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Casa dei due Atri - (Elementi di Completamento)
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Di seguito riporteremo l'elenco e la descrizione sommaria delle finestre e delle porte presenti negli ambienti della casa, seguendo la ripartizione consueta. Facciata. L'ingresso alla casa si affaccia sul cardine III mediante un ampio portale , avente una soglia costituita da un unico blocco compatto di calcare bianco alle cui estremita' sono ben visibili i due incassi rettangolari, dei cardini per un portone a due battenti. Al civ. 28 vi e' un ingresso avente come soglia un gradino, costituito da un blocco di piperno. Questo accesso conduceva ad una scala che permetteva di raggiungere un appartamentino che si sviluppava sui tre ambienti prospicienti la strada. Sulla facciata sono presenti cinque finestre, Ambiente n. 1 (Fauce) La fauce, con il piano leggermente in salita, conduce direttamente nell'atrio, a cui si accede per mezzo di un gradino, la cui alzata e' rivestita in marmo bianco lunense. In alto, sulla muratura che prospetta sull'atrio, si apre una piccola finestra quadrata, avente un architrave ligneo, di cui resta la traccia carbonizzata. Ambiente n.2 La soglia d'ingresso, in marmo bianco lunense, presenta ai lati estremi i due fori per l'alloggiamento dei cardini della porta. L'ambiente e' illuminato da una finestra rettangolare, che affaccia sul III cardine, Essa presenta ancora le tracce degli stipiti in legno e l'inferriata, avvolta ancora nella cenere vulcanica. L'ambiente del piano superiore prendeva luce e aria sia dalle due finestre affaccianti sul III cardine che da due piccoli finestrini, poi tompagnati, che si aprivano all'interno dell'atrio (n. 4). Ambiente n. 3 (Cucina) La soglia e' in marmo bianco lunense. All'estremita' di essa sono posti i due incassi per l'alloggiamento dei cardini della porta. L'ambiente posto superiormente prendeva luce e aria sia da una finestra che si apriva sul III cardine che da un piccolo finestrino (poi chiuso) che si affacciava all'interno dell'atrio, Ambiente n. 5 La soglia d'ingresso in marmo bianco lunense fu asportata in epoca borbonica e ne resta solo un piccolo frammento. L'ambiente prende luce e aria da una finestra che affacciava direttamente sul tablinio, Questa, ha il davanzale in marmo bianco lunense, con all'estremita' i due incassi quadrati, dei cardini dei due battenti che la chiudevano. Su quest'ambiente ve n'era un altro, a cui si doveva accedere per mezzo di un'apertura posta sulla parete est, non piu' conservata. In basso nella parete est, vi e' un ingresso , che permetteva la comunicazione con l'ambiente n. 9, Esso conserva l'architrave ligneo della porta. Ambiente n. 6 (Tablinio) La soglia marmorea che si affaccia sull'atrio, fu asportata in epoca borbonica, mentre quella posta verso il cortile, costituita da tre lastre di marmo bianco lunense, e' in gran parte conservata Ambiente n. 7 (Corridoio) I due lati d'accesso sono ambedue privi di soglia. Un'apertura piu' piccola, con ancora presenti i resti del legno carbonizzato dell'imposta, si apriva sul primo atrio (n.4), prima di essere tompagnata con un accurato muro in opus reticulatum. Verso il secondo atrio (n. 8), in alto sull'ingresso, si apre una larga apertura che permetteva di accedere al soppalco che copriva l'intera superficie del corridoio. Ambiente n. 8 (Secondo atrio) Sulla parete sud (quella che confina con le Terme del Foro) vi e', in alto, una finestrella rettangolare, In una seconda fase, essa fu spostata leggermente piu' in alto ad est della precedente. Nell'angolo nord-ovest dell'impluvio vi e' un apertura che permette un piu' facile accesso alla vasca. Questa ha una soglia Ambiente n. 9 Questo ambiente affaccia sul secondo atrio per mezzo di ampia apertura, La soglia d'ingresso e' in marmo bianco lunense, priva di fori di cardini. All'estremita' della parete ovest vi sono le tracce della porta tompagnata che comunicava con l'ambiente n. 5. Le finestre presenti in alto, sul lato est e sul lato sud, pare che non esistessero in antico. Forse solo la piu' grande (quella del lato est) potrebbe essere stata sistemata in luogo di una porta dell'appartamento del piano superiore, il che potrebbe essere confermato dal fatto che in questo punto la parete superiore del muro est e' solo appoggiata e non ammorsata alla parete sud. Ambiente n.10 (Oecus) All'ambiente si accede attraverso una porta, posta sulla parete est dell'ambiente n. 9. Essa ha una soglia in marmo bianco lunense di cui restano ancora alle estremita' i due incassi dei cardini che permettevano l'apertura di una porta a due battenti. Sulla parete sud vi e' un'ampia finestra, che affaccia sul cortile. Il davanzale era in marmo bianco lunense asportato dagli scavatori borbonici, di cui resta solo un piccolo frammento. Le finestre poste sulle pareti sud, est ed ovest sono interamente di restauro. Ambiente n.11 (Apotheca) L'ambiente si affaccia sul cortile mediante un'apertura Su di essa, all'altezza del piano superiore, vi e' un piccolo passaggio che conduceva, attraverso una piccola porta all'ambiente soprastante la stanza n. 12. Di questa apertura si conserva ancora in sito la soglia costituita da due blocchi di piperno. In corrispondenza dell'arrivo dell'antica scala si apriva un ampio vano di porta, Ambiente n. 12 Sulla parete nord, vi e' un vano di una porta successivamente tompagnata. All'ambiente si accedeva attraverso due porte. Nell'angolo sud della parete est si apre il vano di accesso all'ambiente n. 13. Esso presenta una soglia marmorea gia' sistemata alla quota del nuovo pavimento che si intendeva realizzare. In alto, in corrispondenza dell'ingresso all'ambiente 10, si apre la porta d'ingresso, che permetteva di comunicare con gli altri ambienti posti ai piani superiori. Ambiente n.14 (Triclinio) All'ambiente si accedeva dal cortile per mezzo di un'ampia porta, La soglia doveva essere in marmo, ma fu asportata dagli scavatori borbonici e ne restano solo due piccoli frammenti ai lati degli stipiti. In quello nord e' visibile anche l'incasso per il cardine della porta, Nella parete est, si apriva in un primo tempo una finestra, che fu prima ridotta ad una forma simile ad un occhio, poi fu definitivamente chiusa. Piu' in alto, sono visibile i resti di una finestra, che forse sostitui' la precedente. Facciata. Il portale d'ingresso sul III cardine e'sovrastato da un largo architrave, a due fasce parallele, e da una cornice con fiore centrale a rilievo, che si prolunga ai due lati della porta per un metro, sia a sud che a nord. Una lunga cornice marcapiano in terracotta fortemente aggettante, composta da gocce e mensoline, segna la linea di demarcazione tra il piano terreno e il primo piano. Al di sopra del portale d'ingresso vi e'un arco di scarico a conci radiali di tufo. Inquadrata nella lunetta dell'arco stesso, si trova incastrata una testina probabilmente di Medusa in terracotta, di cui si scorgono i capelli ricciuti.
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Di seguito riporteremo l'elenco e la descrizione sommaria delle finestre e delle porte presenti negli ambienti della casa, seguendo la ripartizione consueta. Facciata. L'ingresso alla casa si affaccia sul cardine III mediante un ampio portale largo m.1.80 ed alto m. 2.80, , avente una soglia costituita da un unico blocco compatto di calcare bianco alle cui estremita' sono ben visibili i due incassi rettangolari, di cm. 8 x 11, profondi cm. 1.5, dei cardini per un portone a due battenti. Al civ. 28 vi e' un ingresso largo m.1 e alto m. 2, avente come soglia un gradino, costituito da un blocco di piperno. Questo accesso conduceva ad una scala che permetteva di raggiungere un appartamentino che si sviluppava sui tre ambienti prospicienti la strada. Sulla facciata sono presenti cinque finestre, due collocate nel piano inferiore e tre in quello superiore. Ambiente n. 1 (Fauce) La fauce, larga m.2.80, con il piano leggermente in salita, conduce direttamente nell'atrio, a cui si accede per mezzo di un gradino, alto cm. 15, la cui alzata e' rivestita in marmo bianco lunense. In alto, sulla muratura che prospetta sull'atrio, si apre una piccola finestra quadrata, avente un architrave ligneo, di cui resta la traccia carbonizzata. Ambiente n.2 La soglia d'ingresso, in marmo bianco lunense, presenta ai lati estremi i due fori per l'alloggiamento dei cardini della porta. L'ambiente e' illuminato da una finestra rettangolare, che affaccia sul III cardine, larga cm. 92 ed alta cm. 78. Essa presenta ancora le tracce degli stipiti in legno e l'inferriata, avvolta ancora nella cenere vulcanica. L'ambiente del piano superiore prendeva luce e aria sia dalle due finestre affaccianti sul III cardine che da due piccoli finestrini, poi tompagnati, che si aprivano all'interno dell'atrio (n. 4). Ambiente n. 3 (Cucina) La soglia e' in marmo bianco lunense. All'estremita' di essa sono posti i due incassi per l'alloggiamento dei cardini della porta. L'ambiente posto superiormente prendeva luce e aria sia da una finestra che si apriva sul III cardine che da un piccolo finestrino (poi chiuso) che si affacciava all'interno dell'atrio, con stipiti in tufelli rettangolari. Ambiente n. 5 La soglia d'ingresso in marmo bianco lunense fu asportata in epoca borbonica e ne resta solo un piccolo frammento. L'ambiente prende luce e aria da una finestra che affacciava direttamente sul tablinio, posta ad una altezza di m.1.11 dal pavimento. Questa, larga cm. 0.90 ed alta cm. 0.97, ha il davanzale in marmo bianco lunense, con all'estremita' i due incassi quadrati, di cm. 8 di lato, dei cardini dei due battenti che la chiudevano. Su quest'ambiente ve n'era un altro, a cui si doveva accedere per mezzo di un'apertura posta sulla parete est, non piu' conservata. In basso nella parete est, all'angolo con quella sud, vi e' un ingresso largo cm. 69, alto m. 2,05 , che permetteva la comunicazione con l'ambiente n. 9, in antico tompagnato e trasformato in una nicchia profonda cm. 28. Esso conserva l'architrave ligneo della porta. Ambiente n. 6 (Tablinio) La soglia marmorea che si affaccia sull'atrio, fu asportata in epoca borbonica, mentre quella posta verso il cortile, costituita da tre lastre di marmo bianco lunense, e' in gran parte conservata e non presenta alle estremita' nessun foro per l'alloggiamento dei cardini della porta. Ambiente n. 7 (Corridoio) I due lati d'accesso sono larghi cm. 98 e sono ambedue privi di soglia. Un'apertura piu' piccola, con ancora presenti i resti del legno carbonizzato dell'imposta, si apriva sul primo atrio (n.4), prima di essere tompagnata con un accurato muro in opus reticulatum. Verso il secondo atrio (n. 8), in alto sull'ingresso, si apre una larga apertura che permetteva di accedere al soppalco che copriva l'intera superficie del corridoio. Ambiente n. 8 (Secondo atrio) Sulla parete sud (quella che confina con le Terme del Foro) vi e', in alto, una finestrella rettangolare, perimetrata da tegole in terracotta. In una seconda fase, forse a causa di un cedimento della struttura, essa fu spostata leggermente piu' in alto ad est della precedente. Nell'angolo nord-ovest dell'impluvio vi e' un apertura che permette un piu' facile accesso alla vasca. Questa ha una soglia costituita da lastrine in marmo bianco lunense e bardiglio. Ambiente n. 9 Questo ambiente affaccia sul secondo atrio per mezzo di ampia apertura, posta sulla parete ovest larga m. 2.20. La soglia d'ingresso e' in marmo bianco lunense, priva di fori di cardini. All'estremita' della parete ovest vi sono le tracce della porta tompagnata che comunicava con l'ambiente n. 5. Le finestre presenti in alto, sul lato est e sul lato sud, pare che non esistessero in antico. Forse solo la piu' grande (quella del lato est) potrebbe essere stata sistemata in luogo di una porta dell'appartamento del piano superiore, il che potrebbe essere confermato dal fatto che in questo punto la parete superiore del muro est e' solo appoggiata e non ammorsata alla parete sud. Ambiente n.10 (Oecus) All'ambiente si accede attraverso una porta, larga cm. 97, posta sulla parete est dell'ambiente n. 9. Essa ha una soglia in marmo bianco lunense di cui restano ancora alle estremita' i due incassi dei cardini cm. 10 x 10 e profondi cm. 1.5, che permettevano l'apertura di una porta a due battenti. Sulla parete sud vi e' un'ampia finestra, larga m. 1.48 ed alta cm. 71 dal pavimento, che affaccia sul cortile. Il davanzale era in marmo bianco lunense asportato dagli scavatori borbonici, di cui resta solo un piccolo frammento. L'altezza ricostruita nel restauro moderno della finestra e' di m.1.55. Le finestre poste sulle pareti sud, est ed ovest sono interamente di restauro. Si puo' supporre che al posto di quelle dei lati est e ovest si trovassero le porte di accesso degli ambienti del piano superiore. Ambiente n.11 (Apotheca) L'ambiente si affaccia sul cortile mediante un'apertura larga m.1.15. Su di essa, all'altezza del piano superiore, vi e' un piccolo passaggio che conduceva, attraverso una piccola porta larga cm. 65, ricavata direttamente scalpellando lo spessore della muratura posta all'estremita' sud-est sul muro est, all'ambiente soprastante la stanza n. 12. Di questa apertura si conserva ancora in sito la soglia costituita da due blocchi di piperno. In corrispondenza dell'arrivo dell'antica scala si apriva un ampio vano di porta, largo m.1.10 poi chiuso. Ambiente n. 12 Sulla parete nord, a cm. 90 dall'angolo ovest, vi e' un vano di una porta larga cm. 85, successivamente tompagnata. Da notare che, quando fu realizzata la copertura del piano superiore, la finestra presente in alto ed appartenente all'adiacente Casa del Salone Nero, fu parzialmente ridotta, in basso, dalla trave lignea ordita da nord a sud, che sosteneva la copertura piana della camera. All'ambiente si accedeva attraverso due porte. La piu' grande, che si apre ad angolo sul secondo atrio, e' larga m.1.12 ed ha un'altezza di m. 2.07. La soglia in cocciopesto e' in continuita' col pavimento del cortile. (da_127.jpg) Ai lati della soglia in cocciopesto, ad ambedue i lati dell'ingresso principale, vi sono due lastre. Quella posta a sud e' di marmo bianco lunense, con l'incasso del cardine della porta di cm.11 x 11. La lastra posta a nord e' leggermente incassata rispetto al piano di cocciopesto ed e' in calcare bianco compatto, con un incasso irregolare del cardine della porta di cm. 24 x 12. L'altra porta, piu' piccola, larga cm. 68 ed alta m.1,64, conduce direttamente nel triclinio (n. 14). Questa ha gli stipiti interamente di restauro e soglia marmorea posta a livello del pavimento in cocciopesto del triclinium (n. 14). Nell'angolo sud della parete est si apre il vano di accesso all'ambiente n. 13. Esso e' largo cm. 85 ed e' alto m.1,89 e presenta una soglia marmorea gia' sistemata alla quota del nuovo pavimento che si intendeva realizzare. A cm. 73 dall'angolo nord-est nella parete est si apre il vano di un'ampia finestra, larga m.1.13 e alta m.1.15. Il davanzale, in gran parte conservato, e' di marmo bardiglio. In alto, in corrispondenza dell'ingresso all'ambiente 10, si apre la porta d'ingresso, larga cm. 80, che permetteva di comunicare con gli altri ambienti posti ai piani superiori. Ambiente n.14 (Triclinio) All'ambiente si accedeva dal cortile per mezzo di un'ampia porta, larga m. 2.80. La soglia doveva essere in marmo, ma fu asportata dagli scavatori borbonici e ne restano solo due piccoli frammenti ai lati degli stipiti. In quello nord e' visibile anche l'incasso per il cardine della porta, di cm. 11 x 11. Nella parete est, a m. 2.35 dall'angolo nord-est e ad un'altezza di m. 3.15 dal pavimento, si apriva in un primo tempo una finestra, che fu prima ridotta ad una forma simile ad un occhio, poi fu definitivamente chiusa. Piu' in alto, a cm. 95 dall'angolo nord-est, sono visibile i resti di una finestra, che forse sostitui' la precedente. Facciata. Il portale d'ingresso sul III cardine e'sovrastato da un largo architrave, a due fasce parallele, e da una cornice con fiore centrale a rilievo, che si prolunga ai due lati della porta per un metro, sia a sud che a nord. Una lunga cornice marcapiano in terracotta fortemente aggettante, composta da gocce e mensoline, segna la linea di demarcazione tra il piano terreno e il primo piano. Al di sopra del portale d'ingresso vi e'un arco di scarico a conci radiali di tufo. Inquadrata nella lunetta dell'arco stesso, si trova incastrata una testina probabilmente di Medusa in terracotta, di cui si scorgono i capelli ricciuti.
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Di seguito riporteremo brevemente le informazioni in nostro possesso inerenti la pavimentazione degli ambienti della Casa dei Due Atri. Ambiente n. 1 (Fauce) Il pavimento e' in cocciopesto ed e' decorato da scaglie di pietra di diverso colore. Ambiente n. 4 (Atrio) L'atrio ha il pavimento e la vasca dell'impluvio rivestiti in cocciopesto. Ambiente n. 5 Il pavimento e' in lavapesta. Ambiente n. 6 (Tablino) Il pavimento e' in cocciopesto, con inserti di scaglie di marmo Ambiente n. 7 (Corridoio) Il pavimento e' in cocciopesto. Ambiente n. 8 (Secondo atrio) Il pavimento e' in cocciopesto, decorato da scaglie di pietre policrome e con qualche tessera di mosaico bianco. La risega interna e il fondo della vasca sono in cocciopesto, decorato con lastre e lastrine di marmo policromo, disposte a raggiera intorno ad un incasso quadrato centrale , dove doveva trovarsi una fontana, asportata in epoca borbonica. Ambiente n. 9 Il pavimento e' in cocciopesto, ben conservato. Ambiente n. 10 (Oecus) Il pavimento e' in cocciopesto. Ambiente n. 11 (Apotheca) Il pavimento e' in lavapesta. Ambiente n. 12 Il pavimento in cocciopesto presenta una brusca interruzione a circa cm.20 dal vano della porta. L'ambiente presenta, un altro e ben conservato pavimento in lavapesta, (da_112.jpg) arricchito da qualche elemento di cotto. Lungo le basi delle pareti nord e sud non si notano tracce di pavimento relativo allo stesso livello del cortile. Tutto cio' fa ritenere che al momento dell'eruzione si fosse sul punto di realizzare un nuovo pavimento nei due locali n. 12 e n. 13 e che i lavori rimasero incompiuti per il sopraggiungere dell'eruzione. La cosa non e' priva di conseguenze per la cronologia dei pavimenti del secondo atrio (n. 8) e del triclinium (n. 14), nonche' della decorazione pittorica relativa, in quanto dimostra che essi erano stati da poco eseguiti. Nella casa dovevano essere ancora in corso alcuni importanti lavori di ristrutturazione, conseguenti probabilmente ai danni prodotti dal sisma del 62 d.C. Ambiente n.14 (Triclinio) Il pavimento e' in cocciopesto, decorato nella parte piu' prossima all'ingresso con pezzi di pietra colorata e marmi e nella zona centrale da scaglie piu' grandi di marmo intorno ad una lastrina rettangolare di marmo del tipo detto greco scritto.
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Di seguito riporteremo brevemente le informazioni in nostro possesso inerenti la pavimentazione degli ambienti della Casa dei Due Atri. Ambiente n. 1 (Fauce) Il pavimento e' in cocciopesto ed e' decorato da scaglie di pietra di diverso colore. Ambiente n. 4 (Atrio) L'atrio ha il pavimento e la vasca dell'impluvio rivestiti in cocciopesto. Ambiente n. 5 Il pavimento e' in lavapesta. Ambiente n. 6 (Tablino) Il pavimento e' in cocciopesto, con inserti di scaglie di marmo (pavonazzetto, cipollino, bardiglio, bianco lunense, e giallo antico) Ambiente n. 7 (Corridoio) Il pavimento e' in cocciopesto. Ambiente n. 8 (Secondo atrio) Il pavimento e' in cocciopesto, decorato da scaglie di pietre policrome e con qualche tessera di mosaico bianco. La risega interna e il fondo della vasca sono in cocciopesto, decorato con lastre e lastrine di marmo policromo, disposte a raggiera intorno ad un incasso quadrato centrale di cm. 60 x 60 , dove doveva trovarsi una fontana, asportata in epoca borbonica. Ambiente n. 9 Il pavimento e' in cocciopesto, ben conservato. Ambiente n. 10 (Oecus) Il pavimento e' in cocciopesto. Ambiente n. 11 (Apotheca) Il pavimento e' in lavapesta. Ambiente n. 12 Il pavimento in cocciopesto presenta una brusca interruzione a circa cm.20 dal vano della porta. L'ambiente presenta, ad un livello inferiore di circa cm.12-15 dal pavimento di cocciopesto, un altro e ben conservato pavimento in lavapesta, (da_112.jpg) arricchito da qualche elemento di cotto. Lungo le basi delle pareti nord e sud non si notano tracce di pavimento relativo allo stesso livello del cortile. Tutto cio' fa ritenere che al momento dell'eruzione si fosse sul punto di realizzare un nuovo pavimento nei due locali n. 12 e n. 13 e che i lavori rimasero incompiuti per il sopraggiungere dell'eruzione. La cosa non e' priva di conseguenze per la cronologia dei pavimenti del secondo atrio (n. 8) e del triclinium (n. 14), nonche' della decorazione pittorica relativa, in quanto dimostra che essi erano stati da poco eseguiti. Nella casa dovevano essere ancora in corso alcuni importanti lavori di ristrutturazione, conseguenti probabilmente ai danni prodotti dal sisma del 62 d.C. Ambiente n.14 (Triclinio) Il pavimento e' in cocciopesto, decorato nella parte piu' prossima all'ingresso con pezzi di pietra colorata e marmi (pavonazzetto), e nella zona centrale da scaglie piu' grandi di marmo (pavonazzetto, giallo antico, ardesia), intorno ad una lastrina rettangolare (cm. 30 x 20) di marmo del tipo detto greco scritto.
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Ambiente n. 4 (Atrio) Solo sulle pareti nord e sud restano pochi avanzi della decorazione pittorica, composta da grandi specchi rossi nel campo e fregi a fondo bianco con decori. Ambiente n.2 La decorazione parietale e' costituita da riquadri rettangolari bianchi, delimitati da fasce rosse e linee verdi. Ambiente n. 5 La decorazione e' molto semplice e pertanto fa pensare ad un ambiente di servizio. Essa e' formata da intonaco bianco con semplici riquadri realizzati con sottili linee rosse. Ambiente n. 6 (Tablino) La decorazione parietale e' composta da uno zoccolo a fondo bianco, con decorazioni vegetali floreali schizzate in rosso e verde. Il campo, e' ripartito da tre grandi riquadri rossi, del III stile pompeiano, con al centro ripiani sui quali sono posti raffinati vasellami d'argento. Il fregio, a fondo bianco, e' separato dal campo da una cornice dipinta, che coincide con una giornata di lavoro. La fascia inferiore presenta al centro un sottile candelabro, sovrastato da una nicchia a conchiglia. Al candelabro sono legate sottili ghirlande , che si collegano ad un pinax decorato da un delfino e sovrastato da un vaso metallico. Nella fascia superiore, al centro, e' un tripode aureo. I lati sono riquadrati da fasce verdi e rosse e presentano vasi metallici, tra i quali si notano appesi un corno potorio e una situla. Ambiente n. 8 (Secondo atrio) Poche sono le tracce della decorazione delle due edicole di larario: rosso per le lesene laterali e in fondo e azzurro per la lesena centrale. Il timpano e' decorato con tralci a spirali vegetali mentre le modanature sono di stucco bianco. Il cortile e' decorato nella zona inferiore a fondo rosso, mentre la parte superiore e' a fondo bianco spartito da fasce rosse. Ambiente n. 9 Nulla resta dell'intonaco, tranne l'impronta dell'arriccio alla base. Gli stipiti in mattoni, erano rivestiti con lastre marmoree, come si puo' ricavare dai resti di un frammento di lastra di marmo cipollino, e dai fori con tracce di ferro per il fissaggio delle stesse. Ambiente n. 10 (Oecus) La decorazione parietale e' ben conservata tranne che per le parti inferiori delle pareti nord ed est. Essa presenta uno zoccolo rosso-violaceo spartito da pannelli decorati da rombi con eleganti bordure e ghirlande. Ambiente n. 10 (Oecus) La decorazione parietale e' ben conservata tranne che per le parti inferiori delle pareti nord ed est. Essa presenta uno zoccolo rosso-violaceo spartito da pannelli decorati da rombi con eleganti bordure e ghirlande. Il campo e' separato dallo zoccolo per mezzo di una cornice a fondo verde. Esso presenta al centro delle edicole con architetture in prospettiva che inquadrano un campo azzurro, con acroteri centrali a forma di corona, eleganti bordure, e acroteri laterali, sulla parete nord, costituiti da cavalli marini alati. Nelle altre pareti vi sono clipei con testa di Medusa. Gli acroteri sostengono ghirlande collegate lateralmente a quadretti rettangolari, decorati con maschere teatrali e sormontate da busti di sfingi alate Sui lati ovest ed est si ritrovano quadretti trapezoidali decorati con pesci e molluschi. Al di sotto dei pinakes e al lato dell'edicola centrale si trovano riquadri a fondo rosso-ocra . Il fregio, e' decorato da sottili elementi architettonici fantastici sormontati da acroteri a spirali vegetali, su fondo bianco. Nelle edicole centrali sono appesi vasi argentei. Sui lati est ed ovest, sono disposti due cerbiatti affrontati. Il fregio gira al di sopra della finestra anche sul lato sud. Ambiente n. 11 (Apotheca) Restano tracce d'intonaco in cocciopesto, con piccoli pezzi di terracotta sulla parete nord. Ambiente n. 12 Della decorazione parietale rimangono poche tracce dell'arriccio e dell'intonaco bianco. Sulle pareti nord e sud, si e' conservato l'intonaco La decorazione pittorica bianca a fasce rosse inquadra due spazi, uno dei quali e' costituito dall'intero vano dell'antica porta, forse occupati da elementi lignei; alcuni dei quali, potevano appartenere ad un piccolo mobile, La nicchia posta sulla parete nord, e' contornata da una fascia rossa intonacata internamente con intonaco bianco. Tale decorazione pittorica era contemporanea all'uso del pavimento di lavapesta, in quanto si sovrappone sia al muro in opera incerta che alla sopraelevazione in opus reticulatum. Ambiente n.13 Restano nella parte inferiore ampie tracce di fine intonaco in cocciopesto. Sulla parete ovest l'intonaco presenta una minor quantita' di frammenti di cotto. Le pareti dell'ambiente al primo piano erano intonacate e presentano ancora in sito ampie tracce dello zoccolo rosso e dell'intonaco bianco che formava il campo. Lo stesso tipo di decorazione e' presente anche sulle pareti nell'angolo nord-est, al di sopra della copertura del primo livello, tanto da far pensare all'esistenza di un ulteriore piano. Ambiente n.14 (Triclinio) La decorazione pittorica si divide in due sezioni, realizzate in due momenti diversi. Ad una fase piu' antica appartiene la decorazione presente sul muro nord e sul risvolto ovest, che presenta zoccolo e campo a fondo rosso. Nel fondo dell'ambiente, e' presente un fine intonaco bianco, che si sviluppava per l'intera altezza dell'ambiente; Si puo' pensare a lavori eseguiti a breve distanza di tempo.
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Ambiente n. 4 (Atrio) Solo sulle pareti nord e sud restano pochi avanzi della decorazione pittorica, composta da grandi specchi rossi nel campo e fregi a fondo bianco con decori. Ambiente n.2 La decorazione parietale e' costituita da riquadri rettangolari bianchi, delimitati da fasce rosse e linee verdi. Ambiente n. 5 La decorazione e' molto semplice e pertanto fa pensare ad un ambiente di servizio. Essa e' formata da intonaco bianco con semplici riquadri realizzati con sottili linee rosse. Da notare che la decorazione pittorica che caratterizza il vano tompagnato fu eseguita posteriormente a tale chiusura, come si vede dai resti d'intonaco che la coprono. Ambiente n. 6 (Tablino) La decorazione parietale e' composta da uno zoccolo a fondo bianco, con decorazioni vegetali floreali schizzate in rosso e verde. Il campo, che arriva ad un'altezza di m.2,20, e' ripartito da tre grandi riquadri rossi, separati da candelabri, del III stile pompeiano, con al centro ripiani sui quali sono posti raffinati vasellami d'argento. Il fregio, a fondo bianco, e' separato dal campo da una cornice dipinta, che coincide con una giornata di lavoro. La fascia inferiore presenta al centro un sottile candelabro, sovrastato da una nicchia a conchiglia. Al candelabro sono legate sottili ghirlande (due oblique ed una orizzontale) , che si collegano ad un pinax decorato da un delfino e sovrastato da un vaso metallico. Nella fascia superiore, al centro, e' un tripode aureo. I lati sono riquadrati da fasce verdi e rosse e presentano vasi metallici, tra i quali si notano appesi un corno potorio e una situla. Ambiente n. 8 (Secondo atrio) Poche sono le tracce della decorazione delle due edicole di larario: rosso per le lesene laterali e in fondo e azzurro per la lesena centrale. Il timpano e' decorato con tralci a spirali vegetali mentre le modanature sono di stucco bianco. Il cortile e' decorato nella zona inferiore sino ad un'altezza di m.2,45 a fondo rosso, mentre la parte superiore e' a fondo bianco spartito da fasce rosse. Dal diario di scavo del 27 luglio 1939 si legge che al momento dello scavo vi era una zoccolatura con flora, ora scomparsa. Ambiente n. 9 Nulla resta dell'intonaco, tranne l'impronta dell'arriccio alla base. Gli stipiti in mattoni, in gran parte di restauro, erano rivestiti con lastre marmoree, come si puo' ricavare dai resti di un frammento di lastra di marmo cipollino, e dai fori con tracce di ferro per il fissaggio delle stesse. Ambiente n. 10 (Oecus) La decorazione parietale e' ben conservata tranne che per le parti inferiori delle pareti nord ed est. Essa presenta uno zoccolo rosso-violaceo spartito da pannelli decorati da rombi con eleganti bordure e ghirlande. Ambiente n. 10 (Oecus) La decorazione parietale e' ben conservata tranne che per le parti inferiori delle pareti nord ed est. Essa presenta uno zoccolo rosso-violaceo spartito da pannelli decorati da rombi con eleganti bordure e ghirlande. Il campo e' separato dallo zoccolo per mezzo di una cornice a fondo verde. Esso presenta al centro delle edicole con architetture in prospettiva che inquadrano un campo azzurro, con acroteri centrali a forma di corona, eleganti bordure, e acroteri laterali, sulla parete nord, costituiti da cavalli marini alati. Nelle altre pareti vi sono clipei con testa di Medusa. Gli acroteri sostengono ghirlande collegate lateralmente a quadretti rettangolari, decorati con maschere teatrali e sormontate da busti di sfingi alate (lato nord) Sui lati ovest ed est si ritrovano quadretti trapezoidali decorati con pesci e molluschi. Al di sotto dei pinakes e al lato dell'edicola centrale si trovano riquadri a fondo rosso-ocra (mutato in giallo dall'azione del calore dell'eruzione) . Il fregio, posto ad un'altezza di m.1,20, e' decorato da sottili elementi architettonici fantastici sormontati da acroteri a spirali vegetali, su fondo bianco. Nelle edicole centrali sono appesi vasi argentei. Sui lati est ed ovest, ai lati dell'edicola centrale, sono disposti due cerbiatti affrontati. Il fregio gira al di sopra della finestra anche sul lato sud. Ambiente n. 11 (Apotheca) Restano tracce d'intonaco in cocciopesto, con piccoli pezzi di terracotta sulla parete nord. Ambiente n. 12 Della decorazione parietale rimangono poche tracce dell'arriccio e dell'intonaco bianco. Sulle pareti nord e sud, si e' conservato l'intonaco (quello presente sulle pareti sud-ovest e' del tipo a cocciopesto analogo a quello delle pareti degli ambienti 11 e 13). La decorazione pittorica bianca a fasce rosse inquadra due spazi, uno dei quali e' costituito dall'intero vano dell'antica porta, forse occupati da elementi lignei; alcuni dei quali, posti nell'angolo nord-est, potevano appartenere ad un piccolo mobile, che aveva una dimensione di cm.90 per un'altezza di cm.71. La nicchia posta sulla parete nord, a cm.40 dall'angolo nord-est, e' contornata da una fascia rossa intonacata internamente con intonaco bianco. Tale decorazione pittorica era contemporanea all'uso del pavimento di lavapesta, in quanto si sovrappone sia al muro in opera incerta che alla sopraelevazione in opus reticulatum. Ambiente n.13 Restano nella parte inferiore ampie tracce di fine intonaco in cocciopesto. Sulla parete ovest l'intonaco presenta una minor quantita' di frammenti di cotto. Le pareti dell'ambiente al primo piano erano intonacate e presentano ancora in sito ampie tracce dello zoccolo rosso e dell'intonaco bianco che formava il campo. Lo stesso tipo di decorazione e' presente anche sulle pareti nell'angolo nord-est, al di sopra della copertura del primo livello, tanto da far pensare all'esistenza di un ulteriore piano. Ambiente n.14 (Triclinio) La decorazione pittorica si divide in due sezioni, realizzate in due momenti diversi. Ad una fase piu' antica appartiene la decorazione presente sul muro nord e sul risvolto ovest, che presenta zoccolo e campo a fondo rosso. Il campo e' ripartito in grandi rettangoli da fasce con candelabri e bordure (da_150.jpg) e presenta, al centro di uno dei riquadri superstiti, un pinax rettangolare decorato con una natura morta costituita da due pesci e da due pere che si incrociano. Nel fondo dell'ambiente, sulla parete est e sul risvolto della parete nord, per una lunghezza di m.1,40, e' presente un fine intonaco bianco, che si sviluppava per l'intera altezza dell'ambiente; esso si sovrappone allo zoccolo dell'affresco ora descritto in un tratto, costituito da una linea di giornata. Si puo' pensare a lavori eseguiti a breve distanza di tempo.
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