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Teatro - (Elementi di Completamento)
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I pavimenti sembrano essere tutti in lavapesta e in cocciopesto, salvo quello dell'orchestra, che era in lastre marmoree di marmo bianco lunense e giallo antico, ancora parzialmente conservate. In lastre rettangolari marmoree di cipollino sono pavimentati i due tribunalia.


I pavimenti sembrano essere tutti in lavapesta e in cocciopesto, salvo quello dell'orchestra, che era in lastre marmoree di marmo bianco lunense e giallo antico, ancora parzialmente conservate. In lastre rettangolari marmoree di cipollino sono pavimentati i due tribunalia.


La parodos est (e, per simmetria, probabilmente, anche quella ovest) era chiusa da una porta, a circa meta' del suo sviluppo, come dimostra un blocco di tufo pipernoide ancora in situ con il foro di un grande cardine. Nulla di preciso sappiamo di altre eventuali porte e finestre, in particolare di quelle della scena. Lungo il circuito esterno del teatro e' visibile una grande porta a liste in legno carbonizzato che potrebbe, pero', essere stata trascinata da monte dal flusso piroclastico ed essere, pertanto, pertinente ad un altro edificio. Grandi finestroni, probabilmente arcuati e con basso parapetto, illuminavano i piccoli ambienti di riposo e sosta e di disimpegno per le scalette che conducono dal corridoio voltato semianulare sito alla sommita' della media cavea alla summa cavea, larghi quanto l'ampiezza di tali piccoli vani.


La parodos est (e, per simmetria, probabilmente, anche quella ovest) era chiusa da una porta, a circa meta' del suo sviluppo, come dimostra un blocco di tufo pipernoide ancora in situ con il foro di un grande cardine. Nulla di preciso sappiamo di altre eventuali porte e finestre, in particolare di quelle della scena. Lungo il circuito esterno del teatro e' visibile una grande porta a liste in legno carbonizzato che potrebbe, pero', essere stata trascinata da monte dal flusso piroclastico ed essere, pertanto, pertinente ad un altro edificio. Grandi finestroni, probabilmente arcuati e con basso parapetto, illuminavano i piccoli ambienti di riposo e sosta e di disimpegno per le scalette che conducono dal corridoio voltato semianulare sito alla sommita' della media cavea alla summa cavea, larghi quanto l'ampiezza di tali piccoli vani.


Le sostruzioni del teatro, il corridoio semianulare sito alla sommita' della media cavea con gli ambienti adiacenti e le scale che vi accedono sono rivestiti di intonaco bianco, con cornice di stucco all'attaccatura della volta. Piu' elaborata e' la decorazione parietale delle parodoi, alcune con zoccolo rosso e parte superiore in bianco, altre in IV stile con eleganti decorazioni architettoniche su fondo bianco e quadretto con paesaggio alla sommita'.


Le sostruzioni del teatro, il corridoio semianulare sito alla sommita' della media cavea con gli ambienti adiacenti e le scale che vi accedono sono rivestiti di intonaco bianco, con cornice di stucco all'attaccatura della volta. Piu' elaborata e' la decorazione parietale delle parodoi, alcune con zoccolo rosso e parte superiore in bianco, altre in IV stile con eleganti decorazioni architettoniche su fondo bianco e quadretto con paesaggio alla sommita'.


L'esterno del teatro era intonacato e dipinto, nello zoccolo in basso di colore rosso e per la parte restante in colore bianco, con cornici di stucco. All'esterno era presente un doppio ordine di lesene scanalate, sormontate da capitelli tuscanici, tranne per l'arcata contigua alla parodos est, la cui arcate inferiore e' decorata con un capitello decorato a motivo vegetale. Al muro di fondo di questa arcata e' accostato un basamento, che sorreggeva tre statue marmoee di togati, un tempo rivestito di lastre di marmo, asportate nel 1739; il muro di fondo e' decorato con delicati motivi architettonici di III stile, con uccelli e Vittorie alate volanti. L'intradosso della volta e' decorato con cassettoni a stucco con motivi vegetali. La scena era interamente rivestita di marmi pregiati, dei quali restano solo pochi elementi e le impronte nella malta di alcuni di quelli asportati. Dai documenti sappiamo che furono rinvenute colonne di rosso e di giallo antico, di cipollino, di africano e di alabastro fiorito. Due colonne di marmo africano furono utilizzate nell'altare della Cappella del Palazzo Reale di Portici; un soprallluogo effettuato sull'altare della chiesa dal Dr. Mario Pagano ha mostrato che esso si compone di 4 colonne di marmo africano, guardando l'altare, la colonna di sinistra indietro e' intera, salvo la parte inferiore, quella davanti e' tutta ricomposta con listelli antichi; di quelle di destra, quella anteriore e' tutta ricomposta da listelli tranne il pezzo inferiore, quella retrostante ha le estremita' superiori e inferiori costituite da grandi pezzi antichi, mentre la parte centrale e' composta da listelli); il Venuti riferisce che molti marmi e le due colonne di rosso antico-tuttora visibili sulla balaustra del presbiterio-furono reimpiegate nell'abside del Duomo di Napoli, rifatto in quel tempo a causa di un terremoto. Un'altra tradizione, pero', che risale ad una relazione manoscritta del 1741, fa provenire queste due colonne dalla diaconia di S. Gennaro all'Olmo a Napoli. Si possono vedere, collocati dal La Vega sulla scena, anche due capitelli corinzi con palmette classicheggianti alla base, rifiniti solo nel lato anteriore, oltre quello ora situato all'ingresso. Sappiamo che un altro capitello fu clandestinamente inviato in Polonia nel 1783. Dell'originaria decorazione architettonica della scena rimangono poi nel teatro alcuni pezzi della cornice marmorea a mensole e cassettoni del primo ordine, frammenti di lastre d'architrave a fasce appartenenti tutti al primo ordine, un frammento di colonna in africano e numerosi pezzi di cornici marmoree di piccola dimensione. Un plinto in calcare bianco compatto potrebbe appartenere alla decorazione architettonica del secondo ordine. Attualmente sono conservati in sito alcuni frammenti di lastre in marmo lunense, cipollino, giallo antico e africano e tre basi di colonne in marmo bianco del rivestimento marmoreo del fronte scena e dei risvolti della stessa. Le colonne del tempietto sito alla sommita' del teatro erano dipinte in rosso, mentre architrave e cornici erano di marmo bianco lunense. La fronte del podio e' rivestita di lastre di marmo lunense, cipollino e di giallo antico, con cornici marmoree. Del muro terminale del risvolto est della scena (versura), in opera reticolata, si osserva il rivestimento di intonaco rosso in basso sul quale si nota, scendendo alcuni gradini, un paesaggio con alberi, finemente schizzato e di finti blocchi di stucco bianco contornati da una cornice ad astragali in alto. Il muro che sostiene la summa cavea era rivestito di grandi lastre marmoree rettangolari, interamente asportate in epoca borbonica, sovrastate da una cornice marmorea ancora in parte conservata. Invece, di intonaco bianco era rivestito il parapetto alla sommita' della summa cavea. Di lastre e cornici marmoree era rivestita anche la fronte del palcoscenico (pulpitum) e dei tribunalia.
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L'esterno del teatro era intonacato e dipinto, nello zoccolo in basso di colore rosso e per la parte restante in colore bianco, con cornici di stucco. All'esterno era presente un doppio ordine di lesene scanalate, sormontate da capitelli tuscanici, tranne per l'arcata contigua alla parodos est, la cui arcate inferiore e' decorata con un capitello decorato a motivo vegetale. Al muro di fondo di questa arcata e' accostato un basamento, che sorreggeva tre statue marmoee di togati, un tempo rivestito di lastre di marmo, asportate nel 1739; il muro di fondo e' decorato con delicati motivi architettonici di III stile, con uccelli e Vittorie alate volanti. L'intradosso della volta e' decorato con cassettoni a stucco con motivi vegetali. La scena era interamente rivestita di marmi pregiati, dei quali restano solo pochi elementi e le impronte nella malta di alcuni di quelli asportati. Dai documenti sappiamo che furono rinvenute colonne di rosso e di giallo antico, di cipollino, di africano e di alabastro fiorito. Due colonne di marmo africano furono utilizzate nell'altare della Cappella del Palazzo Reale di Portici; un soprallluogo effettuato sull'altare della chiesa dal Dr. Mario Pagano ha mostrato che esso si compone di 4 colonne di marmo africano, ricomposte con molti listelli di restauro riattaccati, del diametro di m. 0,35 (m. 0,30 il fusto, alte m. 2,98;guardando l'altare, la colonna di sinistra indietro e' intera, salvo la parte inferiore, quella davanti e' tutta ricomposta con listelli antichi; di quelle di destra, quella anteriore e' tutta ricomposta da listelli tranne il pezzo inferiore, quella retrostante ha le estremita' superiori e inferiori costituite da grandi pezzi antichi, mentre la parte centrale e' composta da listelli); il Venuti riferisce che molti marmi e le due colonne di rosso antico-tuttora visibili sulla balaustra del presbiterio-furono reimpiegate nell'abside del Duomo di Napoli, rifatto in quel tempo a causa di un terremoto. Un'altra tradizione, pero', che risale ad una relazione manoscritta del 1741, fa provenire queste due colonne dalla diaconia di S. Gennaro all'Olmo a Napoli. Si possono vedere, collocati dal La Vega sulla scena, anche due capitelli corinzi con palmette classicheggianti alla base, rifiniti solo nel lato anteriore, oltre quello ora situato all'ingresso. Sappiamo che un altro capitello fu clandestinamente inviato in Polonia nel 1783. Dell'originaria decorazione architettonica della scena rimangono poi nel teatro alcuni pezzi della cornice marmorea a mensole e cassettoni del primo ordine, frammenti di lastre d'architrave a fasce appartenenti tutti al primo ordine, un frammento di colonna in africano e numerosi pezzi di cornici marmoree di piccola dimensione. Un plinto in calcare bianco compatto potrebbe appartenere alla decorazione architettonica del secondo ordine. Attualmente sono conservati in sito alcuni frammenti di lastre in marmo lunense, cipollino, giallo antico e africano e tre basi di colonne in marmo bianco del rivestimento marmoreo del fronte scena e dei risvolti della stessa. Le colonne del tempietto sito alla sommita' del teatro erano dipinte in rosso, mentre architrave e cornici erano di marmo bianco lunense. La fronte del podio e' rivestita di lastre di marmo lunense, cipollino e di giallo antico, con cornici marmoree. Del muro terminale del risvolto est della scena (versura), in opera reticolata, si osserva il rivestimento di intonaco rosso in basso sul quale si nota, scendendo alcuni gradini, un paesaggio con alberi, finemente schizzato e di finti blocchi di stucco bianco contornati da una cornice ad astragali in alto. Il muro che sostiene la summa cavea era rivestito di grandi lastre marmoree rettangolari, interamente asportate in epoca borbonica, sovrastate da una cornice marmorea ancora in parte conservata. Invece, di intonaco bianco era rivestito il parapetto alla sommita' della summa cavea. Di lastre e cornici marmoree era rivestita anche la fronte del palcoscenico (pulpitum) e dei tribunalia.
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