L'impianto originario della casa, probabilmente mutilo degli ambienti realizzati al piano superiore, risale all'eta' augustea. Solo in un secondo momento vennero sopraelevati gli ambienti del piano superiore posti intorno al secondo atrio. Dopo il terremoto del 62 d.C. furono eseguite sarciture nell'atrio, furono chiuse tre finestre che dall'appartamento presente al piano superiore lungo il III cardine davano verso l'atrio. Quest'appartamento fu cosi' reso del tutto autonomo, grazie anche ad una scala realizzata in corrispondenza dell'ingresso secondario al civ. 30. Nel secondo atrio fu rifatta la finestra sul muro sud. Al momento dell'eruzione che seppelli' la citta' di Ercolano, i lavori erano probabilmente ancora in corso. Non e' stato finora possibile datare con certezza la fase durante cui si procedette ad una radicale ristrutturazione dell'edificio, trasferendo la scala dell'ambiente n.11 nell'ambiente n. 12, modificando sensibilmente il livello dei solai.
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