angolari in blocchi di tufo litoide giallastro. All'interno dell'area e' ricavato un ambiente di forma rettangolare, di cui restano solo tre lati, Questo muretto era coperto da una lastra di marmo lunense in parte asportato dagli scavatori borbonici; sugli spigoli erano collocate quattro colonnine in fior di pesco su basi sagomate dello stesso marmo, di cui restano in sito un esemplare ricostruito e le basi di altre due Il limite tra l'area sacra e la fauce e' dato dalla quinta muraria, dove e' collocato lo stipite ligneo e il pilastro di tufo che, posto a filo all'estremita' nord, racchiude l'area. L'altro pilastro di destra e', invece, a filo con il muro perimetrale del Collegio prospiciente il cardo III. Non si conosce la funzione precisa di questo spazio. Per il Maiuri poteva trattarsi di una latrina (ipotesi impossibile per la mancanza di scoli), per il Guadagno poteva avere funzione sacrale, per Pagano potrebbe essere un triclinio, di cui mancano gli elementi lignei, complemento spesso presente nei collegi. Lo stesso tipo di muratura la troviamo sulla fauce, dove e' evidente la presenza di un ambiente soprastante Questo ambiente superiore aveva le pareti intonacate e dipinte nella parte inferiore con uno zoccolo rosso mentre la restante parte era in bianco. Di esse restano ampie superfici sia sul muro laterale, sia in corrispondenza del muro di facciata del collegio. Anche al di sopra dell'area sacra di destra, la presenza nella muratura degli incassi delle testate dei travi, fa ipotizzare una copertura. Probabilmente nello spazio fra l'ambiente di dubbia destinazione con le colonnine marmoree (forse come si e' detto, un triclinio) e il muro perimetrale nord, poteva essere situata una scaletta di legno che permetteva l'accesso agli ambienti superiori.
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Ambienti posti a destra e a sinistra della fauce d'ingresso. L'ingresso del collegio non era aperto direttamente sul Decumano Massimo, a causa di una serie di colonne in laterizio, poste lungo il bordo del marciapiede, e dei due ambienti situati ai lati dell'ingresso. L'ambiente di destra (Ins. VI, 22-23) si presenta attualmente come un'area aperta, delimitata sul prospetto da due pilastri angolari in blocchi di tufo litoide giallastro. All'interno dell'area e' ricavato un ambiente di forma rettangolare, costituito da un muretto alto cm 125, di cui restano solo tre lati, in opus incertum di tipo B, intonacato su entrambe le facce e distaccato di circa cm 50 dal muro di facciata dell'edificio. Questo muretto era coperto da una lastra di marmo lunense largo cm 36, in parte asportato dagli scavatori borbonici; sugli spigoli erano collocate quattro colonnine in fior di pesco su basi sagomate dello stesso marmo, di cui restano in sito un esemplare ricostruito e le basi di altre due Il limite tra l'area sacra e la fauce e' dato dalla quinta muraria, dove e' collocato lo stipite ligneo e il pilastro di tufo che, posto a filo all'estremita' nord, racchiude l'area. L'altro pilastro di destra e', invece, a filo con il muro perimetrale del Collegio prospiciente il cardo III. Non si conosce la funzione precisa di questo spazio. Per il Maiuri poteva trattarsi di una latrina (ipotesi impossibile per la mancanza di scoli), per il Guadagno poteva avere funzione sacrale, per Pagano potrebbe essere un triclinio, di cui mancano gli elementi lignei, complemento spesso presente nei collegi. Lo stesso tipo di muratura la troviamo sulla fauce, dove e' evidente la presenza di un ambiente soprastante per la presenza di un massetto pavimentale alto cm 27; questo era sorretto da travi longitudinali alla fauce stessa e con le testate incassate nella muratura e poggianti direttamente sull'architrave dell'ingresso principale. Questo ambiente superiore aveva le pareti intonacate e dipinte nella parte inferiore con uno zoccolo rosso mentre la restante parte era in bianco. Di esse restano ampie superfici sia sul muro laterale, sia in corrispondenza del muro di facciata del collegio. Anche al di sopra dell'area sacra di destra, la presenza nella muratura degli incassi delle testate dei travi, fa ipotizzare una copertura. Probabilmente nello spazio fra l'ambiente di dubbia destinazione con le colonnine marmoree (forse come si e' detto, un triclinio) e il muro perimetrale nord, poteva essere situata una scaletta di legno che permetteva l'accesso agli ambienti superiori.
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