Home>INSULAE VI>Casa del Collonnato Tuscanico>Storia dello Scavo

Casa del Collonato Tuscanico - (Documenti d'Archivio)
Segna negli appunti
Scavi eseguiti dal Maiuri nel 1960-61.
Lo scavo dell'intero complesso della Casa del colonnato tuscanico inizio' il 24 novembre 1960, sotto la direzione di Amedeo Maiuri, coadiuvato dall'ispettore archeologo di zona dott. Giuseppina Cerulli Irelli mettendo alla luce il solaio della bottega posta al civ. 25 sul III cardine e si completo' il 20 maggio del 1961. Come si ricava dal giornale di scavo, redatto dall'assistente Luigi Fusco, i lavori iniziarono il 13 dicembre del 1960 e sino al 20 maggio 1961, partendo dagli ambienti interni, misero in luce i cubicoli n 14, 15, 16, la fauce d'ingresso sul III cardine, gli ambienti di servizio e il peristilio. Successivamente sino al 24 maggio del 1961, lo scavo prosegui' verso gli ambienti che si aprivano sull'atrio e sul decumano. Il prospetto principale della casa fu messo in luce nel settembre del 1961. Riportiamo di seguito l'esatta cronologia dello scavo rilevata dal giornale (tra parentesi riportiamo i numeri degli stessi ambienti come sono citati nel diario di scavo del Maiuri).
Peristilio 12: scoperto il 3.1.61; scavato il 3.5.1961.
Triclinium 13 (1): scoperto il 4.1.61; scavato il 9.5.1961.
Cubicolo 14 (2): scoperto il 7.1.1961; scavato il 11.4.1961.
Cubicolo 15 (3): scoperto il 11.1.1961; scavato il 15.4.1961.
Fauce 17 (4) ed ambienti di servizio 18, 19, 20: scoperti il 12.1.1961; scavati il 20.4.1961.
Cubicolo 16 (5): scoperto il 13.1.1961; scavato il 23.4.61.
Ripostiglio 21 (6): scoperto il 13.1.61; scavato il 26.4.61.
Vano di passaggio 9 (7): scoperto il 12.5.61; scavato il 13.5.1961.
Cubicolo 11 (8): scoperto il 12.5.1961; scavato il 15.5.1961.
Scala 10 (9): scoperta il 12.5.1961; scavata il 18.5.1961.
Androne 8 (10): scoperto il 12.5.61; scavato il 19.5.1961.
Triclinio 5 (15); Atrio 4, Bottega 2 (11); Bottega 3 (13) e Fauces 1 (12) sul decumano massimo: scoperti il 22.5.61; scavati il 22.5.1961.
Ripostiglio 6 (16): scoperto il 22.5.61; scavato il 24.5.61.
Oecus 7 (14): scoperto il 22.5.61; scavato il 24.5.1961.
Prospetto sul decumano massimo: scavato nel settembre 1961.



Scavi eseguiti dal Maiuri nel 1960-61.
Lo scavo dell'intero complesso della Casa del colonnato tuscanico inizio' il 24 novembre 1960, sotto la direzione di Amedeo Maiuri, coadiuvato dall'ispettore archeologo di zona dott. Giuseppina Cerulli Irelli mettendo alla luce il solaio della bottega posta al civ. 25 sul III cardine e si completo' il 20 maggio del 1961. Come si ricava dal giornale di scavo, redatto dall'assistente Luigi Fusco, i lavori iniziarono il 13 dicembre del 1960 e sino al 20 maggio 1961, partendo dagli ambienti interni, misero in luce i cubicoli n 14, 15, 16, la fauce d'ingresso sul III cardine, gli ambienti di servizio e il peristilio. Successivamente sino al 24 maggio del 1961, lo scavo prosegui' verso gli ambienti che si aprivano sull'atrio e sul decumano. Il prospetto principale della casa fu messo in luce nel settembre del 1961. Riportiamo di seguito l'esatta cronologia dello scavo rilevata dal giornale (tra parentesi riportiamo i numeri degli stessi ambienti come sono citati nel diario di scavo del Maiuri).
Peristilio 12: scoperto il 3.1.61; scavato il 3.5.1961.
Triclinium 13 (1): scoperto il 4.1.61; scavato il 9.5.1961.
Cubicolo 14 (2): scoperto il 7.1.1961; scavato il 11.4.1961.
Cubicolo 15 (3): scoperto il 11.1.1961; scavato il 15.4.1961.
Fauce 17 (4) ed ambienti di servizio 18, 19, 20: scoperti il 12.1.1961; scavati il 20.4.1961.
Cubicolo 16 (5): scoperto il 13.1.1961; scavato il 23.4.61.
Ripostiglio 21 (6): scoperto il 13.1.61; scavato il 26.4.61.
Vano di passaggio 9 (7): scoperto il 12.5.61; scavato il 13.5.1961.
Cubicolo 11 (8): scoperto il 12.5.1961; scavato il 15.5.1961.
Scala 10 (9): scoperta il 12.5.1961; scavata il 18.5.1961.
Androne 8 (10): scoperto il 12.5.61; scavato il 19.5.1961.
Triclinio 5 (15); Atrio 4, Bottega 2 (11); Bottega 3 (13) e Fauces 1 (12) sul decumano massimo: scoperti il 22.5.61; scavati il 22.5.1961.
Ripostiglio 6 (16): scoperto il 22.5.61; scavato il 24.5.61.
Oecus 7 (14): scoperto il 22.5.61; scavato il 24.5.1961.
Prospetto sul decumano massimo: scavato nel settembre 1961.



Saggi di scavo 1970-1996.
Tracce di un saggio di scavo in profondita', tuttora rimasto inedito, sono ancora visibili nella cucina della casa, eseguito negli anni '70 dall'equipe canadese dell'universita' del Quebec diretta da Tram Than Tinh.
Un saggio di scavo in profondita' e' stato effettuato nel 1990 nel giardini del peristilio sotto la direzione di M. Pagano. Un altro saggio di scavo in profondita', sempre diretto da M. Pagano, assai importante per la conoscenza delle vicende costruttive della casa, e' stata praticata tra il 1995 ed il 1996, sotto il marciapiede orientale del III cardo, in prossimita' dell'ingresso postico della casa.
Saggio di scavo n. 5 sul marciapiede del III cardine.
Tra il 1995 e il 96 sono stati eseguiti una serie di saggi stratigrafici uno dei quali eseguito sul marciapiede del lato est del III cardine, all'altezza dell'ingresso postico della Casa del colonnato Tuscanico. Si e' constatato innanzitutto che il marciapiede in uso al momento dell'eruzione era stato leggermente rialzato rispetto ad una fase precedente, relativa allo spiccato di costruzione del muro della casa. Sono state individuate due canalette di scolo relative all'ultima fase della casa, l'una in tegole bipedali con cinque protuberanze tronco-conoche (A), e l'altra con fondo di tegole, spallette di muratura e copertura, sempre in muratura, realizzata su una serie di pali di legno (B) (dei quali sono stati rilevati i vuoti). A 73 cm e' comparso un primo battuto (C), cui e' riferibile una fase precedente, in opera incerta, del muro esterno della casa che presenta un ingresso, poi tompagnato, con stipiti in grandi blocchi di tufo (D); a questo battuto e' correlabile un residuo di un precedente crepidine (E), in blocchi di tufo locale, alti cm 28. La presenza di questo battuto fa pensare che all'epoca la strada fosse leggermente piu' larga. Un secondo battuto, cui corrisponde un nuovo e piu' antico spiccato di fondazione della parete, e' stato individuato a - 1.30 m (F); ad esso corrisponde uno spiccato piu' antico della parete della casa. Evidentemente per sopravvenuti problemi statici, probabilmente connessi al rovinoso terremoto del 62 d.C., i due battuti preesistenti furono tagliati per realizzare un grande barbacane in opera cementizia (G), e il terreno fu successivamente riempito con due successivi scarichi di calcinacci (H-I; L dal lato sud), frammenti di intonaci dipinti e grande quantita' di materiale ceramico e anforico, vetri ed ossa. Questo materiale e' tuttora oggetto di studio. L'enorme fossa taglia lo strato vergine, fino ad una profondita' di m 2.55
Saggio "c" eseguito al centro del giardino della casa.
Nel 1990 fu eseguito un saggio al centro del giardino della Casa del colonnato tuscanico. A cm 30 di profondita', rimossa l'US1 costituita da terreno pozzolanico grigiastro misto a piccole pietre, nella quale sopno stati rinvenuti frammenti di sigillata italica, e' apparso un battuto compatto (US3) di terreno pozzolanico grigiastro misto a calce, pietre e frammenti di tegole. Su di esso si imposta, all'angolo NO, un breve tratto di muro in calcestruzzo (alt. cm 20), visibile in parete solo per una larghezza di cm 12 e, all'angolo opposto, un sottile strato di lapillo (US2). Tale battuto, per la presenza di frammenti di sigillata italica e di sigillata campana deve risalire alla seconda mrta' del 1 secolo a.C.. Rimosso il battuto, e' apparso uno strato (US4) di terreno sabbioso friabile, spesso cm5, e un successivo strato (US5) di terreno pozzolanico marrone scuro tendente al grigiastro. A m 1.02 di profondita', infine, si e' raggiunto lo strato vergine di cenerite (US6). Lo strato 5 e' ricchissimo di frammenti ceramici (anfore Dressel I, campana A, ceramica comune), tutti databili al II, inizi i secolo a.C. Si sono raccolti anche alcuni frammenti di intonaco dipinto di colore rosso e giallo (uno dei quali apparternente sicuramente a una decorazione di primo stile). In conclusione possiamo cosi' riassulmere: 1) l'area risulta occupata in modo massiccio solo nel II secolo a.C., ma sul sito non sono stati documentati livelli pavimentali; 2. Alla fine del I secolo a.C. essa fu occupata da costruzioni, che furono presto rase al suolo, allorquando fu costruito il peristilio della Casa del colonnato tuscanico. Terminus ante quem per la realizzazione di questo e' la costruzione del successivo Collegio degli Augustali che e' databile, su base epigrafica, alla fine dell'eta' augustea. La datazione del portico del peristilio alla piena eta' augustea e' confermata da uno scavo eseguito a lato della colonna angolare sud del peristilio stesso. Questa ha il suo spiccato di fondazione proprio al di sotto del piano di calpestio attuale, mentre a cm 25 di profondita' e' apparso un precedente battuto di pozzolana giallastra. Viene a cadere, dunque, la datazione del peristilio al piu' tardi agli inizi del I secolo a.C. proposta dalla Cerulli.



Saggi di scavo 1970-1996.
Tracce di un saggio di scavo in profondita', tuttora rimasto inedito, sono ancora visibili nella cucina della casa, eseguito negli anni '70 dall'equipe canadese dell'universita' del Quebec diretta da Tram Than Tinh.
Un saggio di scavo in profondita' e' stato effettuato nel 1990 nel giardini del peristilio sotto la direzione di M. Pagano. Un altro saggio di scavo in profondita', sempre diretto da M. Pagano, assai importante per la conoscenza delle vicende costruttive della casa, e' stata praticata tra il 1995 ed il 1996, sotto il marciapiede orientale del III cardo, in prossimita' dell'ingresso postico della casa.
Saggio di scavo n. 5 sul marciapiede del III cardine.
Tra il 1995 e il 96 sono stati eseguiti una serie di saggi stratigrafici uno dei quali eseguito sul marciapiede del lato est del III cardine, all'altezza dell'ingresso postico della Casa del colonnato Tuscanico. Si e' constatato innanzitutto che il marciapiede in uso al momento dell'eruzione era stato leggermente rialzato rispetto ad una fase precedente, relativa allo spiccato di costruzione del muro della casa. Sono state individuate due canalette di scolo relative all'ultima fase della casa, l'una in tegole bipedali con cinque protuberanze tronco-conoche (A), e l'altra con fondo di tegole, spallette di muratura e copertura, sempre in muratura, realizzata su una serie di pali di legno (B) (dei quali sono stati rilevati i vuoti). A 73 cm e' comparso un primo battuto (C), cui e' riferibile una fase precedente, in opera incerta, del muro esterno della casa che presenta un ingresso, poi tompagnato, con stipiti in grandi blocchi di tufo (D); a questo battuto e' correlabile un residuo di un precedente crepidine (E), in blocchi di tufo locale, alti cm 28. La presenza di questo battuto fa pensare che all'epoca la strada fosse leggermente piu' larga. Un secondo battuto, cui corrisponde un nuovo e piu' antico spiccato di fondazione della parete, e' stato individuato a - 1.30 m (F); ad esso corrisponde uno spiccato piu' antico della parete della casa. Evidentemente per sopravvenuti problemi statici, probabilmente connessi al rovinoso terremoto del 62 d.C., i due battuti preesistenti furono tagliati per realizzare un grande barbacane in opera cementizia (G), e il terreno fu successivamente riempito con due successivi scarichi di calcinacci (H-I; L dal lato sud), frammenti di intonaci dipinti e grande quantita' di materiale ceramico e anforico, vetri ed ossa. Questo materiale e' tuttora oggetto di studio. L'enorme fossa taglia lo strato vergine, fino ad una profondita' di m 2.55
Saggio "c" eseguito al centro del giardino della casa.
Nel 1990 fu eseguito un saggio al centro del giardino della Casa del colonnato tuscanico. A cm 30 di profondita', rimossa l'US1 costituita da terreno pozzolanico grigiastro misto a piccole pietre, nella quale sopno stati rinvenuti frammenti di sigillata italica, e' apparso un battuto compatto (US3) di terreno pozzolanico grigiastro misto a calce, pietre e frammenti di tegole. Su di esso si imposta, all'angolo NO, un breve tratto di muro in calcestruzzo (alt. cm 20), visibile in parete solo per una larghezza di cm 12 e, all'angolo opposto, un sottile strato di lapillo (US2). Tale battuto, per la presenza di frammenti di sigillata italica e di sigillata campana deve risalire alla seconda mrta' del 1 secolo a.C.. Rimosso il battuto, e' apparso uno strato (US4) di terreno sabbioso friabile, spesso cm5, e un successivo strato (US5) di terreno pozzolanico marrone scuro tendente al grigiastro. A m 1.02 di profondita', infine, si e' raggiunto lo strato vergine di cenerite (US6). Lo strato 5 e' ricchissimo di frammenti ceramici (anfore Dressel I, campana A, ceramica comune), tutti databili al II, inizi i secolo a.C. Si sono raccolti anche alcuni frammenti di intonaco dipinto di colore rosso e giallo (uno dei quali apparternente sicuramente a una decorazione di primo stile). In conclusione possiamo cosi' riassulmere: 1) l'area risulta occupata in modo massiccio solo nel II secolo a.C., ma sul sito non sono stati documentati livelli pavimentali; 2. Alla fine del I secolo a.C. essa fu occupata da costruzioni, che furono presto rase al suolo, allorquando fu costruito il peristilio della Casa del colonnato tuscanico. Terminus ante quem per la realizzazione di questo e' la costruzione del successivo Collegio degli Augustali che e' databile, su base epigrafica, alla fine dell'eta' augustea. La datazione del portico del peristilio alla piena eta' augustea e' confermata da uno scavo eseguito a lato della colonna angolare sud del peristilio stesso. Questa ha il suo spiccato di fondazione proprio al di sotto del piano di calpestio attuale, mentre a cm 25 di profondita' e' apparso un precedente battuto di pozzolana giallastra. Viene a cadere, dunque, la datazione del peristilio al piu' tardi agli inizi del I secolo a.C. proposta dalla Cerulli.



Mese di agosto '39
25 agosto. Si lavora nel terreno alto del giardino appartenente alla casa dell'atrio tetrastilo. A quasi metri 1.50 dalle alveole della parete sud si e' posto in luce una piccola parte della trabeazione e precisamente per la lunghezza di metri 2.50 e per metri 0.25 di altezza.
26 agosto. Continua il lavoro nel giardino.
28 agosto. Si lavora sia al lato nord della casa dell'atrio tetrastilo per sistemare la scarpata, e sia nel giardino della stessa casa. Non si e' sterrato nessun oggetto.



Mese di agosto '39
25 agosto. Si lavora nel terreno alto del giardino appartenente alla casa dell'atrio tetrastilo. A quasi metri 1.50 dalle alveole della parete sud si e' posto in luce una piccola parte della trabeazione e precisamente per la lunghezza di metri 2.50 e per metri 0.25 di altezza.
26 agosto. Continua il lavoro nel giardino.
28 agosto. Si lavora sia al lato nord della casa dell'atrio tetrastilo per sistemare la scarpata, e sia nel giardino della stessa casa. Non si e' sterrato nessun oggetto.



Mese di dicembre '39
1 dicembre. Si e' ripreso il lavoro di scavo nella zona posta a nord della casa 12 (Due Atri n.d.r.) insula sesta cardo terzo. Dai caratteri della muratura che man mano si vanno scoprendo, e' chiaro che trattasi di un peristilio con ballatoio sovrastante. Sulla parete est di questo peristilio, si mettono in luce alcuni filari di tegole sostenute dai rispettivi travicelli in legno carbonizzato. Sulla stessa parete, si notano altri alveoli a forma rettangolare di metri 0.18 per 0.16 senza pero' alcuna traccia di legno, donde l'ipotesi che la tettoia in un secondo tempo venne abbattuta oppure che in detti alveoli passassero le testate dei travi di sostegno del solaio dell'ambiente attiguo, in una prima epoca piu' bassa e poi sollevata. Altri filari di tegole, con i rispettivi coppi, sono stati scoperti nel lato orientale interno del peristilio e precisamente a metri 0.50 di altezza dall'architrave. Questa piccola tettoia, che aggetta appena cm 27, era posta a protezione di qualche decorazione, oppure per preservare dalle acque gli stipiti di legno dell'ambulacro.
4 dicembre. Continua il lavoro di sterro del peristilio posto a nord della casa 12 (Due Atri n.d.r.), si e' scoperta la parete ovest del ballatoio. Essa e' stata rinvenuta abbattuta ma conserva la sua decorazione di stucco che e' rosso nella parte alta e nera nello zoccolo. Il corpo di questa muratura e' in reticolato ed ha lo spessore di metri 0.27. Dato il rinvenimento in sito di moltissimi frammenti di anfore in terracotta, forse questa ala del ballatoio era adibita a deposito. Fra questi frammenti non componibili si e' raccolto un collo di anfora vinaria portante la lettera gamma scritta con pittura nera.
5 dicembre. Durante la giornata si sono messi a giorno, verso il lato sud, la sommita' di due colonne
facenti parte del peristilio in corso di scavo. Queste colonne sono in mattoni con un rivestimento di stucco bianco, hanno il diametro di metri 0.26 e non presentano baccellature ne' capitello. L'architrave di sostegno della trabeazione esiste per tutta la lunghezza, ma in pessime condizioni di conservazione, e misura metri 0.26 di larghezza e metri 0.12 di spessore.
6 dicembre... Nel giardino attiguo a questa casa si e' continuato il lavoro di scavo, e' stato recuperato un pezzo di pappamonte su cui si nota la seguente iscrizione a lettere nere:
8 dicembre. Durante la giornata si e' scoperto un tratto della trabeazione del peristilio in corso di scavo. Essa e' in opera reticolato alta metri 1.09 e dello spessore di metri 0.27. Nell'angolo sud ovest conserva pochissimo stucco bianco e tra l'architrave e la trabeazione si conserva il filare di tegole aggettante per metri 0.27 con i relativi coppi portanti all'estremita' delle maschere ben modellate. In questa zona lo scavo si e' allargato ancora per metri 1.40 in direzione nord, onde sistemare meglio la scarpata a scaloni e facilitare il lavoro di sterro in profondita'.
12 dicembre. Si e' lavorato per tutta la giornata nella zona posta a nord della casa 12 (Due Atri n.d.r.) insula sesta cardo terzo, e precisamente nel peristilio di cui e' cenno nei giorni precedenti. Allo stato presente dei lavori si possono segnare i seguenti dati: questo peristilio, nel lato sud, conta 3 colonne
oltre a quelle angolari, con l'intercolumnio di metri 1.70. La parete dell'ambulacro e' rivestita da una discreta quantita' di stucco bianco e rosso con disegni di prospettive nonche' volatili, maschere e festoni (quarto stile). Parte di questa decorazione e' stata staccata per i necessari restauri alla muratura in pessimo stato di conservazione perforata dai cunicoli borbonici.
13 dicembre. Continua il lavoro di disseppellimento del peristilio piu' volte menzionato. Approfonditosi lo scavo per altri 50 cm in tutta la sua lunghezza, sono apparse le colonne con rivestimento di stucco bianco in buono stato di conservazione. Non si segnalano rinvenimento di sorta.
14 dicembre. Tutti gli operai addetti allo scavo sono stati concentrati per il disterro del peristilio, attaccando il lavoro di sbancamento sia a nord che a sud, a sud si cerca di raggiungere il pavimento dell'ambulacro per provvedere meglio agli urgenti restauri che richiede la parete comune con gli altri ambienti della casa 12 (Due Atri n.d.r.), ed a nord per la sistemazione della scarpata e per il deflusso definitivo delle acque piovane.
15 dicembre. Il personale addetto allo scavo, per una meta' lavora per la continuazione del disterro del peristilio...
19 dicembre. La squadra di operai e' addetta allo sbancamento della zona posta a nord della casa 12 (Due Atri n.d.r.) ha messo allo scoperto una lesena con una parete abbattuta. Essa e' stata rinvenuta a metri 0.80 di altezza dal ballatoio ovest precedentemente scoperto, ed a metri 0.70 dalla parete nord della casa 12 (Due Atri n.d.r.). Questa mezza colonna, spezzata in due punti e' costruita in mattoni con rivestimento di stucco bianco, conta 9 baccellature e conserva pochi avanzi di capitello corinzio. Anche la parete e' costruita in mattoni con rivestimento di stucco e conserva nella parte alta un pannello a fondo azzurro largo metri 1.34 e alto metri 0.20, sul quale e' dipinta una scena marina con navi, nella parte inferiore un campo completamente bianco alto metri 2.50 e largo metri 2.20.
20 dicembre. Si e' continuato con la massima cautela il lavoro di sterro della lesena menzionata ieri. Essa risulta lunga metri 3.20 e del diametro di metri 0.42. A metri 0.50 dal fusto della colonna si e' disterrato il plinto che e' a forma rettangolare e misura metri 0.70 di altezza e metri 0.44 di lunghezza con le seguenti particolareggiate dimensioni: zoccolo metri 0.135, dado 0.44 cimosa metri 0.125. Anche il plinto porta il rivestimento di stucco bianco.
22 dicembre. Il lavoro di sterro nella zona dove si rinvennero la colonna ed il muro abbattuto e' stato sospeso, sia per mancanza di spazio sia perche' in attesa di ordini superiori.
27 dicembre. Allo scopo di fare ulteriori indagini sul rinvenimento della parete e della lesena rinvenuta il giorno 9 corrente mese si e' creduto necessario allargare ancora lo scavo verso il lato nord, invadendo una zona di terreno lunga metri 22 e larga metri 1.50. Si e' lavorato per tutta la giornata nella zona alta per cui nulla vi e' da segnalare.
30 dicembre. Nell'altra localita' continua il lavoro di sterro con esito negativo.
Riassunto del lavoro eseguito.
La forza media impiegata giornalmente e' stata di 14 persone, due cavalli e otto vagonetti decouville. La quantita' dei materiali caricati si aggira intorno ai 475 mc essendosi caricati 675 vagonetti. Il lavoro di sterro si e' seguito nella casa 12 (Due Atri n.d.r.) insula sesta cardo terzo e nella zona posta a nord di detta casa. Sono degni di maggior rilievo i seguenti trovamenti:
Nella zona posta a nord della casa 12 (Due Atri n.d.r.): una lesena con gli avanzi di muri stuccati e decorati nella parte superiore. Nelle due localita' innanzi citate, sono stati raccolti molti frammenti di stucco facenti parte di decorazioni parietali, frammenti che sono stati depositati nell'officina restauri per la ricomposizione e per essere poi rimessi in sito.



Mese di dicembre '39
1 dicembre. Si e' ripreso il lavoro di scavo nella zona posta a nord della casa 12 (Due Atri n.d.r.) insula sesta cardo terzo. Dai caratteri della muratura che man mano si vanno scoprendo, e' chiaro che trattasi di un peristilio con ballatoio sovrastante. Sulla parete est di questo peristilio, si mettono in luce alcuni filari di tegole sostenute dai rispettivi travicelli in legno carbonizzato. Sulla stessa parete, si notano altri alveoli a forma rettangolare di metri 0.18 per 0.16 senza pero' alcuna traccia di legno, donde l'ipotesi che la tettoia in un secondo tempo venne abbattuta oppure che in detti alveoli passassero le testate dei travi di sostegno del solaio dell'ambiente attiguo, in una prima epoca piu' bassa e poi sollevata. Altri filari di tegole, con i rispettivi coppi, sono stati scoperti nel lato orientale interno del peristilio e precisamente a metri 0.50 di altezza dall'architrave. Questa piccola tettoia, che aggetta appena cm 27, era posta a protezione di qualche decorazione, oppure per preservare dalle acque gli stipiti di legno dell'ambulacro.
4 dicembre. Continua il lavoro di sterro del peristilio posto a nord della casa 12 (Due Atri n.d.r.), si e' scoperta la parete ovest del ballatoio. Essa e' stata rinvenuta abbattuta ma conserva la sua decorazione di stucco che e' rosso nella parte alta e nera nello zoccolo. Il corpo di questa muratura e' in reticolato ed ha lo spessore di metri 0.27. Dato il rinvenimento in sito di moltissimi frammenti di anfore in terracotta, forse questa ala del ballatoio era adibita a deposito. Fra questi frammenti non componibili si e' raccolto un collo di anfora vinaria portante la lettera gamma scritta con pittura nera.
5 dicembre. Durante la giornata si sono messi a giorno, verso il lato sud, la sommita' di due colonne
facenti parte del peristilio in corso di scavo. Queste colonne sono in mattoni con un rivestimento di stucco bianco, hanno il diametro di metri 0.26 e non presentano baccellature ne' capitello. L'architrave di sostegno della trabeazione esiste per tutta la lunghezza, ma in pessime condizioni di conservazione, e misura metri 0.26 di larghezza e metri 0.12 di spessore.
6 dicembre... Nel giardino attiguo a questa casa si e' continuato il lavoro di scavo, e' stato recuperato un pezzo di pappamonte su cui si nota la seguente iscrizione a lettere nere:
8 dicembre. Durante la giornata si e' scoperto un tratto della trabeazione del peristilio in corso di scavo. Essa e' in opera reticolato alta metri 1.09 e dello spessore di metri 0.27. Nell'angolo sud ovest conserva pochissimo stucco bianco e tra l'architrave e la trabeazione si conserva il filare di tegole aggettante per metri 0.27 con i relativi coppi portanti all'estremita' delle maschere ben modellate. In questa zona lo scavo si e' allargato ancora per metri 1.40 in direzione nord, onde sistemare meglio la scarpata a scaloni e facilitare il lavoro di sterro in profondita'.
12 dicembre. Si e' lavorato per tutta la giornata nella zona posta a nord della casa 12 (Due Atri n.d.r.) insula sesta cardo terzo, e precisamente nel peristilio di cui e' cenno nei giorni precedenti. Allo stato presente dei lavori si possono segnare i seguenti dati: questo peristilio, nel lato sud, conta 3 colonne
oltre a quelle angolari, con l'intercolumnio di metri 1.70. La parete dell'ambulacro e' rivestita da una discreta quantita' di stucco bianco e rosso con disegni di prospettive nonche' volatili, maschere e festoni (quarto stile). Parte di questa decorazione e' stata staccata per i necessari restauri alla muratura in pessimo stato di conservazione perforata dai cunicoli borbonici.
13 dicembre. Continua il lavoro di disseppellimento del peristilio piu' volte menzionato. Approfonditosi lo scavo per altri 50 cm in tutta la sua lunghezza, sono apparse le colonne con rivestimento di stucco bianco in buono stato di conservazione. Non si segnalano rinvenimento di sorta.
14 dicembre. Tutti gli operai addetti allo scavo sono stati concentrati per il disterro del peristilio, attaccando il lavoro di sbancamento sia a nord che a sud, a sud si cerca di raggiungere il pavimento dell'ambulacro per provvedere meglio agli urgenti restauri che richiede la parete comune con gli altri ambienti della casa 12 (Due Atri n.d.r.), ed a nord per la sistemazione della scarpata e per il deflusso definitivo delle acque piovane.
15 dicembre. Il personale addetto allo scavo, per una meta' lavora per la continuazione del disterro del peristilio...
19 dicembre. La squadra di operai e' addetta allo sbancamento della zona posta a nord della casa 12 (Due Atri n.d.r.) ha messo allo scoperto una lesena con una parete abbattuta. Essa e' stata rinvenuta a metri 0.80 di altezza dal ballatoio ovest precedentemente scoperto, ed a metri 0.70 dalla parete nord della casa 12 (Due Atri n.d.r.). Questa mezza colonna, spezzata in due punti e' costruita in mattoni con rivestimento di stucco bianco, conta 9 baccellature e conserva pochi avanzi di capitello corinzio. Anche la parete e' costruita in mattoni con rivestimento di stucco e conserva nella parte alta un pannello a fondo azzurro largo metri 1.34 e alto metri 0.20, sul quale e' dipinta una scena marina con navi, nella parte inferiore un campo completamente bianco alto metri 2.50 e largo metri 2.20.
20 dicembre. Si e' continuato con la massima cautela il lavoro di sterro della lesena menzionata ieri. Essa risulta lunga metri 3.20 e del diametro di metri 0.42. A metri 0.50 dal fusto della colonna si e' disterrato il plinto che e' a forma rettangolare e misura metri 0.70 di altezza e metri 0.44 di lunghezza con le seguenti particolareggiate dimensioni: zoccolo metri 0.135, dado 0.44 cimosa metri 0.125. Anche il plinto porta il rivestimento di stucco bianco.
22 dicembre. Il lavoro di sterro nella zona dove si rinvennero la colonna ed il muro abbattuto e' stato sospeso, sia per mancanza di spazio sia perche' in attesa di ordini superiori.
27 dicembre. Allo scopo di fare ulteriori indagini sul rinvenimento della parete e della lesena rinvenuta il giorno 9 corrente mese si e' creduto necessario allargare ancora lo scavo verso il lato nord, invadendo una zona di terreno lunga metri 22 e larga metri 1.50. Si e' lavorato per tutta la giornata nella zona alta per cui nulla vi e' da segnalare.
30 dicembre. Nell'altra localita' continua il lavoro di sterro con esito negativo.
Riassunto del lavoro eseguito.
La forza media impiegata giornalmente e' stata di 14 persone, due cavalli e otto vagonetti decouville. La quantita' dei materiali caricati si aggira intorno ai 475 mc essendosi caricati 675 vagonetti. Il lavoro di sterro si e' seguito nella casa 12 (Due Atri n.d.r.) insula sesta cardo terzo e nella zona posta a nord di detta casa. Sono degni di maggior rilievo i seguenti trovamenti:
Nella zona posta a nord della casa 12 (Due Atri n.d.r.): una lesena con gli avanzi di muri stuccati e decorati nella parte superiore. Nelle due localita' innanzi citate, sono stati raccolti molti frammenti di stucco facenti parte di decorazioni parietali, frammenti che sono stati depositati nell'officina restauri per la ricomposizione e per essere poi rimessi in sito.



Mese di febbraio 1940
19 febbraio. Considerata la necessita' di sgombrare dei materiali vulcanici l'ambulacro sud ed est del giardino attiguo alla casa numero 12 in corso di scavo, e' stato necessario praticare una breccia nella parete nord dell'atrio della casa numero 12. Iniziatosi il disterro dell'ambulacro sud di cui sopra, si e' visto che la parete di esso e' in reticolato con rivestimento di stucco rosso rinvenuto pero' in pessime condizioni di conservazione, e che la colonna d'angolo e' tagliata in due perche' attraversata da un cunicolo. Nelle parti superstiti questa colonna conserva per intero il rivestimento di stucco bianco.
20 febbraio. Continua il lavoro di sterro di cui sopra. Le colonne messe a giorno sono alte metri 2.40 con un diametro di metri 0.33 e sono costruite in mattoni e con rivestimento di stucco bianco nella parte superiore e nero in quella inferiore. Il pavimento dell'ambulacro in corso di scavo e' in calcestruzzo ma e' stato rinvenuto in cattivo stato di conservazione. Durante la rimozione dei materiali si raccolgono molti frammenti di stucco bianco e rosso appartenenti a decorazioni parietali sia del piano terreno e sia del piano superiore.
21 febbraio. Il lavoro continua senza nessun rilievo degno di nota.
22 febbraio. L'ambulacro in corso di scavo misura metri 1.75 di larghezza. Finora sono state messe a giorno altre tre colonne su di un fronte di metri 9.18. E' necessario sospendere il lavoro di scavo di questo ambulacro per provvedere a indispensabili lavori di restauro murario, per cui le maestranze vengono spostate pel lavoro di sterro del giardino.
23 febbraio. Durante i lavori di sterro del giardino innanzi menzionato, le maestranze si sono imbattute in un pilone di muratura moderna costruito a sostegno delle case sovrastanti demolite per la continuazione dello scavo. Il lato ovest dell'ambulacro in corso di scavo conserva nella parte superiore, e per tutta la lunghezza, un filare di tegole e coppi incassate tra l'architrave e la trabeazione con aggetto nell'interno del giardino. Questa sporgenza, come si ebbe a segnalare altra volta, era destinata alla protezione degli stucchi sottostanti.
24 febbraio. Si e' ripreso il lavoro di sterro del terzo cardo in direzione nord. In questa localita' si e' disterrato un'avanzo di costruzione a graticcio con muretti dello spessore di metri 0.12 poggianti su di un solaio di calcestruzzo sostenute da tavole dello spessore di metri 0.02. Dal rinvenimento innanzi descritto, nasce la conseguenza che la costruzione attigua alla casa numero 12 in corso di scavo, aveva un corpo avanzato o balcone che si affacciava sul terzo cardo.



Mese di febbraio 1940
19 febbraio. Considerata la necessita' di sgombrare dei materiali vulcanici l'ambulacro sud ed est del giardino attiguo alla casa numero 12 in corso di scavo, e' stato necessario praticare una breccia nella parete nord dell'atrio della casa numero 12. Iniziatosi il disterro dell'ambulacro sud di cui sopra, si e' visto che la parete di esso e' in reticolato con rivestimento di stucco rosso rinvenuto pero' in pessime condizioni di conservazione, e che la colonna d'angolo e' tagliata in due perche' attraversata da un cunicolo. Nelle parti superstiti questa colonna conserva per intero il rivestimento di stucco bianco.
20 febbraio. Continua il lavoro di sterro di cui sopra. Le colonne messe a giorno sono alte metri 2.40 con un diametro di metri 0.33 e sono costruite in mattoni e con rivestimento di stucco bianco nella parte superiore e nero in quella inferiore. Il pavimento dell'ambulacro in corso di scavo e' in calcestruzzo ma e' stato rinvenuto in cattivo stato di conservazione. Durante la rimozione dei materiali si raccolgono molti frammenti di stucco bianco e rosso appartenenti a decorazioni parietali sia del piano terreno e sia del piano superiore.
21 febbraio. Il lavoro continua senza nessun rilievo degno di nota.
22 febbraio. L'ambulacro in corso di scavo misura metri 1.75 di larghezza. Finora sono state messe a giorno altre tre colonne su di un fronte di metri 9.18. E' necessario sospendere il lavoro di scavo di questo ambulacro per provvedere a indispensabili lavori di restauro murario, per cui le maestranze vengono spostate pel lavoro di sterro del giardino.
23 febbraio. Durante i lavori di sterro del giardino innanzi menzionato, le maestranze si sono imbattute in un pilone di muratura moderna costruito a sostegno delle case sovrastanti demolite per la continuazione dello scavo. Il lato ovest dell'ambulacro in corso di scavo conserva nella parte superiore, e per tutta la lunghezza, un filare di tegole e coppi incassate tra l'architrave e la trabeazione con aggetto nell'interno del giardino. Questa sporgenza, come si ebbe a segnalare altra volta, era destinata alla protezione degli stucchi sottostanti.
24 febbraio. Si e' ripreso il lavoro di sterro del terzo cardo in direzione nord. In questa localita' si e' disterrato un'avanzo di costruzione a graticcio con muretti dello spessore di metri 0.12 poggianti su di un solaio di calcestruzzo sostenute da tavole dello spessore di metri 0.02. Dal rinvenimento innanzi descritto, nasce la conseguenza che la costruzione attigua alla casa numero 12 in corso di scavo, aveva un corpo avanzato o balcone che si affacciava sul terzo cardo.



Mese di gennaio 1940.
2 gennaio. Si e' ripreso il lavoro di sterro nella localita' posta a nord della casa 12 (Due Atri n.d.r.), insula sesta cardine terzo, ed a metri 1.50 dal ciglio della scarpata e' apparsa la continuazione della parete abbattuta posta in luce il giorno 19 dello scorso mese di dicembre, nonche' vari frammenti di baccellatura sicuramente appartenenti a colonne non ancora sterrate.
3 gennaio. ...Le maestranze dello scavo sono state concentrate nel giardino attiguo a questa casa e si procede allo sbancamento e al trasporto dei materiali di detta zona. Quivi, ultimata la demolizione dell'avanzo di cisterna moderna menzionato nella relazione del mese scorso, si lavora in profondita' per raggiungere il lastricato del terzo cardo.
5 gennaio. Con esito negativo sono state ultimate le ricerche nei riguardi della lesena e del muro affrescato innanzi menzionato e si e' ripreso il disterro del ballatoio ovest del giardino in corso di scavo. Nei materiali che si vanno rimuovendo, si raccolgono frammenti di stucco bianco e rosso che appartengono alla decorazione parietale ovest del ballatoio. Nell'estremo limite ovest della zona in corso di scavo, continua il lavoro di sbancamento per raggiungere il lastricato del terzo cardo.
8 gennaio. Si e' ripreso lo scavo nella medesima localita' indicata il giorno 5 corrente, mettendo allo scoperto il pavimento di un ambiente del piano superiore. Questo pavimento, avallato per il peso del materiale sovrastante, e' in signino con tessere bianche formanti quadrati ed esagoni, e porta frammenti di marmi colorati posti alla rinfusa. Durante i lavori si e' rinvenuta pure una parete abbattuta di opera mista. Essa non conserva nessuna decorazione, ma da elementi sicuri sembra che questa parete sia quella di riscontro all'altra rinvenuta nei giorni scorsi verso il lato nord con la quale forma un solo ambiente in corso di scavo.
9 gennaio. Continua il lavoro nella localita' innanzi citata rinvenendo altra muratura abbattuta. Nei materiali rimossi si raccolgono frammenti di stucco colorato di decorazione parietale di facile ricomposizione. Verso l'estremita' ovest della zona in corso di scavo continua il lavoro in profondita' per raggiungere il lastricato del terzo cardo.
12 gennaio. Durante la giornata si e' ripreso il lavoro di sterro verso il lato orientale nella zona attigua alla casa 12 insula sesta cardo terzo, in corso di scavo mettendo a giorno la parte superiore di un'altra colonna del peristilio con rivestimento di stucco bianco in buono stato di conservazione. Durante la rimozione dei materiali lavici si sono raccolti molti frammenti della decorazione parietale dell'ambulacro.
16 gennaio. Una squadra di operai e' stata adibita all'esplorazione della zona posta a nord della casa 12 (Due Atri n.d.r.) insula sesta, senza rinvenimenti da segnalare.
17 gennaio... Nel peristilio contiguo a questa casa continua il lavoro di sbancamento senza incontrare nulla di notevole.



Mese di gennaio 1940.
2 gennaio. Si e' ripreso il lavoro di sterro nella localita' posta a nord della casa 12 (Due Atri n.d.r.), insula sesta cardine terzo, ed a metri 1.50 dal ciglio della scarpata e' apparsa la continuazione della parete abbattuta posta in luce il giorno 19 dello scorso mese di dicembre, nonche' vari frammenti di baccellatura sicuramente appartenenti a colonne non ancora sterrate.
3 gennaio. ...Le maestranze dello scavo sono state concentrate nel giardino attiguo a questa casa e si procede allo sbancamento e al trasporto dei materiali di detta zona. Quivi, ultimata la demolizione dell'avanzo di cisterna moderna menzionato nella relazione del mese scorso, si lavora in profondita' per raggiungere il lastricato del terzo cardo.
5 gennaio. Con esito negativo sono state ultimate le ricerche nei riguardi della lesena e del muro affrescato innanzi menzionato e si e' ripreso il disterro del ballatoio ovest del giardino in corso di scavo. Nei materiali che si vanno rimuovendo, si raccolgono frammenti di stucco bianco e rosso che appartengono alla decorazione parietale ovest del ballatoio. Nell'estremo limite ovest della zona in corso di scavo, continua il lavoro di sbancamento per raggiungere il lastricato del terzo cardo.
8 gennaio. Si e' ripreso lo scavo nella medesima localita' indicata il giorno 5 corrente, mettendo allo scoperto il pavimento di un ambiente del piano superiore. Questo pavimento, avallato per il peso del materiale sovrastante, e' in signino con tessere bianche formanti quadrati ed esagoni, e porta frammenti di marmi colorati posti alla rinfusa. Durante i lavori si e' rinvenuta pure una parete abbattuta di opera mista. Essa non conserva nessuna decorazione, ma da elementi sicuri sembra che questa parete sia quella di riscontro all'altra rinvenuta nei giorni scorsi verso il lato nord con la quale forma un solo ambiente in corso di scavo.
9 gennaio. Continua il lavoro nella localita' innanzi citata rinvenendo altra muratura abbattuta. Nei materiali rimossi si raccolgono frammenti di stucco colorato di decorazione parietale di facile ricomposizione. Verso l'estremita' ovest della zona in corso di scavo continua il lavoro in profondita' per raggiungere il lastricato del terzo cardo.
12 gennaio. Durante la giornata si e' ripreso il lavoro di sterro verso il lato orientale nella zona attigua alla casa 12 insula sesta cardo terzo, in corso di scavo mettendo a giorno la parte superiore di un'altra colonna del peristilio con rivestimento di stucco bianco in buono stato di conservazione. Durante la rimozione dei materiali lavici si sono raccolti molti frammenti della decorazione parietale dell'ambulacro.
16 gennaio. Una squadra di operai e' stata adibita all'esplorazione della zona posta a nord della casa 12 (Due Atri n.d.r.) insula sesta, senza rinvenimenti da segnalare.
17 gennaio... Nel peristilio contiguo a questa casa continua il lavoro di sbancamento senza incontrare nulla di notevole.



Mese di luglio '39
15 luglio. Continua lo sterro nella casa 11 e negli ambienti posti ad ovest della suddetta casa.
20 luglio. Si e' ripreso lo sterro in alcuni ambienti posti a ovest della casa 11, cardine quarto insula sesta. Continua la demolizione di alcuni piloni di lava che erano di sostegno alle case moderne. Le pareti di un ambiente non ancora numerato, conservano discreta quantita' di stucco bianco con decorazione del quarto stile. Nessun oggetto.
21 luglio. La casa attualmente in corso di sterro e' forata da parecchi cunicoli borbonici quindi e' stato necessario sospendere lo sterro in detto sito per dare adito ai muratori di restaurare la muratura...
24 luglio. Porzione del personale lavora nella casa 11 ed il resto negli ambienti posti ad ovest della suddetta casa. Si sterra un ambiente rustico, ripostiglio? che tiene il vano di comunicazione nell'angolo sud ovest ed e' largo metri 0.99.



Mese di luglio '39
15 luglio. Continua lo sterro nella casa 11 e negli ambienti posti ad ovest della suddetta casa.
20 luglio. Si e' ripreso lo sterro in alcuni ambienti posti a ovest della casa 11, cardine quarto insula sesta. Continua la demolizione di alcuni piloni di lava che erano di sostegno alle case moderne. Le pareti di un ambiente non ancora numerato, conservano discreta quantita' di stucco bianco con decorazione del quarto stile. Nessun oggetto.
21 luglio. La casa attualmente in corso di sterro e' forata da parecchi cunicoli borbonici quindi e' stato necessario sospendere lo sterro in detto sito per dare adito ai muratori di restaurare la muratura...
24 luglio. Porzione del personale lavora nella casa 11 ed il resto negli ambienti posti ad ovest della suddetta casa. Si sterra un ambiente rustico, ripostiglio? che tiene il vano di comunicazione nell'angolo sud ovest ed e' largo metri 0.99.



Mese di luglio '39
15 luglio. Continua lo sterro nella casa 11 e negli ambienti posti ad ovest della suddetta casa.
20 luglio. Si e' ripreso lo sterro in alcuni ambienti posti a ovest della casa 11, cardine quarto insula sesta. Continua la demolizione di alcuni piloni di lava che erano di sostegno alle case moderne. Le pareti di un ambiente non ancora numerato, conservano discreta quantita' di stucco bianco con decorazione del quarto stile. Nessun oggetto.
21 luglio. La casa attualmente in corso di sterro e' forata da parecchi cunicoli borbonici quindi e' stato necessario sospendere lo sterro in detto sito per dare adito ai muratori di restaurare la muratura...
24 luglio. Porzione del personale lavora nella casa 11 ed il resto negli ambienti posti ad ovest della suddetta casa. Si sterra un ambiente rustico, ripostiglio? che tiene il vano di comunicazione nell'angolo sud ovest ed e' largo metri 0.99.



Mese di luglio '39
15 luglio. Continua lo sterro nella casa 11 e negli ambienti posti ad ovest della suddetta casa.
20 luglio. Si e' ripreso lo sterro in alcuni ambienti posti a ovest della casa 11, cardine quarto insula sesta. Continua la demolizione di alcuni piloni di lava che erano di sostegno alle case moderne. Le pareti di un ambiente non ancora numerato, conservano discreta quantita' di stucco bianco con decorazione del quarto stile. Nessun oggetto.
21 luglio. La casa attualmente in corso di sterro e' forata da parecchi cunicoli borbonici quindi e' stato necessario sospendere lo sterro in detto sito per dare adito ai muratori di restaurare la muratura...
24 luglio. Porzione del personale lavora nella casa 11 ed il resto negli ambienti posti ad ovest della suddetta casa. Si sterra un ambiente rustico, ripostiglio? che tiene il vano di comunicazione nell'angolo sud ovest ed e' largo metri 0.99.



Mese di novembre '39 21 novembre 1939. Poiche' si e' creduto opportuno allargare la zona di scavo a nord della casa 12 (Due Atri n.d.r.), cardo terzo insula sesta, e' stato necessario provvedere allo spostamento del binario decauville
per il carico dei materiali, venendosi cosi' a guadagnare una zona di terreno di scavo della lunghezza di metri 22 e largo metri 2.30. Durante la giornata, ultimata la sistemazione del binario si e' attaccato lo scavo in profondita' senza pero' incontrare alcuna traccia di muratura.
23 novembre. Si e' continuato il taglio della terra nella zona posta a nord della casa 12 (Due Atri n.d.r.), cardo terzo insula sesta, di cui e' cenno nella relazione del giorno 21 corrente. Durante la giornata si e' raggiunta in detta zona la profondita' di metri 1.70 dal ciglio, senza incontrare ne' muratura e ne' oggetti.
24 novembre. Una parte di sterratori continua il lavoro nella zona citata ieri, sistemando la scarpata a scaloni. Durante la giornata viene in luce la muratura del ballatoio di un giardino...
25 novembre. ...Durante la giornata si e' lavorato pure per la sistemazione della scarpata a scaloni a nord della casa in corso di scavo senza nulla rintracciare degno di menzione.
27 novembre. Nella giornata odierna si e' continuato il lavoro di sterro della tettoia di cui si e' dato cenno ieri.
28 novembre. Le maestranze hanno ripreso il lavoro di sterro della zona posta a nord dell'atrio della casa 12 (Due Atri n.d.r.) cardo terzo insula sesta. Durante la rimozione dei materiali e' affiorata una piccola parte di tettoia con i travicelli circolari di sostegno in legno carbonizzato del diametro di metri 0. 05. Le tegole che compongono questa tettoia sono lunghe metri 0.60 e larghe metri 0.049 ed i coppi lunghi metri 0.60 e larghi 0.10.
29 novembre... E' continuato il lavoro di sterro del giardino posto a nord della casa 12 (Due Atri n.d.r.) cardo terzo insula sesta, ivi si e' sterrato un vano situato a nord del ballatoio. Di questo vano, il solo pilastro orientale costruito in pietre tufo poste a filare e' molto sviluppato, mentre dell'altro corrispondente, ancora nessuna traccia.
30 novembre. Il lavoro continua nelle due localita' innanzi segnate senza nessun rinvenimento da segnalare.
Riepilogo.
La forza impiegata durante questo mese e' stata in media di 15 operai due cavalli e otto vagonetti decouville che hanno trasportato circa 416 mc di materiale. Per qualche giorno si e' lavorato nella casa 11 (Salone Nero n.d.r.) cardo quarto insula sesta e per il resto del mese nella casa 12 (Due Atri n.d.r.) cardo terzo insula sesta. Nella prima casa si e' costretti a cessare definitivamente il lavoro perche' gli altri ambienti si trovano sotto le costruzioni moderne di Resina, nella casa 12 (Due Atri n.d.r.) invece si e' lavorato per lo sterro del vestibolo, dell'atrio, di alcuni ambienti posti in giro all'atrio stesso, ed infine di una piccola parte di un giardino posto a nord della menzionata casa.



Mese di novembre '39 21 novembre 1939. Poiche' si e' creduto opportuno allargare la zona di scavo a nord della casa 12 (Due Atri n.d.r.), cardo terzo insula sesta, e' stato necessario provvedere allo spostamento del binario decauville
per il carico dei materiali, venendosi cosi' a guadagnare una zona di terreno di scavo della lunghezza di metri 22 e largo metri 2.30. Durante la giornata, ultimata la sistemazione del binario si e' attaccato lo scavo in profondita' senza pero' incontrare alcuna traccia di muratura.
23 novembre. Si e' continuato il taglio della terra nella zona posta a nord della casa 12 (Due Atri n.d.r.), cardo terzo insula sesta, di cui e' cenno nella relazione del giorno 21 corrente. Durante la giornata si e' raggiunta in detta zona la profondita' di metri 1.70 dal ciglio, senza incontrare ne' muratura e ne' oggetti.
24 novembre. Una parte di sterratori continua il lavoro nella zona citata ieri, sistemando la scarpata a scaloni. Durante la giornata viene in luce la muratura del ballatoio di un giardino...
25 novembre. ...Durante la giornata si e' lavorato pure per la sistemazione della scarpata a scaloni a nord della casa in corso di scavo senza nulla rintracciare degno di menzione.
27 novembre. Nella giornata odierna si e' continuato il lavoro di sterro della tettoia di cui si e' dato cenno ieri.
28 novembre. Le maestranze hanno ripreso il lavoro di sterro della zona posta a nord dell'atrio della casa 12 (Due Atri n.d.r.) cardo terzo insula sesta. Durante la rimozione dei materiali e' affiorata una piccola parte di tettoia con i travicelli circolari di sostegno in legno carbonizzato del diametro di metri 0. 05. Le tegole che compongono questa tettoia sono lunghe metri 0.60 e larghe metri 0.049 ed i coppi lunghi metri 0.60 e larghi 0.10.
29 novembre... E' continuato il lavoro di sterro del giardino posto a nord della casa 12 (Due Atri n.d.r.) cardo terzo insula sesta, ivi si e' sterrato un vano situato a nord del ballatoio. Di questo vano, il solo pilastro orientale costruito in pietre tufo poste a filare e' molto sviluppato, mentre dell'altro corrispondente, ancora nessuna traccia.
30 novembre. Il lavoro continua nelle due localita' innanzi segnate senza nessun rinvenimento da segnalare.
Riepilogo.
La forza impiegata durante questo mese e' stata in media di 15 operai due cavalli e otto vagonetti decouville che hanno trasportato circa 416 mc di materiale. Per qualche giorno si e' lavorato nella casa 11 (Salone Nero n.d.r.) cardo quarto insula sesta e per il resto del mese nella casa 12 (Due Atri n.d.r.) cardo terzo insula sesta. Nella prima casa si e' costretti a cessare definitivamente il lavoro perche' gli altri ambienti si trovano sotto le costruzioni moderne di Resina, nella casa 12 (Due Atri n.d.r.) invece si e' lavorato per lo sterro del vestibolo, dell'atrio, di alcuni ambienti posti in giro all'atrio stesso, ed infine di una piccola parte di un giardino posto a nord della menzionata casa.



Mese di ottobre '39.
3 ottobre. Si lavora...nel giardino della casa 14 (Colonnato Tuscanico e Due Atri n.d.r.) che tiene l'ingresso sul terzo cardine insula sesta. Nel giardino (Colonnato Tuscanico n.d.r.) continua lo sterro della trabeazione. Essa e' coperta di stucco nero.
4 ottobre. Molti frammenti di tegole e di coppi si sono raccolti. Accuratamente osservati non ci danno nessuna traccia di timbro. Nelle alveole dei travi che sostenevano il tetto del peristilio sono a metri 0.38 di distanza fra loro. Il diametro, sono a forma circolare, di ciascuna trave e' di metri 0.13.
10 ottobre. L'ambulacro della casa 14 (Colonnato Tuscanico e Due Atri n.d.r.), insula sesta cardine terzo ha un ballatoio che gira al lato est, ovest e sud. Il battuto del ballatoio e' di signino discretamente conservato. A metri 1.70 dalla parete sud e a 10.40 da quella est appoggiato sul battuto si e' sterrato: Legno. Argano lungo metri 0.85 e del diametro di metri 0.26. E' a quattro traverse. Ciascuna e' larga metri 0.35 e dello spessore di metri 0. 06. Le anse sono lunghe metri 0.65 e la larghezza all'estremita' e' di metri 0. 032 e presso l'imbuto metri 0.12. Il foro centrale e' del diametro di metri 0. 011. L'argano e' in buono stato di conservazione. Inventario n. 2002.
11 ottobre. Sul ballatoio al lato ovest della stessa casa di ieri si e' raccolto un collo di anfora di terracotta con la seguente dicitura fatta con pittura rossa:
Continua lo sterro dell'atrio. Nessun trovamento.
13 ottobre. Si lavora sia al lato ovest e sia a nord della casa 14 (Colonnato Tuscanico e Due Atri n.d.r.), insula sesta cardine terzo. A nord continua lo sterro del ballatoio mentre ad ovest e' incominciato a svuotarsi il vestibolo e l'atrio.



Mese di ottobre '39.
3 ottobre. Si lavora...nel giardino della casa 14 (Colonnato Tuscanico e Due Atri n.d.r.) che tiene l'ingresso sul terzo cardine insula sesta. Nel giardino (Colonnato Tuscanico n.d.r.) continua lo sterro della trabeazione. Essa e' coperta di stucco nero.
4 ottobre. Molti frammenti di tegole e di coppi si sono raccolti. Accuratamente osservati non ci danno nessuna traccia di timbro. Nelle alveole dei travi che sostenevano il tetto del peristilio sono a metri 0.38 di distanza fra loro. Il diametro, sono a forma circolare, di ciascuna trave e' di metri 0.13.
10 ottobre. L'ambulacro della casa 14 (Colonnato Tuscanico e Due Atri n.d.r.), insula sesta cardine terzo ha un ballatoio che gira al lato est, ovest e sud. Il battuto del ballatoio e' di signino discretamente conservato. A metri 1.70 dalla parete sud e a 10.40 da quella est appoggiato sul battuto si e' sterrato: Legno. Argano lungo metri 0.85 e del diametro di metri 0.26. E' a quattro traverse. Ciascuna e' larga metri 0.35 e dello spessore di metri 0. 06. Le anse sono lunghe metri 0.65 e la larghezza all'estremita' e' di metri 0. 032 e presso l'imbuto metri 0.12. Il foro centrale e' del diametro di metri 0. 011. L'argano e' in buono stato di conservazione. Inventario n. 2002.
11 ottobre. Sul ballatoio al lato ovest della stessa casa di ieri si e' raccolto un collo di anfora di terracotta con la seguente dicitura fatta con pittura rossa:
Continua lo sterro dell'atrio. Nessun trovamento.
13 ottobre. Si lavora sia al lato ovest e sia a nord della casa 14 (Colonnato Tuscanico e Due Atri n.d.r.), insula sesta cardine terzo. A nord continua lo sterro del ballatoio mentre ad ovest e' incominciato a svuotarsi il vestibolo e l'atrio.



Mese di maggio '39
26 maggio. Lo scavo si e' allargato verso il lato ovest della casa 11 (Salone Nero n.d.r.) mettendo in luce la sommita' di parecchi ambienti di piani superiori appartenenti a case diverse. Quasi tutte le pareti non conservano tracce di stucco. La muratura in genere e' discretamente conservata. Essa e' di opera reticolato. Durante lo sterro non si e' raccolto nessun oggetto.
27 maggio. Continua il lavoro negli ambienti superiori accennato ieri. La consistenza della muratura e' discreta. Qualche apertura di comunicazione si sta mettendo in luce, ma mancano per il momento elementi per poter distinguere la fine e il principio delle varie case sottostanti.



Mese di maggio '39
26 maggio. Lo scavo si e' allargato verso il lato ovest della casa 11 (Salone Nero n.d.r.) mettendo in luce la sommita' di parecchi ambienti di piani superiori appartenenti a case diverse. Quasi tutte le pareti non conservano tracce di stucco. La muratura in genere e' discretamente conservata. Essa e' di opera reticolato. Durante lo sterro non si e' raccolto nessun oggetto.
27 maggio. Continua il lavoro negli ambienti superiori accennato ieri. La consistenza della muratura e' discreta. Qualche apertura di comunicazione si sta mettendo in luce, ma mancano per il momento elementi per poter distinguere la fine e il principio delle varie case sottostanti.



Foto eseguite durante la campagna di scavo degli anni '60.
Maggio 1961. "Una fase del lavoro di sterro nell'atrio."
Maggio 1961. "Lavori di sterro nel peristilio del Colonnato toscano."
Maggio 1961. "Pavimento in mosaico del piano superiore posto al di sopra del triclinio nell'atrio del colonnato toscano."
Maggio 1961. "Particolare di un gruppo di anfore messe a luce sull'ammezzato del corridoio segnato col n. 10."
Ottobre 1962.
"Casa del Colonnato Toscanico - Atrio - Lato Ovest - Colonne e capitelli".



Foto eseguite durante la campagna di scavo degli anni '60.
Maggio 1961. "Una fase del lavoro di sterro nell'atrio."
Maggio 1961. "Lavori di sterro nel peristilio del Colonnato toscano."
Maggio 1961. "Pavimento in mosaico del piano superiore posto al di sopra del triclinio nell'atrio del colonnato toscano."
Maggio 1961. "Particolare di un gruppo di anfore messe a luce sull'ammezzato del corridoio segnato col n. 10."
Ottobre 1962.
"Casa del Colonnato Toscanico - Atrio - Lato Ovest - Colonne e capitelli".



Mese di aprile 1961.
11 aprile. Il lavoro di sterro viene spostato, alla zona del peristilio del Colonnato Toscano per mettere in luce parte dei 5 ambienti posti ad ovest di esso. L'ambiente contrassegnato col numero 2,
a sterro parzialmente eseguito, misura metri 3.60 di larghezza per 3.70 di lunghezza. Si nota a metri 2.70 dal pavimento l'impronta del solaio di copertura. Si sono raccolti vari frammenti della soffitta. Il pavimento e' in mosaico ben conservato di colore bianco e nero; rappresenta un tondo centrale di mosaico nero. Le pareti a sinistra e a destra sono di stucco lavorato. Si nota una piccola zoccolatura a stucco rosso alta cm 50 con fiori dipinti. Al di sopra una fascia a stucco giallo. La rimanente altezza e' a stucco bianco a riquadro giallo e rosso con rappresentazione di uno stele con rameggio ed animali alati nel centro. In alto nei due angoli di ogni parete e' rappresentato un festone con delfino. Nessun rinvenimento degno di nota.
15 aprile. Continuando lo sterro si mette in luce completamente l'ambiente contrassegnato con il numero 3,
esso misura metri 3.72 di larghezza e lungo metri 3.06, alto metri 3.06 alto metri 2.65 con accenno di cornice di stucco bianco sotto i bordi del solaio. A metri 1.95 dall'ingresso si nota uno architrave con parte alta a volta. Detto architrave largo metri 0.40 ed alto al centro metri 0.60 e' rivestito di stucco decorativo. Il pavimento e la soglia sono in mosaico nero con elementi semplici in mosaico bianco. Il riquadro e' circondato per tre lati da una fascia di marmo bianco larga cm 15; il pavimento
presenta al centro un quadrone di marmo rosa di cm 30 di lato. e' circoscritto a due cerchi concentrici con diametro del cerchio massimo di metri 1.65, con rameggio interno rappresentante foglie edera e quadrifoglio; il tutto contornato da una fascia di mosaico bianco con dentellatura in nero. Le pareti di destra e sinistra sono lavorate a stucco nero, rosso, giallo e bianco. Si nota una prima fascia di stucco nero che funge da zoccolatura alta cm 45 con rappresentazioni di foglie. Al di sopra pannelli con rappresentazione di edificio di terzo stile, di un cervo, un delfino, un pavone e una maschera. La parete frontale all'ingresso presenta la parte alta con frammenti di stucco variopinto su cui si intravede la sommita' di un edificio di III stile sul quale poggiano, negli angoli, 2 fiere mitologiche con corpo di leone, ali e testa di animali sconosciuti. Al centro un mascherone. Parte del soffitto e cioe' quella compresa fra l'architrave e la parete frontale all'ingresso, e' rivestita di stucco con riquadri in rosso e decorazione a festoni. Nessun rinvenimento.
20 aprile. Si e' passato con lo sterro al vano segnato col numero 4
e si e' notato che esso rappresenta un corridoio che immette al terzo cardo superiore ed e' in corrispondenza del vano messo a luce sul III cardo superiore dopo la Casa dei Due Atri. Esso misura metri 1.25 di larghezza e 2.70 di altezza. Il solaio e' di legno con travi disposti nel senso della lunghezza poggianti su architravi intermedi. Sulla parete a destra a metri 4.20 dall'ingresso si nota un vano largo metri 1.15 ed alto metri 2.20, che immette in un altro ambiente, in fase di sterro. Sulla parete sinistra a metri 4.75 dall'ingresso si nota altro vano largo metri 0.85 ed alto metri 2.30 con accenni di stipiti ed architravi spessi cm 10, a metri 1.20 da detto vanno altro vano largo metri 0.95 ed alto metri 1.80. Le pareti di detto corridoio presentano minime tracce di stucco bianco e rosso. Nessun rinvenimento.
23 aprile. Si inizia lo sterro dell'ambiente segnato con il numero 5
e si nota sulla parete laterale stucco bianco, rosso e giallo con decorazioni varie. L'ambiente resta ancora in fase di sterro. Nessun rinvenimento.
26 aprile. Si e' messo in luce l'ambiente segnato col numero 6 il quale si presenta lungo metri 3.90 e largo metri 0.85. A metri 2.50 di altezza si rileva la traccia di un trave del solaio di copertura. Il pavimento e' a calcepesta. Sulle pareti si rinvengono tracce di stucco bianco. In fondo sono state rinvenute due anfore con due anse in discreto stato di conservazione. Al piano superiore vi si accede attraverso la scaletta posta sul III cardo e cioe' numero 5.



Mese di aprile 1961.
11 aprile. Il lavoro di sterro viene spostato, alla zona del peristilio del Colonnato Toscano per mettere in luce parte dei 5 ambienti posti ad ovest di esso. L'ambiente contrassegnato col numero 2,
a sterro parzialmente eseguito, misura metri 3.60 di larghezza per 3.70 di lunghezza. Si nota a metri 2.70 dal pavimento l'impronta del solaio di copertura. Si sono raccolti vari frammenti della soffitta. Il pavimento e' in mosaico ben conservato di colore bianco e nero; rappresenta un tondo centrale di mosaico nero. Le pareti a sinistra e a destra sono di stucco lavorato. Si nota una piccola zoccolatura a stucco rosso alta cm 50 con fiori dipinti. Al di sopra una fascia a stucco giallo. La rimanente altezza e' a stucco bianco a riquadro giallo e rosso con rappresentazione di uno stele con rameggio ed animali alati nel centro. In alto nei due angoli di ogni parete e' rappresentato un festone con delfino. Nessun rinvenimento degno di nota.
15 aprile. Continuando lo sterro si mette in luce completamente l'ambiente contrassegnato con il numero 3,
esso misura metri 3.72 di larghezza e lungo metri 3.06, alto metri 3.06 alto metri 2.65 con accenno di cornice di stucco bianco sotto i bordi del solaio. A metri 1.95 dall'ingresso si nota uno architrave con parte alta a volta. Detto architrave largo metri 0.40 ed alto al centro metri 0.60 e' rivestito di stucco decorativo. Il pavimento e la soglia sono in mosaico nero con elementi semplici in mosaico bianco. Il riquadro e' circondato per tre lati da una fascia di marmo bianco larga cm 15; il pavimento
presenta al centro un quadrone di marmo rosa di cm 30 di lato. e' circoscritto a due cerchi concentrici con diametro del cerchio massimo di metri 1.65, con rameggio interno rappresentante foglie edera e quadrifoglio; il tutto contornato da una fascia di mosaico bianco con dentellatura in nero. Le pareti di destra e sinistra sono lavorate a stucco nero, rosso, giallo e bianco. Si nota una prima fascia di stucco nero che funge da zoccolatura alta cm 45 con rappresentazioni di foglie. Al di sopra pannelli con rappresentazione di edificio di terzo stile, di un cervo, un delfino, un pavone e una maschera. La parete frontale all'ingresso presenta la parte alta con frammenti di stucco variopinto su cui si intravede la sommita' di un edificio di III stile sul quale poggiano, negli angoli, 2 fiere mitologiche con corpo di leone, ali e testa di animali sconosciuti. Al centro un mascherone. Parte del soffitto e cioe' quella compresa fra l'architrave e la parete frontale all'ingresso, e' rivestita di stucco con riquadri in rosso e decorazione a festoni. Nessun rinvenimento.
20 aprile. Si e' passato con lo sterro al vano segnato col numero 4
e si e' notato che esso rappresenta un corridoio che immette al terzo cardo superiore ed e' in corrispondenza del vano messo a luce sul III cardo superiore dopo la Casa dei Due Atri. Esso misura metri 1.25 di larghezza e 2.70 di altezza. Il solaio e' di legno con travi disposti nel senso della lunghezza poggianti su architravi intermedi. Sulla parete a destra a metri 4.20 dall'ingresso si nota un vano largo metri 1.15 ed alto metri 2.20, che immette in un altro ambiente, in fase di sterro. Sulla parete sinistra a metri 4.75 dall'ingresso si nota altro vano largo metri 0.85 ed alto metri 2.30 con accenni di stipiti ed architravi spessi cm 10, a metri 1.20 da detto vanno altro vano largo metri 0.95 ed alto metri 1.80. Le pareti di detto corridoio presentano minime tracce di stucco bianco e rosso. Nessun rinvenimento.
23 aprile. Si inizia lo sterro dell'ambiente segnato con il numero 5
e si nota sulla parete laterale stucco bianco, rosso e giallo con decorazioni varie. L'ambiente resta ancora in fase di sterro. Nessun rinvenimento.
26 aprile. Si e' messo in luce l'ambiente segnato col numero 6 il quale si presenta lungo metri 3.90 e largo metri 0.85. A metri 2.50 di altezza si rileva la traccia di un trave del solaio di copertura. Il pavimento e' a calcepesta. Sulle pareti si rinvengono tracce di stucco bianco. In fondo sono state rinvenute due anfore con due anse in discreto stato di conservazione. Al piano superiore vi si accede attraverso la scaletta posta sul III cardo e cioe' numero 5.



Mese di dicembre 60
5 dicembre. Lavorando sempre nel medesimo sito, si e' esteso lo scavo anche al lato est. Nessun rinvenimento.
13 dicembre. Si e' messo a luce a metri 1.40 dal Collegio degli Augustali lato sud un vano di metri 1.40 di luce e 2.35 di altezza. Gli spigoli del vano sono blocchi di tufo, la restante parte di pietra tufo e opus incerto. Nessun rinvenimento. Esso prende il numero 25. (Bottega a nord dell'ingr. del Colonnato)
14 dicembre. A sud del vano ieri citato a metri 1.85 si e' messo a luce un finestrino di metri 0.80 per 0.80, alto metri 1.40 dal piano del marciapiede del terzo cardo, nessun rinvenimento.
15 dicembre. Sempre a sud del finestrino ieri menzionato si e' messo a luce un vano distante dal primo citato metri 1.50 che misura metri 1.40 di luce e metri 2.30 di altezza, gli spigoli sono in blocchi di tufo ed in alto porta tracce di architrave carbonizzato ed in stato di disfacimento. Nessun rinvenimento. Esso prende il numero 26.
16 dicembre. Si lavora nella parte alta dei vani citati degli ultimi giorni, rinvenendo tra i materiali di risulta:
Bronzo. Lucerna muraria monoansata, larga cm 2, lunga cm 17 ed alta cm 7 di diametro, pancia cm 27 di diametro, di altezza cm 22, di colore bruno. Inventario n. 2225.
19 dicembre. Si prosegue lo scavo della casa numero 5, rinvenendo tra i materiali di risulta:
Terracotta. 2 piccole anfore monoansate, dal collo rotto, alta cm 13, diametro della pancia cm 13, collo cm 13. Inventario n. 2226-7.
Terracotta. Piatto in due parti facilmente restaurabile mancante di un pezzo, cm.20 per cm.5. Inventario n. 2228.
Bronzo. Numero 2 cerniere di ottimo stato di conservazione di cm 12 di lunghezza. Inventario n. 2229.
20 dicembre. Il lavoro prosegue come ieri, tra il materiale di risulta per il trasporto a rifiuto, all'estremita' del terzo cardo si e' rinvenuto:
Terracotta. Lucerna monoansata ad un solo becco con foglie decorative nella parte superiore e liscia in quella inferiore, con rottura alla base di appoggio, di diametro cm 12, lunga cm 14, alta cm 3. Inventario n. 2230.
21 dicembre. Si e' messo in luce la parte muraria di un ambiente del piano superiore appartenente alla casa numero 5 che dista metri 4.37 dal lato sud del Collegio degli Augustali, metri 5.40 dal fronte della casa sita sul III cardo superiore. Bottega numero 7. In tale ambiente si e' messo a luce un vano che da nel peristilio della Casa Toscana. Tale ambiente misura metri 2.73 di larghezza e metri 3.30 di lunghezza mentre il vano misura metri 1.22 di luce; vi e' dello stucco bianco in discreto stato di conservazione. Tra il materiale di risulta si e' rinvenuto:
Oro. Numero 14 monete di 4 coniature differenti: numero 7 di Domiziano. Numero 5 di Vespasiano. Numero 1 di Nerone. Numero 1 di Marco Antonio Ottaviano 41 A.C. Inventario n. 2231.
Bronzo. Timbro M.CR. Inventario n. 2232.
22 dicembre. Lavorando sempre nella stessa zona di ieri si e' messo in parte a luce l'ambiente retrostante il primo vano a sud del Collegio degli Augustali di metri 7.10 di lunghezza dal lato nord est, metri 4 di larghezza dal lato nord ovest. Tra i materiali di risulta si sono rinvenuti molti frammenti di stucco e di tegole di terracotta.
23 dicembre. Nella stessa zona e precisamente nello stesso ambiente di ieri si e' messo a luce un piccolo vano sito in alto ed attaccato ad un lato al Collegio degli Augustali di metri 0.86 di luce; nella retrostante parte del vano vi e' un ambiente facente parte del piano inferiore che misura metri 2.15 per 3.80 ancora da disterrare ed al quale si accede attraverso la bottega numero 7 situata sul terzo cardine.
27 dicembre. Si e' ripreso lo sterro all'estremita' nord del terzo cardine, rinvenendo tra il materiale di risulta:
Bronzo. Numero 2 cardini cm 6 di diametro e cm 4 di altezza, in ottimo stato di conservazione. Inventario n. 2233.
Bronzo. Frammenti di bilancia, restaurabile, con piatto e numero 10 asticelle terminanti ad anello. Inventario n. 2234.
28 dicembre. Come ieri nessun rinvenimento.
29 dicembre. Si continua lo sterro della casa numero 5, nessun rinvenimento.



Mese di dicembre 60
5 dicembre. Lavorando sempre nel medesimo sito, si e' esteso lo scavo anche al lato est. Nessun rinvenimento.
13 dicembre. Si e' messo a luce a metri 1.40 dal Collegio degli Augustali lato sud un vano di metri 1.40 di luce e 2.35 di altezza. Gli spigoli del vano sono blocchi di tufo, la restante parte di pietra tufo e opus incerto. Nessun rinvenimento. Esso prende il numero 25. (Bottega a nord dell'ingr. del Colonnato)
14 dicembre. A sud del vano ieri citato a metri 1.85 si e' messo a luce un finestrino di metri 0.80 per 0.80, alto metri 1.40 dal piano del marciapiede del terzo cardo, nessun rinvenimento.
15 dicembre. Sempre a sud del finestrino ieri menzionato si e' messo a luce un vano distante dal primo citato metri 1.50 che misura metri 1.40 di luce e metri 2.30 di altezza, gli spigoli sono in blocchi di tufo ed in alto porta tracce di architrave carbonizzato ed in stato di disfacimento. Nessun rinvenimento. Esso prende il numero 26.
16 dicembre. Si lavora nella parte alta dei vani citati degli ultimi giorni, rinvenendo tra i materiali di risulta:
Bronzo. Lucerna muraria monoansata, larga cm 2, lunga cm 17 ed alta cm 7 di diametro, pancia cm 27 di diametro, di altezza cm 22, di colore bruno. Inventario n. 2225.
19 dicembre. Si prosegue lo scavo della casa numero 5, rinvenendo tra i materiali di risulta:
Terracotta. 2 piccole anfore monoansate, dal collo rotto, alta cm 13, diametro della pancia cm 13, collo cm 13. Inventario n. 2226-7.
Terracotta. Piatto in due parti facilmente restaurabile mancante di un pezzo, cm.20 per cm.5. Inventario n. 2228.
Bronzo. Numero 2 cerniere di ottimo stato di conservazione di cm 12 di lunghezza. Inventario n. 2229.
20 dicembre. Il lavoro prosegue come ieri, tra il materiale di risulta per il trasporto a rifiuto, all'estremita' del terzo cardo si e' rinvenuto:
Terracotta. Lucerna monoansata ad un solo becco con foglie decorative nella parte superiore e liscia in quella inferiore, con rottura alla base di appoggio, di diametro cm 12, lunga cm 14, alta cm 3. Inventario n. 2230.
21 dicembre. Si e' messo in luce la parte muraria di un ambiente del piano superiore appartenente alla casa numero 5 che dista metri 4.37 dal lato sud del Collegio degli Augustali, metri 5.40 dal fronte della casa sita sul III cardo superiore. Bottega numero 7. In tale ambiente si e' messo a luce un vano che da nel peristilio della Casa Toscana. Tale ambiente misura metri 2.73 di larghezza e metri 3.30 di lunghezza mentre il vano misura metri 1.22 di luce; vi e' dello stucco bianco in discreto stato di conservazione. Tra il materiale di risulta si e' rinvenuto:
Oro. Numero 14 monete di 4 coniature differenti: numero 7 di Domiziano. Numero 5 di Vespasiano. Numero 1 di Nerone. Numero 1 di Marco Antonio Ottaviano 41 A.C. Inventario n. 2231.
Bronzo. Timbro M.CR. Inventario n. 2232.
22 dicembre. Lavorando sempre nella stessa zona di ieri si e' messo in parte a luce l'ambiente retrostante il primo vano a sud del Collegio degli Augustali di metri 7.10 di lunghezza dal lato nord est, metri 4 di larghezza dal lato nord ovest. Tra i materiali di risulta si sono rinvenuti molti frammenti di stucco e di tegole di terracotta.
23 dicembre. Nella stessa zona e precisamente nello stesso ambiente di ieri si e' messo a luce un piccolo vano sito in alto ed attaccato ad un lato al Collegio degli Augustali di metri 0.86 di luce; nella retrostante parte del vano vi e' un ambiente facente parte del piano inferiore che misura metri 2.15 per 3.80 ancora da disterrare ed al quale si accede attraverso la bottega numero 7 situata sul terzo cardine.
27 dicembre. Si e' ripreso lo sterro all'estremita' nord del terzo cardine, rinvenendo tra il materiale di risulta:
Bronzo. Numero 2 cardini cm 6 di diametro e cm 4 di altezza, in ottimo stato di conservazione. Inventario n. 2233.
Bronzo. Frammenti di bilancia, restaurabile, con piatto e numero 10 asticelle terminanti ad anello. Inventario n. 2234.
28 dicembre. Come ieri nessun rinvenimento.
29 dicembre. Si continua lo sterro della casa numero 5, nessun rinvenimento.



Mese di gennaio 61
2 gennaio. I lavori di sterro si sono incrementati verso est, esattamente a sud est del Collegio degli Augustali, ovvero alle spalle della casa numero 5.
3 gennaio. Durante lo svellimento dello strato superficiale del terreno sono affiorati i resti delle mura costituenti un peristilio, metri 7.90 per 7.90.
4 gennaio. Proseguendo i lavori nella stessa zona di ieri a nord ovest del peristilio si e' messo in luce un vano di metri 2.90 di luce e metri 2.70 di altezza. Tale vano porta tracce in legno carbonizzato della lunghezza di circa cm 19, che risulta essere una mostra scorniciata, mentre l'architrave, di cui vi sono tracce misura cm 25 di spessore. Al vano citato si assegna il numero 1. Nessun rinvenimento in questi giorni.
5 gennaio. Nel sito di ieri, ripulendo il muro in testa al vano citato, si e' messo a luce la traccia di un piccolo vano luce di metri 1 per 1, posta a metri 1 di altezza rispetto all'architrave del vano citato.
7 gennaio. Sterrando a sud del vano precedente menzionato, ovvero a nord ovest del peristilio, si e' messo a luce un vano, di metri 1.95 di luce e metri 2.30 di altezza; in testa vi sono tracce dell'architrave in legno carbonizzato dello spessore di circa cm 18. Al suddetto vano si assegna il numero 2. Nessun rinvenimento.
11 gennaio. Nella casa del Colonnato Toscano, a sud del vano citato giorni or sono si e' messo a luce un secondo vano a metri 1.08 dal primo che misura metri 2.30 di altezza e metri 1.93 di luce questo vano fa parte di un ambiente, alcova, sottostante a quello dove furono rinvenute le quattordici monete d'oro. Si assegna il numero 3.
12 gennaio. A metri 0.70 dal vano ieri menzionato si e' messo a luce un nuovo vano al quale si assegna il numero 4, delle seguenti dimensioni: metri 1.30 di luce e metri 2.10 di altezza, tutta la muratura circostante e' in pietra tufo incerto, i pilastri squarci sono in spaccatelle di tufo e malta, all'altezza dell'architrave si notano tracce di legno carbonizzato. Nessun rinvenimento degno di nota.
13 gennaio. Proseguendo lo sterro nella zona ieri citata, a metri 0.82 dal vano ieri menzionato, a sud si e' messo a luce un vano di metri 1.05 di luce e metri 2 di altezza; al quale si assegna il numero 5 anche esso porta tracce di architrave carbonizzato, a destra il vano e' costituito in spaccatelle e malta, mentre a sinistra vi e' incorporata allo squarcio, nella muratura a spaccatelle, una colonna in mattoni diametro cm 35, a metri 1.35 dal menzionato vano, si e' messo a luce un altro di metri 0.86 di luce e metri 1.80 di altezza, formando un corridoio a quanto sembra. Al di sopra del vano anzidetto si e' rilevato un finestrino di larghezza pari al vano e di altezza di cm 55; a metri 3 dal vano nell'interno del corridoio si sono rinvenuti frammenti di stucco. Ad esso si assegna il numero 6.
14 gennaio. Si e' ultimato la messa a luce della parete nord ovest del peristilio della casa del Colonnato Toscano, per un totale di numero 5 vani e per una lunghezza di metri 12.20 da nord a sud. Tra il materiale di risulta si e' rinvenuto:
Terracotta. Fritillo in ottimo stato di conservazione, apertura di bocca cm 5, altezza cm 8.5. Inventario n. 2235.
15 gennaio. Domenica non si e' lavorato.
16 gennaio. Proseguono i lavori nella stessa zona; si e' iniziato lo sterro generale di tutta la parte che si prevede essere il peristilio della casa denominata del Colonnato Toscano, tale dovuto allo stile delle colonne facenti parte del peristilio. Nessun rinvenimento.
17 gennaio. La zona in questione e' delimitata a nord dall'estremita' sud est del Collegio degli Augustali, a sud dalla Casa dei Due Atri, ad est dal Salone Nero ed a ovest dalla casa numero 5, III cardo superiore, in essa si sta lavorando in vari punti per metterla completamente a luce.



Mese di gennaio 61
2 gennaio. I lavori di sterro si sono incrementati verso est, esattamente a sud est del Collegio degli Augustali, ovvero alle spalle della casa numero 5.
3 gennaio. Durante lo svellimento dello strato superficiale del terreno sono affiorati i resti delle mura costituenti un peristilio, metri 7.90 per 7.90.
4 gennaio. Proseguendo i lavori nella stessa zona di ieri a nord ovest del peristilio si e' messo in luce un vano di metri 2.90 di luce e metri 2.70 di altezza. Tale vano porta tracce in legno carbonizzato della lunghezza di circa cm 19, che risulta essere una mostra scorniciata, mentre l'architrave, di cui vi sono tracce misura cm 25 di spessore. Al vano citato si assegna il numero 1. Nessun rinvenimento in questi giorni.
5 gennaio. Nel sito di ieri, ripulendo il muro in testa al vano citato, si e' messo a luce la traccia di un piccolo vano luce di metri 1 per 1, posta a metri 1 di altezza rispetto all'architrave del vano citato.
7 gennaio. Sterrando a sud del vano precedente menzionato, ovvero a nord ovest del peristilio, si e' messo a luce un vano, di metri 1.95 di luce e metri 2.30 di altezza; in testa vi sono tracce dell'architrave in legno carbonizzato dello spessore di circa cm 18. Al suddetto vano si assegna il numero 2. Nessun rinvenimento.
11 gennaio. Nella casa del Colonnato Toscano, a sud del vano citato giorni or sono si e' messo a luce un secondo vano a metri 1.08 dal primo che misura metri 2.30 di altezza e metri 1.93 di luce questo vano fa parte di un ambiente, alcova, sottostante a quello dove furono rinvenute le quattordici monete d'oro. Si assegna il numero 3.
12 gennaio. A metri 0.70 dal vano ieri menzionato si e' messo a luce un nuovo vano al quale si assegna il numero 4, delle seguenti dimensioni: metri 1.30 di luce e metri 2.10 di altezza, tutta la muratura circostante e' in pietra tufo incerto, i pilastri squarci sono in spaccatelle di tufo e malta, all'altezza dell'architrave si notano tracce di legno carbonizzato. Nessun rinvenimento degno di nota.
13 gennaio. Proseguendo lo sterro nella zona ieri citata, a metri 0.82 dal vano ieri menzionato, a sud si e' messo a luce un vano di metri 1.05 di luce e metri 2 di altezza; al quale si assegna il numero 5 anche esso porta tracce di architrave carbonizzato, a destra il vano e' costituito in spaccatelle e malta, mentre a sinistra vi e' incorporata allo squarcio, nella muratura a spaccatelle, una colonna in mattoni diametro cm 35, a metri 1.35 dal menzionato vano, si e' messo a luce un altro di metri 0.86 di luce e metri 1.80 di altezza, formando un corridoio a quanto sembra. Al di sopra del vano anzidetto si e' rilevato un finestrino di larghezza pari al vano e di altezza di cm 55; a metri 3 dal vano nell'interno del corridoio si sono rinvenuti frammenti di stucco. Ad esso si assegna il numero 6.
14 gennaio. Si e' ultimato la messa a luce della parete nord ovest del peristilio della casa del Colonnato Toscano, per un totale di numero 5 vani e per una lunghezza di metri 12.20 da nord a sud. Tra il materiale di risulta si e' rinvenuto:
Terracotta. Fritillo in ottimo stato di conservazione, apertura di bocca cm 5, altezza cm 8.5. Inventario n. 2235.
15 gennaio. Domenica non si e' lavorato.
16 gennaio. Proseguono i lavori nella stessa zona; si e' iniziato lo sterro generale di tutta la parte che si prevede essere il peristilio della casa denominata del Colonnato Toscano, tale dovuto allo stile delle colonne facenti parte del peristilio. Nessun rinvenimento.
17 gennaio. La zona in questione e' delimitata a nord dall'estremita' sud est del Collegio degli Augustali, a sud dalla Casa dei Due Atri, ad est dal Salone Nero ed a ovest dalla casa numero 5, III cardo superiore, in essa si sta lavorando in vari punti per metterla completamente a luce.



Mese di maggio 1961.
1 maggio. Vacanza.
2 maggio. Si intensifica lo sterro per mettere completamente a luce il peristilio del Colonnato Toscano.
3 maggio. Completando lo sterro, si e' notato che detto peristilio
e' formato da numero 17 colonne di ordine toscano di cui due accoppiate che formano l'ingresso del peristilio dell'ambiente posto a nord e distante metri 2.23 da esso. Le colonne misurano metri 2.50 di altezza quelle poste a nord est e sud est, metri 2 quelle poste a ovest nord ovest e sud ovest; la diversita' di altezza e' dovuta al forte carico del materiale lavico soprastante. L'interasse delle colonne e' di metri 2 ed il diametro di metri 0.40. Al di sopra di essa corre un architrave di legno carbonizzato rivestito a stucco bianco nella parte interna del peristilio. Si notano ancora le impronte di tegole e coppi poste all'interno e con mascheroni ad essa applicate. Al di sopra dell'architrave si eleva la traccia del muro facente parte di un corridoio ricoprente lo spazio compreso fra le colonne e gli ambienti circostanti. Detto corridoio e' costituito da solaio in legno con travi di cm 10 per 15 e solarino di cm 3. Le colonne poggiano su di un basamento continuo rivestito in calcepesta. Detto basamento porta alla parte interna una cunetta larga cm 40 ed alta cm 20. Le colonne sono costituite in mattoni e rivestite di stucco giallo e nero intervallate per un'altezza di metri 1.20. La rimanente altezza presenta tracce di stucco bianco. Nessun rinvenimento degno di nota.
7 maggio. Domenica non si e' lavorato.
8 maggio. Al lato nord del peristilio sul corridoio
posto alla parte alta sono rinvenute durante lo sterro numero 7 anfore di varia forma e grandezza, rotte ma restaurabili. Si e' notato che il corridoio circostante al peristilio presenta per tutta l'altezza tracce di rivestimento a stucco rosso, giallo e nero con riquadratura a pannelli e prospettiva. Il peristilio nel complesso misura alla parte delle colonne metri 8.20 per metri 8 mentre misura metri 11.70 per 12.20 per tutta la lunghezza e larghezza.
9 maggio. Proseguendo nello sterro a nord del peristilio si e' messo a luce l'ambiente numero 1
lungo metri 7.50 e largo metri 4.90. Ingresso misura metri 2.90 di larghezza e metri 2.70 di altezza. La soglia e' di marmo bianco, gli stipiti in legno carbonizzato spessi cm 6; l'architrave alto cm 25 e largo cm 45. Gli squarci sono in muratura di mattoni. Il pavimento e' in mosaico bianco con riquadro centrale e fascia esterna in mosaico giallo. Le pareti sono ad opus incerto, presentano tracce di stucco bianco, rosso e giallo con prospettive di edifici divisi in pannelli vari. Essi rappresentano varie figure umane dei due sessi, sia nudi che coperti da pepli. La parete centrale presenta alla parte alta stucco terminale a volta con rappresentazioni di pavone. Al di sopra si notano le tracce di otto travi in legno carbonizzato, di sezione cm 10 per 10. La loro ubicazione indica che l'ambiente era ricoperto a volta incannucciata, rivestita da stucco colorato di cui si sono rinvenuti alcuni frammenti durante l'esecuzione dello sterro. Detta volta resta tale fino a metri 2.20 circa dall'ingresso. Al di sopra un solaio in legno ricopre completamente l'ambiente. Al di sopra dell'architrave del vano d'ingresso, a metri 1 da esso ed al centro si nota una presa di luce di metri 1 per 1; al di sopra un architrave alto cm 10 lungo e murato per tutta la parete. Sulla parete destra a cm 15 dallo spigolo destro si apre un altro vano largo metri 1.40 ed alto metri 2.10.
12 maggio. Si e' passato con lo sterro all'angolo nord est del peristilio mettendo a luce un vano
largo metri 3.10 ed alto metri 2.80, al di sopra si rileva un architrave lungo metri 3.50, largo metri 0.35 ed alto cm 20; al di sopra a cm 20 dall'architrave, e nel centro, si rileva una presa di luce alta metri 1.80 e larga metri 1. Al di sopra un architrave murato lungo metri 3.10 ed alto cm 10. A detto vano e' assegnato il numero 7.
13 maggio. Penetrando con lo sterro nel vano numero 7 e' stato messo a luce un ambiente largo metri 3.15 lungo metri 4.45. A metri 5.50 dal pavimento si notano solo numero 6 tracce di travi in legno carbonizzato con interasse di cm 50 che formavano il solaio di copertura dell'ambiente. Sulla parete ad ovest si nota un vano d'ingresso che risulta essere quello rinvenuto nella parete destra dell'ambiente numero 1. Sulla parete ad est subito dopo l'ingresso, e' stato rilevato altro vano largo metri 1.05 ed alto metri 2.05. Alla base un gradino alto cm 18 in mosaico bianco e nero contornato per tre lati da una fascia di marmo bianco larga circa cm 15.
A detto vano e' stato assegnato il numero 8. A metri 1.65 da esso si rileva altro vano largo metri 1.45 ed alto metri 2.20; ad esso viene assegnato il numero 9; porta un architrave in legno carbonizzato alto cm 16 per 50. Sulla parete di fronte all'ingresso si nota sulla sinistra ed a filo di muro altro vano largo metri 1.30 ed alto metri 2.70 con architrave di cm 10 per 45. Ad esso e' stato assegnato il numero 10. Al di sopra di detto vano si rileva una finestrino largo metri 0.70 ed alto metri 1.50. Al di sopra un architrave alto cm 6. A metri 0.80 da detto vano, sulla sua destra, ed a metri 2.20 dal pavimento si e' rilevata una presa di luce larga metri 1 ed alta metri 1. Le pareti sono di tipo misto ad una fila di spaccatelle ed una di mattoni fino all'altezza di metri 2.40. La muratura prosegue oltre in pietre tufo ad opus incerto. Gli stipiti del vano a sinistra sono di muratura di mattoni. Sulla parete di fondo ed al centro, adagiata sul pavimento e' stato rinvenuta una bacinella in ferro del tutto ossidata.
Sulle pareti si rilevano tracce di stucco bianco lavorato. Nessun rinvenimento.
14 maggio. Domenica non si e' lavorato.
15 maggio. Iniziando lo sterro dalla parte alta dell'ambiente numero 8 e' stato rinvenuto:
Terracotta. Anforetta monoansata in ottimo stato di conservazione, attaccata nella parte inferiore ad un gruppo di materiale ossidato di cm 20; diametro di pancia cm 14. Inventario n. 2240.
Bronzo. Numero 3 ferri chirurgici ossidati di circa cm. 13 di lunghezza. Inventario n. 2241.
Terracotta. Lucerna monoansata, bucata al centro, di cm 7 di diametro e cm 4 di altezza, lunga cm 2. Inventario n. 2242.
Terracotta. Lucerna come la precedente, mancante pero' del becco. Inventario n. 2243.
Bronzo. Casseruola ossidata e bucata in punti, mancante di coperchio; diametro di bocca cm 18.5, base cm 24, altezza cm 11. Inventario n. 2244.
16 maggio. Viene completamente messo a luce l'ambiente segnato col numero 8.
Si rileva che esso misura metri 3.20 per metri 3. Nella parete frontale all'ingresso, si nota a metri 0.35 dalla parete destra un vano largo metri 1.25 ed alto 1.45; al di sopra un architrave alto cm 10. Dietro a detto vano si rileva uno spazio di metri 1.80 per 1.10 coperto da una volta appartenente ad una scala il cui ingresso deve trovarsi in altro ambiente. Il pavimento e' in mosaico bianco contornato da una fascia in mosaico nero. La soglia in mosaico bianco e nero a triangoli e con quadrifoglio centrale. Sulle pareti tracce di stucco bianco lavorato a riquadro con zoccolatura di stucco nero. Sulla parete frontale stucco terminale con accenno a volta. Detta traccia fa presupporre che l'ambiente in oggetto deve essere una alcova. e' stato rinvenuto tra i materiali di risulta:
Bronzo. Statuetta alta cm 16.5. Inventario n. 2246.
Bronzo. Piatto di diametro cm 22, altezza cm 4.5. Inventario n. 2245.
Ferro. Accettuola lunga cm 16 per 6. Inventario n. 2247.
Bronzo. Lucerna a doppio becco con catenina e targhetta. Lunga cm. 18, altezza cm 4.5. Inventario n. 2248. Sulla targhetta la seguente scritta:..
Bronzo. Figura accoppiata di maialetto e giovane, ben conservata, altezza cm 9 per 7. Inventario n. 2249.
Bronzo. Piede di letto, altezza cm 38. Inventario n. 2250.
Bronzo. Numero 4 anse di casseruola con un frammento di applique di letto, misure diverse. Inventario n. 2251.
Bronzo. Numero 2 anse di anfore con decorazione, portano all'estremita' la figura di un vecchio, una di dette anfore e' in due pezzi, ciascuna lunga circa cm 20. Inventario n. 2252.
Bronzo. Foglia con anello all'estremita' inferiore, lunga cm 20. Inventario n. 2253.
Bronzo. Lucerna con anforetta attaccata, la lucerna misura cm 12 per 4, l'anforetta cm 11 di lunghezza, diametro di base cm 4.5. Inventario n. 2254.
Bronzo. Anfora lunga cm 14, diametro di pancia cm 11. Inventario n. 2255.
Bronzo. Lucerna con foglia e coperchio, lunga cm 18.5 diametro cm 9, alta cm 5. Inventario n. 2256.
Terracotta. Numero 10 lucerne senza figurazioni, di cm 11 e 9.5, alcune di esse sono rotte. Inventario n. 2257.
Terracotta. Lucerna a due becchi, con figura di guerriero al centro, molto fine, lunga cm 15, diametro cm 9, 5 alta cm 3.5. Inventario n. 2258.
Terracotta. Numero 3 lucerne frammentate, una porta un'aquila, un'altra una palmetta, lunghezza circa cm 12. Inventario n. 2259.
Terracotta. Frammento di lucerna su di un capitello corinzio, misura cm 5.5 per 8 per 6.5. Inventario n. 2260.
Terracotta. Lucerna rettangolare a 6 becchi di cui due laterali e quattro frontali, con ansa a mezza luna larga cm 13 per 7.5 alta cm 3. Inventario n. 2261.
Bronzo. Figura di bambina con gambe aperte, altezza cm 7. Inventario n. 2262.
Bronzo. Numero due statue su basi quadrate staccate, nella mano destra un'arpa; altezza cm 11 e 10. Inventario n. 2263.
Bronzo. Lucerna a forma di testa, base tonda, lunghezza cm 12, altezza cm 6. Inventario n. 2264.
Bronzo. Lucerna lunga cm 11.5 ed alta cm 3. Inventario n. 2265.
Bronzo. Plicca misura cm 8.5 per 9, la mano destra poggia sulla testa, la sinistra sporgente in avanti, raffigura una faccia di donna. Inventario n. 2266.
Terracotta. Recipiente a forma cilindrica, bocca svasata e frammentata, al centro un buco del diametro cm 7, altezza cm 18.5, diametro di base cm 16, ai lati vi sono quattro fori. Inventario n. 2267.
Terracotta. Anfora a forma circolare, schiacciata mancante di un'ansa, dell'altra manca anche una parte, diametro cm 19, altezza cm 23. Inventario n. 2268.
Bronzo. Pentola di grandi dimensioni a forma circolare con coperchio circolare fornito di ansa ed alto cm 7, diametro di bocca cm 24, diametro di pancia cm 45, altezza cm 47. Inventario n. 2269.
Marmo. Statua mancante della testa e braccia, rappresenta una vestale, altezza cm 46, diametro di base cm 16. Inventario n. 2270.
Bronzo. Figura di guerriero a cavallo misura cm 12 per 11.5. Inventario n. 2271.
Terracotta. Lucerna misura cm 12 per 4. Inventario n. 2272.
Bronzo. Porta lucerna, base quadrata, di lato cm 19.5 con 4 zampe di leone di cm 7.5 di altezza ognuna. Il fusto cilindrico regge un piattello di forma circolare del diametro di cm 15, sul piatto poggia un frammento di pentola di bronzo ossidato, misura di altezza complessiva cm 25.5. Inventario n. 2273.
Bronzo. Portalucerna con un piede circolare, mancano gli altri due, all'estremita' di detti piedi una zampa di leone, parte superiore misura di diametro cm 13, altezza cm 14. Inventario n. 2274.
18 maggio. Si entra con lo sterro nell'ambiente segnato col numero 9 constatando che si trova in presenza di un rampante con gradini a blocchi di tufo. Si rileva una soglia alta cm 15 e larga cm 55 costituita in pietra tufo. Immediatamente dopo la soglia si sviluppa un rampante formato da 10 gradini
di cm 20 di altezza, cm 32 di pedata, metri 1.50 di larghezza. Si giunge su di un pianerottolo largo metri 1.15 per 1.15. Sulla sinistra di esso altro gradino della stessa larghezza con la pedata di cm 40 e l'altezza cm 20, altri due gradini alti cm 20 con accenni di legno carbonizzato fungente da pedata, evidentemente si accedeva ad un piano superiore posto al lato nord. Sulle pareti piccole tracce di stucco bianco con pennellate a linea curva affumicate. Sulla destra del pianerottolo altro gradino in pietra tufo incerto lungo metri 0.85, alto e largo metri 0.30 evidentemente da questo gradino si dipartiva altro rampante che corrispondeva alla volta rinvenuta in fondo alla parete nello ambiente segnato col numero 8. Le pareti laterali del rampante sono per una prima altezza costituite in muratura listata ad una fila di spaccatelle e due di mattoni. La rimanente altezza e' in muratura di tufo ad opus incerto. Nessun rinvenimento degno di nota.
19 maggio. Si inizia lo sterro del materiale lavico alla parte alta del vano segnato col numero 10,
rilevando la presenza di un solaio in legno con masso di calcepesta. Continuando lo sterro dello stesso ambiente, lo si mette completamente a luce: si nota che trattasi di un corridoio largo metri 1.35 e lungo metri 4.40; sulle pareti laterali si rilevano tracce di stucco bianco e stucco rosso alla base. A metri 3.05 dal pavimento si rileva un ammezzato composto da solaio in legno e numero 4 travi di sezione 10 per 10 disposti nel senso della lunghezza, al di sopra solarino in legno di cm 3. Su detto ammezzato sono state rinvenute numero 22 anfore di terracotta di varia forma e dimensione ed in stato di possibile restauro. L'ammezzato e' alto metri 1.80 al di sopra si rilevano le tracce del solaio di copertura composto da tre travi di sezione 14 per 20, solarino di legno cm 3 e massetto di calcepesta.
20 maggio. Il lavoro di sterro si sposta alla parte posteriore del Collegio degli Augustali e precisamente alla lato est iniziando lo sterro del materiale lavico dalla parte soprastante. Durante tale sterro si sono rilevate le tracce del solaio in legno carbonizzato e muratura ad opus incerto di cui si attende il completamento dello sterro per maggiori dettagli. Nessun rinvenimento.
21 maggio. Domenica non si e' lavorato.
22 maggio. Continuando lo sterro alle spalle del Collegio degli Augustali lato ovest e' stato messo a luce un ambiente con accenni di compluvio.
L'ambiente misura metri 7.90 per 8.75. Al centro si rileva il compluvio rivestito di marmo, delle dimensioni di metri 1.80 per 2, esso risulta da accenni rilevati e pertanto si presenta del tutto mosso alla base dato il cedimento della parte sottostante. Il pavimento dell'ambiente in oggetto e' di calcepesta con elementi di mosaico a diagonale. Al di sotto di detto pavimento si rileva altro pavimento in calcepesta con mosaico a disegno romboidali. Evidentemente ci si trova in presenza di modifiche. Sulla parete nord est di detto ambiente ad iniziare dallo spigolo destro a metri 0.93 da esso si rileva un vano largo metri 1.10 per 2.90 al quale si assegna il numero 11; a metri 1.15 da esso altro vano di metri 1.57 per 2.9 al quale si assegna il numero 12. A metri 1.20 da esso altro vano di metri 0.90 per 2.90 al quale si assegna il numero 13. Poiche' questi vani sono a circa metri 4 dal decumano massimo, si e' tenuti a pensare che il vano numero 12 sia la fauce del Colonnato Tuscanico. Sulla parete nord ovest dell'ambiente numero 13 a metri 5.90 circa dallo spigolo destro si e' rilevato un vano largo metri 2.45 per 2.70 con accenno di architrave carbonizzato di metri 0.30 per 0.45 ad esso si assegna il numero 14; sulla parete sud ovest dell'ambiente a metri 0 dallo spigolo destro si rileva un vano che risulta essere lo stesso contrassegnato col numero 10 nei giorni precedenti. Data la posizione delle cose detto ambiente risulta essere l'atrio del Colonnato Toscano. Al lato sud di detto atrio si rileva un triclinio al quale si assegna il numero 15
e delle seguenti dimensioni: larghezza metri 4.75, lunghezza metri 3.65, l'ingresso largo metri 4.15 ed alto metri 4.60 porta accenni di architrave carbonizzato dello spessore di cm 35 per 40; gli stipiti dell'ingresso sono a muratura di blocchi di tufo. A metri 4.60 dal pavimento si rilevano le tracce del solaio di copertura che risulta essere composto di numero 9 travi di sezione di cm 12 per 20, al di sopra solarino di cm 3, al di sopra ancora masso di calcepesta. A metri 4.25 dal pavimento si rileva l'accenno di una cornice di stucco bianco in pessime condizioni impossibile a restaurarsi, che funge sulle pareti laterali da terminale per gli stucchi, mentre sulla parete frontale all'ingresso detta cornice si porta ad archetto. Sulla parete frontale a cm 35 dallo spigolo destro si rileva un finestrino alto da terra circa metri 2, esso misura metri 1 per 1 e corrisponde a quello rinvenuto alla destra del vano numero 10 precedentemente descritto. Sulla sinistra di detta parete si rileva un vano murato posto dal pavimento metri 0.75, largo metri 0.97 ed alto metri 2.15. Al di sopra architrave di cm 20. Il pavimento e' in mosaico bianco con riquadro in nero, la soglia larga cm 50 e' in mosaico nero e bianco con greca. Le pareti sono rivestite in parte di stucco rosso e celeste con riquadro fino a metri 2.80 di altezza. Alla base una zoccolatura di cm 20 di stucco nero. Alla parte alta stucco bianco con pannelli a riquadro rappresentante edifici in prospettiva di III e IV stile e con figure umane. La parete frontale e' composta in parte a muratura mista di spaccatelle e mattoni ed in parte a opus incerto. Sugli stipiti a blocchi di tufo sono state rilevate le tracce di stipiti di legno carbonizzato di cm 14 per 35. Durante lo sgombro del materiale lavico dalla parte alta di diritto triclinio sono stati rinvenuti tronchi di colonna lavorato in blocchi di tufo grigio. Essi sono numero 4, un primo misura metri 0.90 di altezza con cm 35 di diametro, un secondo metri 0.95 con cm 40 di diametro, un terzo metri 1 con cm 35 di diametro, un quarto metri 0.45 con cm 35 di diametro; inoltre sono stati rinvenuti due basamenti e due capitelli di ordine dorico dello stesso materiale dei tronchi di colonna e ad esse appartenenti. Tra il materiale di risulta e' stato rinvenuto in frammenti vari un tondo in lavagna con bordo esterno ritagliato a cornice. Il diametro di detto tondo e' di metri 1.05, lo spessore esterno di cm 1.05. L'atrio porta alle pareti accenni di stucco nero alla base, stucco rosso al di sopra, stucco bianco alla parte alta, il tutto a riquadri.
23 maggio. Come ieri, nessun rinvenimento.
24 maggio. Sulla sinistra del triclinio si e' messo a luce un piccolo corridoio largo metri 1.30, lungo metri 3.80 al quale si assegna il numero 16;
su di esso si portava la scala il cui ingresso avviene dal numero 9. Sulla destra di detto corridoio a metri 1.50 dal pavimento si rileva addossato alla stipite una porta a traliccio con riquadro lavorato a cornice, essa misura metri 1.30 di altezza per metri 0.75 di larghezza. Detto corridoio manca di vano opposto di uscita. Evidentemente si suppone essere un ripostiglio. Porta stucco bianco sulle pareti, mancano le tracce della copertura. Inoltre, iniziando con lo sterro dalla parte alta, e' stato messo a luce l'ambiente numero 14
sulla parete destra dell'atrio e di cui si descrisse il particolare del vano d'ingresso il 22 ultimo scorso. L'ambiente misura metri 4.10 per 5. e' alto metri 5.10, presenta tracce di solaio di copertura composto di sette travi di cm 16 per 30 e solarino di cm 3. Il pavimento e' in mosaico bianco con riquadri in mosaico nero. Si presenta del tutto avvallato dato il carico enorme del materiale lavico soprastante. A metri 4.60 dal pavimento si rileva una cornice di stucco bianco che funge da terminale allo stucco delle pareti. Sulle pareti si rileva stucco bianco e rosso con fasce a riquadro in nero, i pannelli rappresentano prospettive di edifici di terzo stile, inoltre scene di figure di donne, donna con bambino e due guerrieri in lotta. La zoccolatura e' in stucco rosso alta cm 20, gli stipiti all'ingresso sono risultati a blocchi di tufo grigio quello di destra e muratura in mattoni quello di sinistra, la soglia e' in mosaico a tondi bianchi e neri, rinvenuti frammenti di stucco colorato.
Oggetti rinvenuti
Accanto ai numeri d'inventario di Ercolano, in parentesi, sono segnati i corrispondenti numeri dell'inventario unico della Soprintendenza Archeologica di Pompei (N.d.r.)
Legno. Argano lungo metri 0.85 e del diametro di metri 0.26. e' a quattro traverse. Ciascuna e' larga metri 0.35 e dello spessore di metri 0. 06. Le anse sono lunghe metri 0.65 e la larghezza all'estremita' e' di metri 0. 032 e presso l'imbuto metri 0.12. Il foro centrale e' del diametro di metri 0. 011. L'argano e' in buono stato di conservazione. Inventario n. 2002 = (77283).
Bronzo. Pelvis con due anse, mancante di una parte di fondo, bocca cm 3, 5, altezza cm 12. Inventario n. 2217 = (77513).
Lucerna muraria monoansata, larga cm 2, lunga cm 17 ed alta cm 7 di diametro, pancia cm 27 di diametro, di altezza cm 22, di colore bruno. Inventario n. 2225 = (77521).
Terracotta. 2 piccole anfore monoansate, dal collo rotto, alta cm 13, diametro della pancia cm 13, collo cm 13. Inventario n. 2226-7 = (77522-23).
Terracotta. Piatto in due parti facilmente restaurabile mancante di un pezzo. Cm.20 per cm.5. Inventario n. 2228 = (77524).
Bronzo. Numero 2 cerniere di ottimo stato di conservazione di cm 12 di lunghezza. Inventario n. 2229 = (77525).
Terracotta. Lucerna monoansata ad un solo becco con foglie decorative nella parte superiore e liscia in quella inferiore, con rottura alla base di appoggio, di diametro cm 12, lunga cm 14, alta cm 3. Inventario n. 2230 = (77526).
Oro. Numero 14 monete di 4 coniature differenti: numero 7 di Domiziano. Numero 5 di Vespasiano. Numero 1 di Nerone. Numero 1 di Marco Antonio Ottaviano 41 A.C. Inventario n. 2231 = (77527).
Bronzo. Timbro M.CR. Inventario n. 2232 = (77528).
Bronzo. Numero 2 cardini cm 6 di diametro e cm 4 di altezza, in ottimo stato di conservazione. Inventario n. 2233 = (77529).
Bronzo. Frammenti di bilancia, restaurabile, con piatto e numero 10 asticelle terminanti ad anello. Inventario n. 2234. = (77530)
Terracotta. Fritillo in ottimo stato di conservazione, apertura di bocca cm 5, altezza cm 8.5. Inventario n. 2235 = (77531).
Terracotta. Anforetta monoansata in ottimo stato di conservazione, attaccata nella parte inferiore ad un gruppo di materiale ossidato di cm 20; diametro di pancia cm 14. Inventario n. 2240. = (77536)
Bronzo. Numero 3 ferri chirurgici ossidati di circa cm. 13 di lunghezza. Inventario n. 2241 = (77537).
Terracotta. Lucerna monoansata, bucata al centro, di cm 7 di diametro e cm 4 di altezza, lunga cm 2. Inventario n. 2242. = (77538)
Terracotta. Lucerna come la precedente, mancante pero' del becco. Inventario n. 2243. = (77539)
Bronzo. Casseruola ossidata e bucata in punti, mancante di coperchio; diametro di bocca cm 18.5, base cm 24, altezza cm 11. Inventario n. 2244. = (77540)
Bronzo. Statuetta alta cm 16.5. Inventario n. 2246. = (77542)
Bronzo. Piatto di diametro cm 22, altezza cm 4.5. Inventario n. 2245. = (77541)
Ferro. Accettuola lunga cm 16 per 6, Inventario n. 2247. = (77543)
Bronzo. Lucerna a doppio becco con catenina e targhetta. Lunga cm 18, altezza cm 4.5. Inventario n. 2248 = (77544).
Bronzo. Figura accoppiata di maialetto e giovane, ben conservata, altezza cm 9 per 7. Inventario n. 2249. = (77545)
Bronzo. Piede di letto, altezza cm 38. Inventario n. 2250. = (77546)
Bronzo. Numero 4 anse di casseruola con un frammento di applique di letto, misure diverse. Inventario n. 2251= (775447).
Bronzo. Numero 2 anse di anfore con decorazione, portano all'estremita' la figura di un vecchio, una di dette anfore e' in due pezzi, ciascuna lunga circa cm 20. Inventario n. 2252. = (77548)
Bronzo. Foglia con anello all'estremita' inferiore, lunga cm 20. Inventario n. 2253= (77549).
Bronzo. Lucerna con anforetta attaccata, la lucerna misura cm 12 per 4, l'anforetta cm 11 di lunghezza, diametro di base cm 6.5. Inventario n. 2254. = (77550)
Bronzo. Anfora lunga cm 14, diametro di pancia cm 11. Inventario n. 2255= (77551).
Bronzo. Lucerna con foglia e coperchio, lunga cm 18 diametro cm 9, alta cm 5. Inventario n. 2256. = (77552)
Terracotta. Numero 10 lucerne senza figurazioni, di cm 11 e 9.5, alcune di esse sono rotte. Inventario n. 2257 = (77553).
Terracotta. Lucerna a due becchi, con figura di guerriero al centro, molto fine, lunga cm 15, diametro cm 9, 5 alta cm 3.5. Inventario n. 2258. = (77554).
Terracotta. Numero 3 lucerne frammentate, una porta un'aquila, un'altra una palmetta, lunghezza circa cm 12. Inventario n. 2259. = (77555)
Terracotta. Frammento di lucerna su di un capitello corinzio, misura cm 5.5 per 8 per 6.5. Inventario n. 2260. = (77556)
Terracotta. Lucerna rettangolare a 6 becchi di cui due laterali e quattro frontali, con ansa a mezza luna larga cm 17 per 7.5 alta cm 3. Inventario n. 2261= (77557).
Bronzo. Figura di bambina con gambe aperte, altezza cm 7. Inventario n. 2262. = (77558)
Bronzo. Numero due statue su basi quadrate staccate, nella mano destra un'arpa; altezza cm 11 e 10. Inventario n. 2263. = (77559)
Bronzo. Lucerna a forma di testa, base tonda, lunghezza cm 12, altezza cm 6. Inventario n. 2264. = (77560)
Bronzo. Lucerna lunga cm 11.5 ed alta cm 3. Inventario n. 2265. = (77561)
Bronzo. Plicca misura cm 8.5 per 9, la mano destra poggia sulla testa, la sinistra sporgente in avanti, raffigura una faccia di donna. Inventario n. 2266. = (77562)
Terracotta. Recipiente a forma cilindrica, bocca svasata e frammentata, al centro un buco del diametro cm 7, altezza cm 18.5, diametro di base cm 16, ai lati vi sono quattro fori. Inventario n. 2267. = (77563)
Terracotta. Anfora a forma circolare, schiacciata mancante di un'ansa, dell'altra manca anche una parte, diametro cm 19, altezza cm 23. Inventario n. 2268. = (77564)
Bronzo. Pentola di grandi dimensioni a forma circolare con coperchio circolare fornito di ansa ed alto cm 7, diametro di bocca cm 24, diametro di pancia cm 45, altezza cm 47. Inventario n. 2269. = (77565)
Marmo. Statua mancante della testa e braccia, rappresenta una vestale, altezza cm 46, diametro di base cm 16. Inventario n. 2270. = (77566)
Bronzo. Figura di guerriero a cavallo misura cm 12 per 11.5. Inventario n. 2271. = (77567)
Terracotta. Lucerna misura cm 12 per 4. Inventario n. 2272. = (77568)
Bronzo. Porta lucerna, base quadrata, di lato cm 19.5 con 4 zampe di leone di cm 7.5 di altezza ognuna. Il fusto cilindrico regge un piattello di forma circolare del diametro di cm 15, sul piatto poggia un frammento di pentola di bronzo ossidato, misura di altezza complessiva cm 25.5. Inventario n. 2273. = (77569)
Bronzo. Portalucerna con piede circolare, mancano gli altri due, all'estremita' di detti piedi una zampa di leone, parte superiore misura di diametro cm 13, altezza cm 14. Inventario n. 2274. = (77570)



Mese di maggio 1961.
1 maggio. Vacanza.
2 maggio. Si intensifica lo sterro per mettere completamente a luce il peristilio del Colonnato Toscano.
3 maggio. Completando lo sterro, si e' notato che detto peristilio
e' formato da numero 17 colonne di ordine toscano di cui due accoppiate che formano l'ingresso del peristilio dell'ambiente posto a nord e distante metri 2.23 da esso. Le colonne misurano metri 2.50 di altezza quelle poste a nord est e sud est, metri 2 quelle poste a ovest nord ovest e sud ovest; la diversita' di altezza e' dovuta al forte carico del materiale lavico soprastante. L'interasse delle colonne e' di metri 2 ed il diametro di metri 0.40. Al di sopra di essa corre un architrave di legno carbonizzato rivestito a stucco bianco nella parte interna del peristilio. Si notano ancora le impronte di tegole e coppi poste all'interno e con mascheroni ad essa applicate. Al di sopra dell'architrave si eleva la traccia del muro facente parte di un corridoio ricoprente lo spazio compreso fra le colonne e gli ambienti circostanti. Detto corridoio e' costituito da solaio in legno con travi di cm 10 per 15 e solarino di cm 3. Le colonne poggiano su di un basamento continuo rivestito in calcepesta. Detto basamento porta alla parte interna una cunetta larga cm 40 ed alta cm 20. Le colonne sono costituite in mattoni e rivestite di stucco giallo e nero intervallate per un'altezza di metri 1.20. La rimanente altezza presenta tracce di stucco bianco. Nessun rinvenimento degno di nota.
7 maggio. Domenica non si e' lavorato.
8 maggio. Al lato nord del peristilio sul corridoio
posto alla parte alta sono rinvenute durante lo sterro numero 7 anfore di varia forma e grandezza, rotte ma restaurabili. Si e' notato che il corridoio circostante al peristilio presenta per tutta l'altezza tracce di rivestimento a stucco rosso, giallo e nero con riquadratura a pannelli e prospettiva. Il peristilio nel complesso misura alla parte delle colonne metri 8.20 per metri 8 mentre misura metri 11.70 per 12.20 per tutta la lunghezza e larghezza.
9 maggio. Proseguendo nello sterro a nord del peristilio si e' messo a luce l'ambiente numero 1
lungo metri 7.50 e largo metri 4.90. Ingresso misura metri 2.90 di larghezza e metri 2.70 di altezza. La soglia e' di marmo bianco, gli stipiti in legno carbonizzato spessi cm 6; l'architrave alto cm 25 e largo cm 45. Gli squarci sono in muratura di mattoni. Il pavimento e' in mosaico bianco con riquadro centrale e fascia esterna in mosaico giallo. Le pareti sono ad opus incerto, presentano tracce di stucco bianco, rosso e giallo con prospettive di edifici divisi in pannelli vari. Essi rappresentano varie figure umane dei due sessi, sia nudi che coperti da pepli. La parete centrale presenta alla parte alta stucco terminale a volta con rappresentazioni di pavone. Al di sopra si notano le tracce di otto travi in legno carbonizzato, di sezione cm 10 per 10. La loro ubicazione indica che l'ambiente era ricoperto a volta incannucciata, rivestita da stucco colorato di cui si sono rinvenuti alcuni frammenti durante l'esecuzione dello sterro. Detta volta resta tale fino a metri 2.20 circa dall'ingresso. Al di sopra un solaio in legno ricopre completamente l'ambiente. Al di sopra dell'architrave del vano d'ingresso, a metri 1 da esso ed al centro si nota una presa di luce di metri 1 per 1; al di sopra un architrave alto cm 10 lungo e murato per tutta la parete. Sulla parete destra a cm 15 dallo spigolo destro si apre un altro vano largo metri 1.40 ed alto metri 2.10.
12 maggio. Si e' passato con lo sterro all'angolo nord est del peristilio mettendo a luce un vano
largo metri 3.10 ed alto metri 2.80, al di sopra si rileva un architrave lungo metri 3.50, largo metri 0.35 ed alto cm 20; al di sopra a cm 20 dall'architrave, e nel centro, si rileva una presa di luce alta metri 1.80 e larga metri 1. Al di sopra un architrave murato lungo metri 3.10 ed alto cm 10. A detto vano e' assegnato il numero 7.
13 maggio. Penetrando con lo sterro nel vano numero 7 e' stato messo a luce un ambiente largo metri 3.15 lungo metri 4.45. A metri 5.50 dal pavimento si notano solo numero 6 tracce di travi in legno carbonizzato con interasse di cm 50 che formavano il solaio di copertura dell'ambiente. Sulla parete ad ovest si nota un vano d'ingresso che risulta essere quello rinvenuto nella parete destra dell'ambiente numero 1. Sulla parete ad est subito dopo l'ingresso, e' stato rilevato altro vano largo metri 1.05 ed alto metri 2.05. Alla base un gradino alto cm 18 in mosaico bianco e nero contornato per tre lati da una fascia di marmo bianco larga circa cm 15.
A detto vano e' stato assegnato il numero 8. A metri 1.65 da esso si rileva altro vano largo metri 1.45 ed alto metri 2.20; ad esso viene assegnato il numero 9; porta un architrave in legno carbonizzato alto cm 16 per 50. Sulla parete di fronte all'ingresso si nota sulla sinistra ed a filo di muro altro vano largo metri 1.30 ed alto metri 2.70 con architrave di cm 10 per 45. Ad esso e' stato assegnato il numero 10. Al di sopra di detto vano si rileva una finestrino largo metri 0.70 ed alto metri 1.50. Al di sopra un architrave alto cm 6. A metri 0.80 da detto vano, sulla sua destra, ed a metri 2.20 dal pavimento si e' rilevata una presa di luce larga metri 1 ed alta metri 1. Le pareti sono di tipo misto ad una fila di spaccatelle ed una di mattoni fino all'altezza di metri 2.40. La muratura prosegue oltre in pietre tufo ad opus incerto. Gli stipiti del vano a sinistra sono di muratura di mattoni. Sulla parete di fondo ed al centro, adagiata sul pavimento e' stato rinvenuta una bacinella in ferro del tutto ossidata.
Sulle pareti si rilevano tracce di stucco bianco lavorato. Nessun rinvenimento.
14 maggio. Domenica non si e' lavorato.
15 maggio. Iniziando lo sterro dalla parte alta dell'ambiente numero 8 e' stato rinvenuto:
Terracotta. Anforetta monoansata in ottimo stato di conservazione, attaccata nella parte inferiore ad un gruppo di materiale ossidato di cm 20; diametro di pancia cm 14. Inventario n. 2240.
Bronzo. Numero 3 ferri chirurgici ossidati di circa cm. 13 di lunghezza. Inventario n. 2241.
Terracotta. Lucerna monoansata, bucata al centro, di cm 7 di diametro e cm 4 di altezza, lunga cm 2. Inventario n. 2242.
Terracotta. Lucerna come la precedente, mancante pero' del becco. Inventario n. 2243.
Bronzo. Casseruola ossidata e bucata in punti, mancante di coperchio; diametro di bocca cm 18.5, base cm 24, altezza cm 11. Inventario n. 2244.
16 maggio. Viene completamente messo a luce l'ambiente segnato col numero 8.
Si rileva che esso misura metri 3.20 per metri 3. Nella parete frontale all'ingresso, si nota a metri 0.35 dalla parete destra un vano largo metri 1.25 ed alto 1.45; al di sopra un architrave alto cm 10. Dietro a detto vano si rileva uno spazio di metri 1.80 per 1.10 coperto da una volta appartenente ad una scala il cui ingresso deve trovarsi in altro ambiente. Il pavimento e' in mosaico bianco contornato da una fascia in mosaico nero. La soglia in mosaico bianco e nero a triangoli e con quadrifoglio centrale. Sulle pareti tracce di stucco bianco lavorato a riquadro con zoccolatura di stucco nero. Sulla parete frontale stucco terminale con accenno a volta. Detta traccia fa presupporre che l'ambiente in oggetto deve essere una alcova. e' stato rinvenuto tra i materiali di risulta:
Bronzo. Statuetta alta cm 16.5. Inventario n. 2246.
Bronzo. Piatto di diametro cm 22, altezza cm 4.5. Inventario n. 2245.
Ferro. Accettuola lunga cm 16 per 6. Inventario n. 2247.
Bronzo. Lucerna a doppio becco con catenina e targhetta. Lunga cm. 18, altezza cm 4.5. Inventario n. 2248. Sulla targhetta la seguente scritta:..
Bronzo. Figura accoppiata di maialetto e giovane, ben conservata, altezza cm 9 per 7. Inventario n. 2249.
Bronzo. Piede di letto, altezza cm 38. Inventario n. 2250.
Bronzo. Numero 4 anse di casseruola con un frammento di applique di letto, misure diverse. Inventario n. 2251.
Bronzo. Numero 2 anse di anfore con decorazione, portano all'estremita' la figura di un vecchio, una di dette anfore e' in due pezzi, ciascuna lunga circa cm 20. Inventario n. 2252.
Bronzo. Foglia con anello all'estremita' inferiore, lunga cm 20. Inventario n. 2253.
Bronzo. Lucerna con anforetta attaccata, la lucerna misura cm 12 per 4, l'anforetta cm 11 di lunghezza, diametro di base cm 4.5. Inventario n. 2254.
Bronzo. Anfora lunga cm 14, diametro di pancia cm 11. Inventario n. 2255.
Bronzo. Lucerna con foglia e coperchio, lunga cm 18.5 diametro cm 9, alta cm 5. Inventario n. 2256.
Terracotta. Numero 10 lucerne senza figurazioni, di cm 11 e 9.5, alcune di esse sono rotte. Inventario n. 2257.
Terracotta. Lucerna a due becchi, con figura di guerriero al centro, molto fine, lunga cm 15, diametro cm 9, 5 alta cm 3.5. Inventario n. 2258.
Terracotta. Numero 3 lucerne frammentate, una porta un'aquila, un'altra una palmetta, lunghezza circa cm 12. Inventario n. 2259.
Terracotta. Frammento di lucerna su di un capitello corinzio, misura cm 5.5 per 8 per 6.5. Inventario n. 2260.
Terracotta. Lucerna rettangolare a 6 becchi di cui due laterali e quattro frontali, con ansa a mezza luna larga cm 13 per 7.5 alta cm 3. Inventario n. 2261.
Bronzo. Figura di bambina con gambe aperte, altezza cm 7. Inventario n. 2262.
Bronzo. Numero due statue su basi quadrate staccate, nella mano destra un'arpa; altezza cm 11 e 10. Inventario n. 2263.
Bronzo. Lucerna a forma di testa, base tonda, lunghezza cm 12, altezza cm 6. Inventario n. 2264.
Bronzo. Lucerna lunga cm 11.5 ed alta cm 3. Inventario n. 2265.
Bronzo. Plicca misura cm 8.5 per 9, la mano destra poggia sulla testa, la sinistra sporgente in avanti, raffigura una faccia di donna. Inventario n. 2266.
Terracotta. Recipiente a forma cilindrica, bocca svasata e frammentata, al centro un buco del diametro cm 7, altezza cm 18.5, diametro di base cm 16, ai lati vi sono quattro fori. Inventario n. 2267.
Terracotta. Anfora a forma circolare, schiacciata mancante di un'ansa, dell'altra manca anche una parte, diametro cm 19, altezza cm 23. Inventario n. 2268.
Bronzo. Pentola di grandi dimensioni a forma circolare con coperchio circolare fornito di ansa ed alto cm 7, diametro di bocca cm 24, diametro di pancia cm 45, altezza cm 47. Inventario n. 2269.
Marmo. Statua mancante della testa e braccia, rappresenta una vestale, altezza cm 46, diametro di base cm 16. Inventario n. 2270.
Bronzo. Figura di guerriero a cavallo misura cm 12 per 11.5. Inventario n. 2271.
Terracotta. Lucerna misura cm 12 per 4. Inventario n. 2272.
Bronzo. Porta lucerna, base quadrata, di lato cm 19.5 con 4 zampe di leone di cm 7.5 di altezza ognuna. Il fusto cilindrico regge un piattello di forma circolare del diametro di cm 15, sul piatto poggia un frammento di pentola di bronzo ossidato, misura di altezza complessiva cm 25.5. Inventario n. 2273.
Bronzo. Portalucerna con un piede circolare, mancano gli altri due, all'estremita' di detti piedi una zampa di leone, parte superiore misura di diametro cm 13, altezza cm 14. Inventario n. 2274.
18 maggio. Si entra con lo sterro nell'ambiente segnato col numero 9 constatando che si trova in presenza di un rampante con gradini a blocchi di tufo. Si rileva una soglia alta cm 15 e larga cm 55 costituita in pietra tufo. Immediatamente dopo la soglia si sviluppa un rampante formato da 10 gradini
di cm 20 di altezza, cm 32 di pedata, metri 1.50 di larghezza. Si giunge su di un pianerottolo largo metri 1.15 per 1.15. Sulla sinistra di esso altro gradino della stessa larghezza con la pedata di cm 40 e l'altezza cm 20, altri due gradini alti cm 20 con accenni di legno carbonizzato fungente da pedata, evidentemente si accedeva ad un piano superiore posto al lato nord. Sulle pareti piccole tracce di stucco bianco con pennellate a linea curva affumicate. Sulla destra del pianerottolo altro gradino in pietra tufo incerto lungo metri 0.85, alto e largo metri 0.30 evidentemente da questo gradino si dipartiva altro rampante che corrispondeva alla volta rinvenuta in fondo alla parete nello ambiente segnato col numero 8. Le pareti laterali del rampante sono per una prima altezza costituite in muratura listata ad una fila di spaccatelle e due di mattoni. La rimanente altezza e' in muratura di tufo ad opus incerto. Nessun rinvenimento degno di nota.
19 maggio. Si inizia lo sterro del materiale lavico alla parte alta del vano segnato col numero 10,
rilevando la presenza di un solaio in legno con masso di calcepesta. Continuando lo sterro dello stesso ambiente, lo si mette completamente a luce: si nota che trattasi di un corridoio largo metri 1.35 e lungo metri 4.40; sulle pareti laterali si rilevano tracce di stucco bianco e stucco rosso alla base. A metri 3.05 dal pavimento si rileva un ammezzato composto da solaio in legno e numero 4 travi di sezione 10 per 10 disposti nel senso della lunghezza, al di sopra solarino in legno di cm 3. Su detto ammezzato sono state rinvenute numero 22 anfore di terracotta di varia forma e dimensione ed in stato di possibile restauro. L'ammezzato e' alto metri 1.80 al di sopra si rilevano le tracce del solaio di copertura composto da tre travi di sezione 14 per 20, solarino di legno cm 3 e massetto di calcepesta.
20 maggio. Il lavoro di sterro si sposta alla parte posteriore del Collegio degli Augustali e precisamente alla lato est iniziando lo sterro del materiale lavico dalla parte soprastante. Durante tale sterro si sono rilevate le tracce del solaio in legno carbonizzato e muratura ad opus incerto di cui si attende il completamento dello sterro per maggiori dettagli. Nessun rinvenimento.
21 maggio. Domenica non si e' lavorato.
22 maggio. Continuando lo sterro alle spalle del Collegio degli Augustali lato ovest e' stato messo a luce un ambiente con accenni di compluvio.
L'ambiente misura metri 7.90 per 8.75. Al centro si rileva il compluvio rivestito di marmo, delle dimensioni di metri 1.80 per 2, esso risulta da accenni rilevati e pertanto si presenta del tutto mosso alla base dato il cedimento della parte sottostante. Il pavimento dell'ambiente in oggetto e' di calcepesta con elementi di mosaico a diagonale. Al di sotto di detto pavimento si rileva altro pavimento in calcepesta con mosaico a disegno romboidali. Evidentemente ci si trova in presenza di modifiche. Sulla parete nord est di detto ambiente ad iniziare dallo spigolo destro a metri 0.93 da esso si rileva un vano largo metri 1.10 per 2.90 al quale si assegna il numero 11; a metri 1.15 da esso altro vano di metri 1.57 per 2.9 al quale si assegna il numero 12. A metri 1.20 da esso altro vano di metri 0.90 per 2.90 al quale si assegna il numero 13. Poiche' questi vani sono a circa metri 4 dal decumano massimo, si e' tenuti a pensare che il vano numero 12 sia la fauce del Colonnato Tuscanico. Sulla parete nord ovest dell'ambiente numero 13 a metri 5.90 circa dallo spigolo destro si e' rilevato un vano largo metri 2.45 per 2.70 con accenno di architrave carbonizzato di metri 0.30 per 0.45 ad esso si assegna il numero 14; sulla parete sud ovest dell'ambiente a metri 0 dallo spigolo destro si rileva un vano che risulta essere lo stesso contrassegnato col numero 10 nei giorni precedenti. Data la posizione delle cose detto ambiente risulta essere l'atrio del Colonnato Toscano. Al lato sud di detto atrio si rileva un triclinio al quale si assegna il numero 15
e delle seguenti dimensioni: larghezza metri 4.75, lunghezza metri 3.65, l'ingresso largo metri 4.15 ed alto metri 4.60 porta accenni di architrave carbonizzato dello spessore di cm 35 per 40; gli stipiti dell'ingresso sono a muratura di blocchi di tufo. A metri 4.60 dal pavimento si rilevano le tracce del solaio di copertura che risulta essere composto di numero 9 travi di sezione di cm 12 per 20, al di sopra solarino di cm 3, al di sopra ancora masso di calcepesta. A metri 4.25 dal pavimento si rileva l'accenno di una cornice di stucco bianco in pessime condizioni impossibile a restaurarsi, che funge sulle pareti laterali da terminale per gli stucchi, mentre sulla parete frontale all'ingresso detta cornice si porta ad archetto. Sulla parete frontale a cm 35 dallo spigolo destro si rileva un finestrino alto da terra circa metri 2, esso misura metri 1 per 1 e corrisponde a quello rinvenuto alla destra del vano numero 10 precedentemente descritto. Sulla sinistra di detta parete si rileva un vano murato posto dal pavimento metri 0.75, largo metri 0.97 ed alto metri 2.15. Al di sopra architrave di cm 20. Il pavimento e' in mosaico bianco con riquadro in nero, la soglia larga cm 50 e' in mosaico nero e bianco con greca. Le pareti sono rivestite in parte di stucco rosso e celeste con riquadro fino a metri 2.80 di altezza. Alla base una zoccolatura di cm 20 di stucco nero. Alla parte alta stucco bianco con pannelli a riquadro rappresentante edifici in prospettiva di III e IV stile e con figure umane. La parete frontale e' composta in parte a muratura mista di spaccatelle e mattoni ed in parte a opus incerto. Sugli stipiti a blocchi di tufo sono state rilevate le tracce di stipiti di legno carbonizzato di cm 14 per 35. Durante lo sgombro del materiale lavico dalla parte alta di diritto triclinio sono stati rinvenuti tronchi di colonna lavorato in blocchi di tufo grigio. Essi sono numero 4, un primo misura metri 0.90 di altezza con cm 35 di diametro, un secondo metri 0.95 con cm 40 di diametro, un terzo metri 1 con cm 35 di diametro, un quarto metri 0.45 con cm 35 di diametro; inoltre sono stati rinvenuti due basamenti e due capitelli di ordine dorico dello stesso materiale dei tronchi di colonna e ad esse appartenenti. Tra il materiale di risulta e' stato rinvenuto in frammenti vari un tondo in lavagna con bordo esterno ritagliato a cornice. Il diametro di detto tondo e' di metri 1.05, lo spessore esterno di cm 1.05. L'atrio porta alle pareti accenni di stucco nero alla base, stucco rosso al di sopra, stucco bianco alla parte alta, il tutto a riquadri.
23 maggio. Come ieri, nessun rinvenimento.
24 maggio. Sulla sinistra del triclinio si e' messo a luce un piccolo corridoio largo metri 1.30, lungo metri 3.80 al quale si assegna il numero 16;
su di esso si portava la scala il cui ingresso avviene dal numero 9. Sulla destra di detto corridoio a metri 1.50 dal pavimento si rileva addossato alla stipite una porta a traliccio con riquadro lavorato a cornice, essa misura metri 1.30 di altezza per metri 0.75 di larghezza. Detto corridoio manca di vano opposto di uscita. Evidentemente si suppone essere un ripostiglio. Porta stucco bianco sulle pareti, mancano le tracce della copertura. Inoltre, iniziando con lo sterro dalla parte alta, e' stato messo a luce l'ambiente numero 14
sulla parete destra dell'atrio e di cui si descrisse il particolare del vano d'ingresso il 22 ultimo scorso. L'ambiente misura metri 4.10 per 5. e' alto metri 5.10, presenta tracce di solaio di copertura composto di sette travi di cm 16 per 30 e solarino di cm 3. Il pavimento e' in mosaico bianco con riquadri in mosaico nero. Si presenta del tutto avvallato dato il carico enorme del materiale lavico soprastante. A metri 4.60 dal pavimento si rileva una cornice di stucco bianco che funge da terminale allo stucco delle pareti. Sulle pareti si rileva stucco bianco e rosso con fasce a riquadro in nero, i pannelli rappresentano prospettive di edifici di terzo stile, inoltre scene di figure di donne, donna con bambino e due guerrieri in lotta. La zoccolatura e' in stucco rosso alta cm 20, gli stipiti all'ingresso sono risultati a blocchi di tufo grigio quello di destra e muratura in mattoni quello di sinistra, la soglia e' in mosaico a tondi bianchi e neri, rinvenuti frammenti di stucco colorato.
Oggetti rinvenuti
Accanto ai numeri d'inventario di Ercolano, in parentesi, sono segnati i corrispondenti numeri dell'inventario unico della Soprintendenza Archeologica di Pompei (N.d.r.)
Legno. Argano lungo metri 0.85 e del diametro di metri 0.26. e' a quattro traverse. Ciascuna e' larga metri 0.35 e dello spessore di metri 0. 06. Le anse sono lunghe metri 0.65 e la larghezza all'estremita' e' di metri 0. 032 e presso l'imbuto metri 0.12. Il foro centrale e' del diametro di metri 0. 011. L'argano e' in buono stato di conservazione. Inventario n. 2002 = (77283).
Bronzo. Pelvis con due anse, mancante di una parte di fondo, bocca cm 3, 5, altezza cm 12. Inventario n. 2217 = (77513).
Lucerna muraria monoansata, larga cm 2, lunga cm 17 ed alta cm 7 di diametro, pancia cm 27 di diametro, di altezza cm 22, di colore bruno. Inventario n. 2225 = (77521).
Terracotta. 2 piccole anfore monoansate, dal collo rotto, alta cm 13, diametro della pancia cm 13, collo cm 13. Inventario n. 2226-7 = (77522-23).
Terracotta. Piatto in due parti facilmente restaurabile mancante di un pezzo. Cm.20 per cm.5. Inventario n. 2228 = (77524).
Bronzo. Numero 2 cerniere di ottimo stato di conservazione di cm 12 di lunghezza. Inventario n. 2229 = (77525).
Terracotta. Lucerna monoansata ad un solo becco con foglie decorative nella parte superiore e liscia in quella inferiore, con rottura alla base di appoggio, di diametro cm 12, lunga cm 14, alta cm 3. Inventario n. 2230 = (77526).
Oro. Numero 14 monete di 4 coniature differenti: numero 7 di Domiziano. Numero 5 di Vespasiano. Numero 1 di Nerone. Numero 1 di Marco Antonio Ottaviano 41 A.C. Inventario n. 2231 = (77527).
Bronzo. Timbro M.CR. Inventario n. 2232 = (77528).
Bronzo. Numero 2 cardini cm 6 di diametro e cm 4 di altezza, in ottimo stato di conservazione. Inventario n. 2233 = (77529).
Bronzo. Frammenti di bilancia, restaurabile, con piatto e numero 10 asticelle terminanti ad anello. Inventario n. 2234. = (77530)
Terracotta. Fritillo in ottimo stato di conservazione, apertura di bocca cm 5, altezza cm 8.5. Inventario n. 2235 = (77531).
Terracotta. Anforetta monoansata in ottimo stato di conservazione, attaccata nella parte inferiore ad un gruppo di materiale ossidato di cm 20; diametro di pancia cm 14. Inventario n. 2240. = (77536)
Bronzo. Numero 3 ferri chirurgici ossidati di circa cm. 13 di lunghezza. Inventario n. 2241 = (77537).
Terracotta. Lucerna monoansata, bucata al centro, di cm 7 di diametro e cm 4 di altezza, lunga cm 2. Inventario n. 2242. = (77538)
Terracotta. Lucerna come la precedente, mancante pero' del becco. Inventario n. 2243. = (77539)
Bronzo. Casseruola ossidata e bucata in punti, mancante di coperchio; diametro di bocca cm 18.5, base cm 24, altezza cm 11. Inventario n. 2244. = (77540)
Bronzo. Statuetta alta cm 16.5. Inventario n. 2246. = (77542)
Bronzo. Piatto di diametro cm 22, altezza cm 4.5. Inventario n. 2245. = (77541)
Ferro. Accettuola lunga cm 16 per 6, Inventario n. 2247. = (77543)
Bronzo. Lucerna a doppio becco con catenina e targhetta. Lunga cm 18, altezza cm 4.5. Inventario n. 2248 = (77544).
Bronzo. Figura accoppiata di maialetto e giovane, ben conservata, altezza cm 9 per 7. Inventario n. 2249. = (77545)
Bronzo. Piede di letto, altezza cm 38. Inventario n. 2250. = (77546)
Bronzo. Numero 4 anse di casseruola con un frammento di applique di letto, misure diverse. Inventario n. 2251= (775447).
Bronzo. Numero 2 anse di anfore con decorazione, portano all'estremita' la figura di un vecchio, una di dette anfore e' in due pezzi, ciascuna lunga circa cm 20. Inventario n. 2252. = (77548)
Bronzo. Foglia con anello all'estremita' inferiore, lunga cm 20. Inventario n. 2253= (77549).
Bronzo. Lucerna con anforetta attaccata, la lucerna misura cm 12 per 4, l'anforetta cm 11 di lunghezza, diametro di base cm 6.5. Inventario n. 2254. = (77550)
Bronzo. Anfora lunga cm 14, diametro di pancia cm 11. Inventario n. 2255= (77551).
Bronzo. Lucerna con foglia e coperchio, lunga cm 18 diametro cm 9, alta cm 5. Inventario n. 2256. = (77552)
Terracotta. Numero 10 lucerne senza figurazioni, di cm 11 e 9.5, alcune di esse sono rotte. Inventario n. 2257 = (77553).
Terracotta. Lucerna a due becchi, con figura di guerriero al centro, molto fine, lunga cm 15, diametro cm 9, 5 alta cm 3.5. Inventario n. 2258. = (77554).
Terracotta. Numero 3 lucerne frammentate, una porta un'aquila, un'altra una palmetta, lunghezza circa cm 12. Inventario n. 2259. = (77555)
Terracotta. Frammento di lucerna su di un capitello corinzio, misura cm 5.5 per 8 per 6.5. Inventario n. 2260. = (77556)
Terracotta. Lucerna rettangolare a 6 becchi di cui due laterali e quattro frontali, con ansa a mezza luna larga cm 17 per 7.5 alta cm 3. Inventario n. 2261= (77557).
Bronzo. Figura di bambina con gambe aperte, altezza cm 7. Inventario n. 2262. = (77558)
Bronzo. Numero due statue su basi quadrate staccate, nella mano destra un'arpa; altezza cm 11 e 10. Inventario n. 2263. = (77559)
Bronzo. Lucerna a forma di testa, base tonda, lunghezza cm 12, altezza cm 6. Inventario n. 2264. = (77560)
Bronzo. Lucerna lunga cm 11.5 ed alta cm 3. Inventario n. 2265. = (77561)
Bronzo. Plicca misura cm 8.5 per 9, la mano destra poggia sulla testa, la sinistra sporgente in avanti, raffigura una faccia di donna. Inventario n. 2266. = (77562)
Terracotta. Recipiente a forma cilindrica, bocca svasata e frammentata, al centro un buco del diametro cm 7, altezza cm 18.5, diametro di base cm 16, ai lati vi sono quattro fori. Inventario n. 2267. = (77563)
Terracotta. Anfora a forma circolare, schiacciata mancante di un'ansa, dell'altra manca anche una parte, diametro cm 19, altezza cm 23. Inventario n. 2268. = (77564)
Bronzo. Pentola di grandi dimensioni a forma circolare con coperchio circolare fornito di ansa ed alto cm 7, diametro di bocca cm 24, diametro di pancia cm 45, altezza cm 47. Inventario n. 2269. = (77565)
Marmo. Statua mancante della testa e braccia, rappresenta una vestale, altezza cm 46, diametro di base cm 16. Inventario n. 2270. = (77566)
Bronzo. Figura di guerriero a cavallo misura cm 12 per 11.5. Inventario n. 2271. = (77567)
Terracotta. Lucerna misura cm 12 per 4. Inventario n. 2272. = (77568)
Bronzo. Porta lucerna, base quadrata, di lato cm 19.5 con 4 zampe di leone di cm 7.5 di altezza ognuna. Il fusto cilindrico regge un piattello di forma circolare del diametro di cm 15, sul piatto poggia un frammento di pentola di bronzo ossidato, misura di altezza complessiva cm 25.5. Inventario n. 2273. = (77569)
Bronzo. Portalucerna con piede circolare, mancano gli altri due, all'estremita' di detti piedi una zampa di leone, parte superiore misura di diametro cm 13, altezza cm 14. Inventario n. 2274. = (77570)



Mese di novembre 60
30 novembre. Si lavora sempre della stessa zona, iniziando simultaneamente lo sterro della casa numero 5 (Colonnato Tuscanico n.d.r.) a nord della Casa dei Due Atri, rinvenendo:
Bronzo. Pelvis con due anse, mancante di una parte di fondo, bocca cm 3, 5, altezza cm 12. Inventario n. 2217.



Mese di novembre 60
30 novembre. Si lavora sempre della stessa zona, iniziando simultaneamente lo sterro della casa numero 5 (Colonnato Tuscanico n.d.r.) a nord della Casa dei Due Atri, rinvenendo:
Bronzo. Pelvis con due anse, mancante di una parte di fondo, bocca cm 3, 5, altezza cm 12. Inventario n. 2217.



Mese di settembre 60
23 settembre. La fase di lavoro di scavo e' passata lungo la scarpata del lato nord ovest e nord est del terzo cardo superiore. A nord est della casa dei Due Atri e' stato rinvenuto un grosso muro abbattuto, rivestito di stucco bianco e scannellato. Nello stesso sito e' stato disterrato un grande cornicione rivestito di stucco bianco, con i lineamenti architettonici non conservati.
26 settembre. Tutti i lavori di cui si e' fatta menzione nei giorni precedenti hanno progredito regolarmente per l'abbattimento del muro di sostegno alla scarpata a nord ovest del terzo cardo superiore, e precisamente dal vano numero 6 del vecchio scavo.
29 settembre. Lo scavo procede regolarmente. Nessun rinvenimento degno di nota.
30 settembre. A nord del terzo cardo, a metri 4.00 dal piano antico, si osservano cunicoli fatti dagli scavatori borbonici.



Mese di settembre 60
23 settembre. La fase di lavoro di scavo e' passata lungo la scarpata del lato nord ovest e nord est del terzo cardo superiore. A nord est della casa dei Due Atri e' stato rinvenuto un grosso muro abbattuto, rivestito di stucco bianco e scannellato. Nello stesso sito e' stato disterrato un grande cornicione rivestito di stucco bianco, con i lineamenti architettonici non conservati.
26 settembre. Tutti i lavori di cui si e' fatta menzione nei giorni precedenti hanno progredito regolarmente per l'abbattimento del muro di sostegno alla scarpata a nord ovest del terzo cardo superiore, e precisamente dal vano numero 6 del vecchio scavo.
29 settembre. Lo scavo procede regolarmente. Nessun rinvenimento degno di nota.
30 settembre. A nord del terzo cardo, a metri 4.00 dal piano antico, si osservano cunicoli fatti dagli scavatori borbonici.




mp ri