Home>INSULAE VI>Collegio degli Augustali

Collegio degli Augustali - (Caratteri Generali)
Segna negli appunti






Prima Fase: poco prima del 14 d.C. La costruzione dell'edificio avvenne in eta' augustea su un'area dalla forma piuttosto irregolare, all'incrocio tra il decumano massimo e il cardine III, limitata ad est e a sud dal muro perimetrale della Casa del colonnato tuscanico. Fu organizzato in questo periodo il prospetto sul decumano inglobando l'area "sacra" a destra e costruendo, dall'altro lato della fauce, piedritti in opus vittatum legati alla muratura in reticolato, dove fu poi sistemato un ambiente destinato al pubblico. Seconda Fase: dopo il 62 d.C. In una seconda fase, non databile con precisione, fu costruito il sacello di fondo. Nella tarda eta' neroniana o flavia furono decorate le colonne e le pareti del sacello di fondo con affreschi del IV stile e fu costruito un muro divisorio in opus craticium nell'ambiente a destra della navata. Nell'area ritenuta sacra da Carlo Guadagno e nella fauce fu ricavato un ambiente le cui pareti furono dipinte in rosso e bianco. Nell'ambiente pubblico il pavimento fu invece decorato con marmi policromi. Durante lo scavo il ritrovamento di alcuni pali di sostegno, ancora ben posizionati, fanno supporre che la copertura aveva subito un cedimento.


Prima Fase: poco prima del 14 d.C. La costruzione dell'edificio avvenne in eta' augustea su un'area dalla forma piuttosto irregolare, all'incrocio tra il decumano massimo e il cardine III, limitata ad est e a sud dal muro perimetrale della Casa del colonnato tuscanico. Fu organizzato in questo periodo il prospetto sul decumano inglobando l'area "sacra" a destra e costruendo, dall'altro lato della fauce, piedritti in opus vittatum legati alla muratura in reticolato, dove fu poi sistemato un ambiente destinato al pubblico. Seconda Fase: dopo il 62 d.C. In una seconda fase, non databile con precisione, fu costruito il sacello di fondo. Nella tarda eta' neroniana o flavia furono decorate le colonne e le pareti del sacello di fondo con affreschi del IV stile e fu costruito un muro divisorio in opus craticium nell'ambiente a destra della navata. Nell'area ritenuta sacra da Carlo Guadagno e nella fauce fu ricavato un ambiente le cui pareti furono dipinte in rosso e bianco. Nell'ambiente pubblico il pavimento fu invece decorato con marmi policromi. Durante lo scavo il ritrovamento di alcuni pali di sostegno, ancora ben posizionati, fanno supporre che la copertura aveva subito un cedimento.


Sede dell'ordo Augustalium e culto imperiale. I collegia Augustalium della Campania furono i piu' antichi ad essere istituiti. Compito degli Augustales era il mantenimento del culto imperiale; essi compivano riti, indicevano giochi e presiedevano alle cerimonie in onore degli imperatori divinizzati e in suffragio del genius o numen dell'imperatore in carica. Il culto imperiale era infatti ufficialmente destinato ai soli imperatori defunti: ma, di fatto, tale norma era sovente ignorata, e cio' avveniva soprattutto nelle provincie, ove il culto dell'imperatore vivente assumeva forma compiuta e serviva, in molti casi, come argomento politico dei vinti circa la loro fedelta' verso Roma. Appartenevano ai collegia molti ricchi liberti, alcuni dei quali erano negotiatores impegnati sia nel traffico dei beni primari che voluttuari. Con la qualifica di Augustali si indicava un gruppo di cittadini collegati con il culto imperiale ed organizzati in due livelli funzionali, aventi una diversa consistenza numerica. Il primo livello era costituito al massimo da non piu' di dieci individui che avevano rivestito l'honos Augustalitatis. Essi venivano annualmente designati dal Senato cittadino per adempiere agli obblighi del culto imperiale. In genere venivano reclutati tra i liberti, ma ad Ercolano anche tra i liberi di nascita (ve n' era un'intera centuria), e per l'anno di durata dell' "honos Augustalitatis" spettava a loro il titolo di Augustali. Al secondo livello, quello piu' numeroso, appartenevano tutti coloro che erano stati onorati secondo la formula "In numero Augustalium habeatur aeque ac si eo honore usus sit "( C.I.L. XI, 3805,8 sg ), e di diritto tutti quelli che, avendo rivestito l'honos Augustalitatis, provenivano dal primo livello. Essi costituivano nella struttura sociale della citta' un secondo livello dopo i decurioni; essi avevano una organizzazione simile a quella delle corporazioni professionali. Ad Ercolano erano suddivisi in centurie. Sono stati ritrovati alcuni frammenti degli albi degli Augustali, posti probabilmente sull'arco quadrifronte a Sud. Pero' il numero eccessivo dei membri del Collegio degli Augustali attestato dai frammenti degli albi di Ercolano, superiore anche a quello di citta' grandissime come Pozzuoli, induce a mettere in dubbio la natura di questa lista: potrebbe trattarsi di un altro collegio o anche l'elenco di tutti i cittadini liberi di Ercolano.
[More...]

Sede dell'ordo Augustalium e culto imperiale. I collegia Augustalium della Campania furono i piu' antichi ad essere istituiti. Compito degli Augustales era il mantenimento del culto imperiale; essi compivano riti, indicevano giochi e presiedevano alle cerimonie in onore degli imperatori divinizzati e in suffragio del genius o numen dell'imperatore in carica. Il culto imperiale era infatti ufficialmente destinato ai soli imperatori defunti: ma, di fatto, tale norma era sovente ignorata, e cio' avveniva soprattutto nelle provincie, ove il culto dell'imperatore vivente assumeva forma compiuta e serviva, in molti casi, come argomento politico dei vinti circa la loro fedelta' verso Roma. Appartenevano ai collegia molti ricchi liberti, alcuni dei quali erano negotiatores impegnati sia nel traffico dei beni primari che voluttuari. Questa ricchezza si rifletteva nel peso degli Augustales negli affari della vita quotidiana, spesso esibito attraverso la realizzazione di costose opere pubbliche e sempre sancito da dediche di statue e sacelli. Tali espressioni di pietas religiosa erano ovviamente subordinate all'obiettivo di attestare il prestigio della confraternita e soprattutto al desiderio di ostentare lo status dei suoi membri, in molti casi liberti, giunti, grazie al potere economico, al controllo di un'importante sfera della vita religiosa. Con la qualifica di Augustali si indicava un gruppo di cittadini collegati con il culto imperiale ed organizzati in due livelli funzionali, aventi una diversa consistenza numerica. Il primo livello era costituito al massimo da non piu' di dieci individui che avevano rivestito l'honos Augustalitatis. Essi venivano annualmente designati dal Senato cittadino per adempiere agli obblighi del culto imperiale. In genere venivano reclutati tra i liberti, ma ad Ercolano anche tra i liberi di nascita (ve n' era un'intera centuria), e per l'anno di durata dell' "honos Augustalitatis" spettava a loro il titolo di Augustali. Al secondo livello, quello piu' numeroso, appartenevano tutti coloro che erano stati onorati secondo la formula "In numero Augustalium habeatur aeque ac si eo honore usus sit "( C.I.L. XI, 3805,8 sg ), e di diritto tutti quelli che, avendo rivestito l'honos Augustalitatis, provenivano dal primo livello. Essi costituivano nella struttura sociale della citta' un secondo livello dopo i decurioni; essi avevano una organizzazione simile a quella delle corporazioni professionali. Ad Ercolano erano suddivisi in centurie. Sono stati ritrovati alcuni frammenti degli albi degli Augustali, posti probabilmente sull'arco quadrifronte a Sud. Pero' il numero eccessivo dei membri del Collegio degli Augustali attestato dai frammenti degli albi di Ercolano, superiore anche a quello di citta' grandissime come Pozzuoli, induce a mettere in dubbio la natura di questa lista: potrebbe trattarsi di un altro collegio o anche l'elenco di tutti i cittadini liberi di Ercolano.
[Less...]

Sulla tipologia degli edifici legati alle sedi di Augustali, prima delle scoperte di Miseno, Roselle, Ercolano ed Otricoli, non si sapeva molto. Tali scavi hanno fornito utili indicazioni sull'organizzazione politico-religioso di questi collegi; di essi si sono individuate analogie che hanno consentito di formulare l'ipotesi di una tipologia edilizia specializzata e distinta. Un elemento unificante e' la pianta quasi sempre rettangolare, come nei collegi di Ercolano, Roselle e Ostia, o quadrata come nel collegio di Miseno. Tutti presentano un sacello spesso di forma rettangolare, come quello di Ercolano, o absidato come quello di Ostia, Miseno, Roselle e Tivoli. Essendo edifici pubblici, adibiti parzialmente o totalmente al culto imperiale, sono tutti contraddistinti all'interno da una ricca decorazione pittorica, musiva, con marmi pregiati, e da un ciclo statuario. Ultimo elemento di analogia sono alcuni ambienti esterni a due livelli, di cui si ignora la precisa funzione, presenti sia a Miseno e Roselle che ad Ercolano. Altri luoghi in cui vi sono presunti collegi di Augustali sono Patrasso, Sarmizegetusa, Centuripe, Otricoli.


Sulla tipologia degli edifici legati alle sedi di Augustali, prima delle scoperte di Miseno, Roselle, Ercolano ed Otricoli, non si sapeva molto. Tali scavi hanno fornito utili indicazioni sull'organizzazione politico-religioso di questi collegi; di essi si sono individuate analogie che hanno consentito di formulare l'ipotesi di una tipologia edilizia specializzata e distinta. Un elemento unificante e' la pianta quasi sempre rettangolare, come nei collegi di Ercolano, Roselle e Ostia, o quadrata come nel collegio di Miseno. Tutti presentano un sacello spesso di forma rettangolare, come quello di Ercolano, o absidato come quello di Ostia, Miseno, Roselle e Tivoli. Essendo edifici pubblici, adibiti parzialmente o totalmente al culto imperiale, sono tutti contraddistinti all'interno da una ricca decorazione pittorica, musiva, con marmi pregiati, e da un ciclo statuario. Ultimo elemento di analogia sono alcuni ambienti esterni a due livelli, di cui si ignora la precisa funzione, presenti sia a Miseno e Roselle che ad Ercolano. Altri luoghi in cui vi sono presunti collegi di Augustali sono Patrasso, Sarmizegetusa, Centuripe, Otricoli.



mp ri