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Ambiente Civico 20 - (Documenti d'Archivio)
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Giornale di scavo (1961). Il fascicolo e' conservato nell'archivio storico della Sovrintendenza Archeologica di Napoli.
Appunti autografi di Amedeo Maiuri sullo scavo a cielo aperto eseguiti dal 3 dicembre 1960 al 17 novembre 1961. (conservati nell'archivio della famiglia Iezzi).



Giornale di scavo (1961). Il fascicolo e' conservato nell'archivio storico della Sovrintendenza Archeologica di Napoli.
Appunti autografi di Amedeo Maiuri sullo scavo a cielo aperto eseguiti dal 3 dicembre 1960 al 17 novembre 1961. (conservati nell'archivio della famiglia Iezzi).



Riportiamo estrapolate dal giornale di scavo le sole giornate di scavo riferite all'ambiente civico 20.
Anno 1961.
16 ottobre 1961. Proseguendo con lo scavo lungo la banchina sx e' stata messa a luce la fauce del Collegio degli Augustali. Sulla sx del vano si rinviene il muro esterno dell'ambiente n.20. Detto muro e' costituito da chiavi di mattoni e muratura di tufo ad opus incertum ed a spaccatelle. A m 3,00 dal calpestio si rileva una trave murata su detta parete. Sulla dx dell'ingresso si rileva l'inizio di un pilastro sannitico. Al di sopra la traccia di un architrave di legno carbonizzato, detto architrave proveniente dallo squarcio dx dell'ambiente n 20 e' di cm 45x40 di altezza ed e' costituito dagli stessi elementi: il pilastro sannitico, costituito in blocchi di tufo grigio, misura m 0,70x0,90 ed alto m 3,00; il pavimento e' in calcepesta e marmo a gettito; la parete sx si presenta sprofondata per circa cm 30; manca la parete di dx. In fondo si nota l'architrave gia' restaurato durante i lavori di sistemazione del Collegio. Al di sopra di esso si notano le tracce di n 5 travi in legno carbonizzato di sezione cm 24x18 con interasse di circa cm 40. Sulla parete sx accenni di stucco nero alla base e stucco bianco alla parte alta. Si nota inoltre l'accenno di un piano superiore con traccia di legno carbonizzato di un letto. Nessun rinvenimento degno di nota.
2 novembre 1961. Prosegue lo sterro al lato Sud Ovest del decumano Massimo mettendo a luce il pilastro sannitico sulla sx dell'ingresso alla fauce del Collegio degli Augustali.
Si e' notato che esso e' a forma di L largo alla parte della fauce cm 70 e cm 40 alla faccia che guarda alla banchina sx del decumano cm 90 e cm 35, e' alto cm 300; al di sopra si nota l'architrave descritto il giorno 20 ottobre. Su di esso e' stato rinvenuto trasportato dal materiale lavico un capitello corinzio alto cm 40 scolpito finemente in un blocco di marmo. Il pilastro e' stato rinvenuto del tutto sfaldato ed in pessime condizioni. Alla parte interna di esso si nota stucco bianco; alla base e per la parte rivolta alla banchina una striscia in marmo larga cm 15. Fra i materiali di risulta e' stato raccolto marmo vario in frammenti sia bianco che a colori. Inoltre nell'angolo interno del pilastro e' stata rinvenuta una base con toro di ordine toscano di diametro cm 25; e' in marmo rosso.
3 novembre 1961. Lo scavo continua sempre nella stessa zona. Il lavoro si presenta alquanto difficoltoso per il numero rilevante di fondazioni rinvenute per i fabbricati soprastanti un tempo e per la natura franosa del materiale lavico.
8 novembre 1961. A cm 405 dal pilastro sannitico descritto il 2 u.s. e' stato messo a luce altro pilastro in posizione opposta e del tutto simile al precedente. E' stato rinvenuto abbattuto per piu' della meta'. Ad esso addossato e' stata rilevata una fondazione massiccia fatta dai Borboni a sostenimento dei cunicoli. Si nota che il pilastro e' in linea con lo spigolo Nord del Collegio, dal quale dista cm 400. Fra i materiali di risulta e' stato raccolto marmo in frammenti vari bianco, grigio e rosso; inoltre alla base del pilastro e' stata rinvenuta altra base circolare con toro di ordine toscano, in marmo rosso e del tutto simile a quella rinvenuta il giorno 2 c.m.
9 novembre 1961. Il lavoro di sterro e' proteso allo sgombro del materiale lavico retrostante i due pilastri sannitici messi in luce giorni or sono e precisamente la parte compresa fra il lato dx della fauce del Collegio e l'angolo dello stesso edificio. Fra il materiale lavico e' stato raccolto marmo in vari frammenti.
14 novembre 1961. E' stato completamente disterrato il materiale lavico di cui al giorno 9 c.m. rilevando quanto appresso: sulla facciata esterna posta a Nord Ovest del Collegio, a cm 375 dal calpestio, si sono rilevate le tracce di 8 travi carbonizzate di sezione cm 18x24; distante da detta parete cm 45 si rileva la traccia di un muro che creava con la parete del Collegio un piccolo passaggio al quale si accedeva attraverso un vano largo cm 67 e alto cm 170; posto sulla sx del muro. Detto corridoio immetteva in un recinto in muratura compreso fra i due pilastri sannitici ad L e la parete antistante la parete N - O del Collegio. Detto recinto di cui si sono rilevate le tracce in sito e' in muratura ad opus incerto alto cm 125 largo cm 355 e lungo cm 290. Su di esso su lato sx ed adiacente alla parete che crea il corridoio e' stata rinvenuta, su di una base in marmo bianco spessa cm 5, una colonnina in marmo rosso di stile toscano con base simile alle altre due rinvenute giorni addietro e con capitello a tegola. Detta colonnina e' alta cm 152. Al di sopra di essa si e' rilevata la traccia dell'attico composto di architrave largo cm 25 ed alto cm 15. Al di sopra cm 22 di muratura, al di sopra ancora tavolato. Si e' notato inoltre che la fauce del Collegio, priva della parete di dx, presenta un architrave alto cm 30, largo cm 40 poggiante fra un'ala del primo pilastro sannitico descritto e la parete che crea il piccolo corridoio. Al di sopra del vano che immette nel piccolo corridoio a cm 160 da esso si rileva traccia di un architrave a muro alto cm 40 sul quale corre un muro che a partire dalla parete N-O del Collegio si porta sull'architrave che congiunge i due pilastri sannitici. L'architrave portante il muro descritto e' mascherato dal di sotto da un tavolato poggiante fra l'attico sovrapposto alla colonnina e l'architrave sulla dx della fauce del Collegio. Il recinto descritto presenta alla parte interna tracce di pavimento in marmo rilevato attraverso la configurazione del massetto sottostante. Lo stesso recinto tutto intorno, per la parte esterna, presenta una zoccolatura alta cm 30 con tracce di marmo colorato. Al di sopra di essa tracce di pannelli in marmo rilevate sempre attraverso la configurazione dello strato sottostante; inoltre tutto intorno il recinto presenta le tracce di n.3 file di quadroni in marmo di lato cm 25; all'esterno di detti quadroni una fascia in marmo di cm 30 rilevata dalla configurazione del massetto. Inoltre si e' rilevato sulla parete del Collegio a cm 420 dal pavimento e facente parte del piano superiore un gabinetto
(Foto d'epoca) con tavoletta in legno carbonizzato, con foro centrale ed a forma di semicorona circolare. Possiede la conduttura delle acque nere che si porta fin sotto al piano di calpestio. Nel recinto descritto, sono state demolite molte fondazioni di fabbricati soprastanti, alcune delle quali poste negli angoli del recinto stesso.



Riportiamo estrapolate dal giornale di scavo le sole giornate di scavo riferite all'ambiente civico 20.
Anno 1961.
16 ottobre 1961. Proseguendo con lo scavo lungo la banchina sx e' stata messa a luce la fauce del Collegio degli Augustali. Sulla sx del vano si rinviene il muro esterno dell'ambiente n.20. Detto muro e' costituito da chiavi di mattoni e muratura di tufo ad opus incertum ed a spaccatelle. A m 3,00 dal calpestio si rileva una trave murata su detta parete. Sulla dx dell'ingresso si rileva l'inizio di un pilastro sannitico. Al di sopra la traccia di un architrave di legno carbonizzato, detto architrave proveniente dallo squarcio dx dell'ambiente n 20 e' di cm 45x40 di altezza ed e' costituito dagli stessi elementi: il pilastro sannitico, costituito in blocchi di tufo grigio, misura m 0,70x0,90 ed alto m 3,00; il pavimento e' in calcepesta e marmo a gettito; la parete sx si presenta sprofondata per circa cm 30; manca la parete di dx. In fondo si nota l'architrave gia' restaurato durante i lavori di sistemazione del Collegio. Al di sopra di esso si notano le tracce di n 5 travi in legno carbonizzato di sezione cm 24x18 con interasse di circa cm 40. Sulla parete sx accenni di stucco nero alla base e stucco bianco alla parte alta. Si nota inoltre l'accenno di un piano superiore con traccia di legno carbonizzato di un letto. Nessun rinvenimento degno di nota.
2 novembre 1961. Prosegue lo sterro al lato Sud Ovest del decumano Massimo mettendo a luce il pilastro sannitico sulla sx dell'ingresso alla fauce del Collegio degli Augustali.
Si e' notato che esso e' a forma di L largo alla parte della fauce cm 70 e cm 40 alla faccia che guarda alla banchina sx del decumano cm 90 e cm 35, e' alto cm 300; al di sopra si nota l'architrave descritto il giorno 20 ottobre. Su di esso e' stato rinvenuto trasportato dal materiale lavico un capitello corinzio alto cm 40 scolpito finemente in un blocco di marmo. Il pilastro e' stato rinvenuto del tutto sfaldato ed in pessime condizioni. Alla parte interna di esso si nota stucco bianco; alla base e per la parte rivolta alla banchina una striscia in marmo larga cm 15. Fra i materiali di risulta e' stato raccolto marmo vario in frammenti sia bianco che a colori. Inoltre nell'angolo interno del pilastro e' stata rinvenuta una base con toro di ordine toscano di diametro cm 25; e' in marmo rosso.
3 novembre 1961. Lo scavo continua sempre nella stessa zona. Il lavoro si presenta alquanto difficoltoso per il numero rilevante di fondazioni rinvenute per i fabbricati soprastanti un tempo e per la natura franosa del materiale lavico.
8 novembre 1961. A cm 405 dal pilastro sannitico descritto il 2 u.s. e' stato messo a luce altro pilastro in posizione opposta e del tutto simile al precedente. E' stato rinvenuto abbattuto per piu' della meta'. Ad esso addossato e' stata rilevata una fondazione massiccia fatta dai Borboni a sostenimento dei cunicoli. Si nota che il pilastro e' in linea con lo spigolo Nord del Collegio, dal quale dista cm 400. Fra i materiali di risulta e' stato raccolto marmo in frammenti vari bianco, grigio e rosso; inoltre alla base del pilastro e' stata rinvenuta altra base circolare con toro di ordine toscano, in marmo rosso e del tutto simile a quella rinvenuta il giorno 2 c.m.
9 novembre 1961. Il lavoro di sterro e' proteso allo sgombro del materiale lavico retrostante i due pilastri sannitici messi in luce giorni or sono e precisamente la parte compresa fra il lato dx della fauce del Collegio e l'angolo dello stesso edificio. Fra il materiale lavico e' stato raccolto marmo in vari frammenti.
14 novembre 1961. E' stato completamente disterrato il materiale lavico di cui al giorno 9 c.m. rilevando quanto appresso: sulla facciata esterna posta a Nord Ovest del Collegio, a cm 375 dal calpestio, si sono rilevate le tracce di 8 travi carbonizzate di sezione cm 18x24; distante da detta parete cm 45 si rileva la traccia di un muro che creava con la parete del Collegio un piccolo passaggio al quale si accedeva attraverso un vano largo cm 67 e alto cm 170; posto sulla sx del muro. Detto corridoio immetteva in un recinto in muratura compreso fra i due pilastri sannitici ad L e la parete antistante la parete N - O del Collegio. Detto recinto di cui si sono rilevate le tracce in sito e' in muratura ad opus incerto alto cm 125 largo cm 355 e lungo cm 290. Su di esso su lato sx ed adiacente alla parete che crea il corridoio e' stata rinvenuta, su di una base in marmo bianco spessa cm 5, una colonnina in marmo rosso di stile toscano con base simile alle altre due rinvenute giorni addietro e con capitello a tegola. Detta colonnina e' alta cm 152. Al di sopra di essa si e' rilevata la traccia dell'attico composto di architrave largo cm 25 ed alto cm 15. Al di sopra cm 22 di muratura, al di sopra ancora tavolato. Si e' notato inoltre che la fauce del Collegio, priva della parete di dx, presenta un architrave alto cm 30, largo cm 40 poggiante fra un'ala del primo pilastro sannitico descritto e la parete che crea il piccolo corridoio. Al di sopra del vano che immette nel piccolo corridoio a cm 160 da esso si rileva traccia di un architrave a muro alto cm 40 sul quale corre un muro che a partire dalla parete N-O del Collegio si porta sull'architrave che congiunge i due pilastri sannitici. L'architrave portante il muro descritto e' mascherato dal di sotto da un tavolato poggiante fra l'attico sovrapposto alla colonnina e l'architrave sulla dx della fauce del Collegio. Il recinto descritto presenta alla parte interna tracce di pavimento in marmo rilevato attraverso la configurazione del massetto sottostante. Lo stesso recinto tutto intorno, per la parte esterna, presenta una zoccolatura alta cm 30 con tracce di marmo colorato. Al di sopra di essa tracce di pannelli in marmo rilevate sempre attraverso la configurazione dello strato sottostante; inoltre tutto intorno il recinto presenta le tracce di n.3 file di quadroni in marmo di lato cm 25; all'esterno di detti quadroni una fascia in marmo di cm 30 rilevata dalla configurazione del massetto. Inoltre si e' rilevato sulla parete del Collegio a cm 420 dal pavimento e facente parte del piano superiore un gabinetto
(Foto d'epoca) con tavoletta in legno carbonizzato, con foro centrale ed a forma di semicorona circolare. Possiede la conduttura delle acque nere che si porta fin sotto al piano di calpestio. Nel recinto descritto, sono state demolite molte fondazioni di fabbricati soprastanti, alcune delle quali poste negli angoli del recinto stesso.



Pagine scelte dagli appunti autografi di Amedeo Maiuri sullo scavo a cielo aperto del Collegio degli Augustali eseguiti nel 1960. Originale conservato nell'archivio della famiglia di Benito Iezzi, a questi donato dalla figlia dell'illustre archeologo Bianca.
3 aprile 1961. Lunedi' in Albis.
...Resta sempre incerta la natura degli ambienti prospicienti sul decumano e che potevano anche essere delle tabernae date in locazione per ricavarne le spese di manutenzione della schola collegii. Bisognera' quindi attendere. Lo scavo di questo lato e' reso difficoltoso dal fatto che non ci si puo' arretrare per non interrompere il transito dei camion per il carico e il trasporto della terra. Comunque e' indispensabile che lo scavo si completi anche da questo lato, nella speranza di qualche documento epigrafico sulla vita del sacello.
21 settembre 1961. Mattino
...Dopo questa bottega inizia il Sacello dei Larii con un ambiente laterale all'ingresso che non sembra peraltro adibito a bottega: e' pavimentato in marmo e non ha alcun accenno di banco o d'altra installazione di carattere commerciale.
Per liberare la fauce del sacello bisogna sgombrare prima un grosso pilastro di fondazione di una casa di Resina appoggiato all'arco.
17 novembre 1961.
...Ma quel che mi fa rilevare Fusco e' la straordinaria ricchezza di marmi che rivesteano tutta questa parte piu' nobile e ufficiale del Foro: marmi bianchi in lastroni grossi e spessi sul pavimento, marmi colorati negli ambienti che si aprivano sul Foro (l'ambiente a sinistra della fauce del Sacello e l'edicola a destra della stessa fauce); rivestimento di marmo alle basi delle statue, ai poli dei basamenti, ai parapetti e in qualche punto alle cornici di coronamento.



Pagine scelte dagli appunti autografi di Amedeo Maiuri sullo scavo a cielo aperto del Collegio degli Augustali eseguiti nel 1960. Originale conservato nell'archivio della famiglia di Benito Iezzi, a questi donato dalla figlia dell'illustre archeologo Bianca.
3 aprile 1961. Lunedi' in Albis.
...Resta sempre incerta la natura degli ambienti prospicienti sul decumano e che potevano anche essere delle tabernae date in locazione per ricavarne le spese di manutenzione della schola collegii. Bisognera' quindi attendere. Lo scavo di questo lato e' reso difficoltoso dal fatto che non ci si puo' arretrare per non interrompere il transito dei camion per il carico e il trasporto della terra. Comunque e' indispensabile che lo scavo si completi anche da questo lato, nella speranza di qualche documento epigrafico sulla vita del sacello.
21 settembre 1961. Mattino
...Dopo questa bottega inizia il Sacello dei Larii con un ambiente laterale all'ingresso che non sembra peraltro adibito a bottega: e' pavimentato in marmo e non ha alcun accenno di banco o d'altra installazione di carattere commerciale.
Per liberare la fauce del sacello bisogna sgombrare prima un grosso pilastro di fondazione di una casa di Resina appoggiato all'arco.
17 novembre 1961.
...Ma quel che mi fa rilevare Fusco e' la straordinaria ricchezza di marmi che rivesteano tutta questa parte piu' nobile e ufficiale del Foro: marmi bianchi in lastroni grossi e spessi sul pavimento, marmi colorati negli ambienti che si aprivano sul Foro (l'ambiente a sinistra della fauce del Sacello e l'edicola a destra della stessa fauce); rivestimento di marmo alle basi delle statue, ai poli dei basamenti, ai parapetti e in qualche punto alle cornici di coronamento.




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